Capitolo 39) Sembra la reincarnazione della Rottermeier

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Fissavo l'orologio peggio di una psicopatica, ma sembrava che la lancetta mi stesse prendendo in giro, perché sono sicura che fino a due minuti fa fosse più avanti rispetto ad ora.

La lezione , non l'avevo seguita, tanto che ad un certo punto ho immaginato che la classe fosse vuota. Se continuavo così, sarei stata costretta a fermarmi ai corsi di recupero, e questo proprio non potevo permetterlo, ma il mio cervello si era bloccato sull'argomento Roman Smith, facendomi diventare paranoica.

Il preside sarebbe stato magnanimo con lui, nonostante i precedenti?

Lamia vita, iniziava ad assomigliare troppo ad una serie televisiva,stile "The Vampire Diares", dove giusto prima di impalare qualche vampiro cattivone, finiva l'episodio, anche se penso che una soap-opera, descriva meglio la mia situazione.

Al suono della campanella, scappo fuori peggio di una saetta, non curandomi del professore che mi riprende.

Evito diversi soggetti con manie suicide, che tentano di sbarrarmi la strada, fino ad arrivare all'ufficio del preside.

Riprendo ossigeno , prima di avere un collasso e apro la porta lentamente,sbirciando dentro. Non ho un'ottima visuale, ma riesco a vedere ancora quei due seduti, mentre il preside gesticola... Okay, forse stavolta è davvero arrabbiato, anche se Rome mi sembra essere troppo rilassato per essere qualcuno che va al patibolo.

Sono ancora concentrata sulla conversazione, ma da questa distanza non capisco molto, quando la porta si spalanca facendomi cadere per terra, di faccia.

Impreco mentalmente tenendomi il naso, per paura che possa cadere, mentre sento qualcuno dall'alto dei cieli tossire, attirando la mia attenzione.

"Signorina,ha bisogno?"

La segretaria, una "graziosa"zitella, acida, prossima alla mummificazione, mi guarda con un sopracciglio alzato, in attesa di una mia risposta. Sembra la reincarnazione della Rottermeier.

"Chit'è vivo. Na sciort e panza ta da vení"

"Come scusi ?"

"Dicevo, ero passata per...conto del mister della squadra di basket, voleva sapere se ci fosse stato un cambio del calendario del torneo."

Questa, è di sicuro, la scusa più assurda che potevo inventarmi, potevo solo sperare che la vecchia strega ci cascasse.

Le rifilo, inoltre, il mio miglior sorriso angelico, per far vedere che in realtà io sia una brava ragazza, di cui si può fidare ciecamente.

"Mmh...no,il calendario non è cambiato, ha altro da chiedere?"

"Beh dato che insiste, cosa sta accadendo lì dentro?"

Che c'è, non giudicatemi, provo ad ottenere qualche informazione senza spargimento di sangue, anche se la parte più oscura di me, vorrebbe entrare con la forza è urlare , che per quanto Rome possa essere un coglione, sia innocente!
(In questo caso)

"Signorina,sta tentando di estorcermi qualche tipo di informazione? Per caso è una parente dei due?"

"No,ma mica siamo in un penitenziario?"

Mi fulmina con lo sguardo, e alzo le mani in segno di resa. Nulla da fare, è una guardia incorruttibile .

Sto per andarmene, prima che mi denunci , quando la porta si apre.

"Spero che come punizione basti a farvi tornare il sale in zucca!"

Il preside blocca il dito, che stava agitando, a mezz'aria non appena mi vede...Per caso devo stare ferma anch'io?

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Where stories live. Discover now