Capitolo 49) Sballata peggio di Bob Marley

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Ecccccooooomiiiiiiiiii non sono morta tranquille 😂😂😂
Ero solo in ferie da tutto e avevo staccato per un po' la spina per riprendermi, anche se i chili non erano in programma, maledetta cucina della nonna 😂
Buone feste fatte a tutte e ben tornate al disagio quotidiano di Roxane 😂😂😂
Buona lettura

Usciamo per una sera dicevano, andiamo a divertirci, cosa potrebbe mai accadere?
Quando il mio stomaco dice di no al mio cervello, dovrei dargli retta e ignorare Johanna e i suoi tentativi di persuasione, molto efficaci purtroppo per me.
Avrei di certo restare a casa nel mio immenso pigiama avvolta dalle coperte a guardare un film in compagnia del mio ragazzo, piuttosto di andare ad una stupida festa dove la gente era poco vestita, l'alcol scorreva a fiumi e aspiranti hippie fumavano cannoli dentro casa... L'aria era irrespirabile e temevo che a fine serata anche io sarei uscita sballata peggio di Bob Marley.
Inoltre non avevo proprio un bel ricordo dell'ultima festa a cui ero stata,in quell'occasione avevo beccato Rome con le labbra a ventosa su una prorompente bionda, ubriaco e fatto.
Ora che ci penso sono un inno alla mai una gioia.

"Cos'è quella faccia?"

"Sto avendo dei ripensamenti, posso fingermi malata e tornare a casa?"

"Scordatelo,ci ho messo impegno e passione a farti quel trucco e a convincerti a indossare uno dei miei abiti. Andremo a questa festa e dopo aver bevuto potrai fare sesso selvaggio con il tuo ragazzo in qualche angolo sperduto della casa."

"JOE!"

"Ti imbarazzi ancora a parlare di sesso ad alta voce? Piccola cucciola così indifesa e dolce per questo mondo di sanguisughe."

"Credo che tu mi stia prendendo per il culo, ma è una leggera sensazione."

Ride, la bastarda e mi precede ad entrata nella casa di questa sua amica, che sembra uscita dalla rivista delle case più costose degli attori di Hollywood, con tanto di piscina, vialetto con giardino sintetico e cascata all'ingresso. Non c'è limite allo sfarzo.
Sospiro e mi faccio coraggio prima di entrare, devo cercare di pensare positivo ma le mie budella proprio non c'è la fanno ad appoggiarmi.
Come l'altra volta, la musica è così alta che farebbe arruffare il pelo ad un gatto.
Guardo il telefono e mando un messaggio a Rome per chiedergli dove si trovi esattamente.
La risposta non tarda ad arrivare e dopo aver preso una birra, sigillata, mi avvio verso le finestre, dovrebbe trovarsi sul divano con gli altri ragazzi della squadra di basket, ma appena lo raggiungo un'aura oscura si impossessa del mio corpo, quando vedo che al divano si sono unite altre ragazze, e tra queste c'è l'arpia della sua ex!
Rome alza lo sguardo incrociandolo con il mio, è sembra che capisca il mio disagio a stare a meno di otto chilometri dalla bella e perfetta Vicky, che stasera sfoggia il suo arsenale di gambe lunghe, tette al vento e sorriso talmente falso che manco i cinesi ci credono.
Mi raggiunge, ma prima che possa dire qualcosa, una voce fastidiosa lo precede.

"Guardate chi ci ha raggiunto, la piccola Roxane, ed io che pensavo che i bambini a quest'ora stessero già dormendo."

"Ed io che pensavo che eri occupata al lavoro invece."

"Come scusa ? Lavoro?"

"Si,hai presente quello sulle statali? Ovviamente non mi riferisco ad un'agente del traffico."

Sfoggio il mio miglior sorriso,mentre la tensione diventa sempre più palpabile. Aspetto solo che si alzi per saltarle addosso e tirarle quei capelli pieni di lacca, c'è ne fosse uno fuori posto, ma no, lei è miss perfezione.

"Rox,che ne dici se andiamo a prendere qualcosa da bere?"

Guardo Roman come se fosse un alieno, mi vuole lontana da quella perché vuole evitarmi la galera o perché non vuole che le faccia del male?

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Where stories live. Discover now