Capitolo 57) Decisioni difficili

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Vai a fare la spesa dicevano, devi solo prendere poche cose... Stai sempre su quel divano quando non hai niente da fare, diventerai peggio di zia Lucia se continuerai a poltrire.

Erano state queste le parole di mia madre stamattina, quando, dopo essermi divisa tra scuola, allenamenti, vita amorosa, e frigo della cucina, avevo trovato un giorno per me, da passare sul divano per il dolce far niente, ma no, lei la pensava diversamente.

In effetti, mi sembrava strano che avesse abbandonato il suo stadio primario di madre sergente, comando io e se non fai quello che dico ti faccio digiunare per una settimana.

Ora non avendo un lavoro, con la paghetta mensile quanto avrei resistito?

Davvero poco, quindi dal comodo divano, mi ritrovo tra scaffali di prodotti alimentari con una lista che sembra il testamento di un povero malcapitato condannato alla sedia elettrica.

Non mi ero mai resa conto che mangiamo così tanto in famiglia, anche se in effetti, siamo cinque persone, con due in particolare che mangiano per sei... Ovviamente, una di quei due non sono io sia chiaro...

Va bene l'ho ammetto! Quando torno dagli alimenti il frigorifero trema di paura, perché sa che sta per essere svuotato.

Afferro un barattolo di Nutella e la metto nel carrello, ma ripensandoci, una è troppo poco.

Sto per prenderne un'altra, quando con la coda dell'occhio vedo una figura, purtroppo molto sgradita.

Sospiro e faccio finta di avere i paraocchi, ma la persona in questione sembra essere proprio sul piede di guerra, e cammina con passo sicuro verso di me.

Non basterebbero nemmeno quintali di Nutella, per farmela digerire lei, in tutta la sua amarezza.

"Spero che il fatto di esserci incontrare al supermercato sia una coincidenza, o potrei denunciarla per stalking."

"Sono sicura che i miei avvocati siano capaci di far cadere un'accusa simile, per non parlare delle mie amicizie nel sistema governativo."

"Sa, più che una donna di successo, sembra quasi essere uscita da qualche film mafioso costato una fortuna, ma con scarsi incassi al botteghino."

Purtroppo, sembra che la mia giornata sia destinata inevitabilmente a peggiorare, dato che adesso la vecchia arpia si è mostrata ai miei occhi peggio di un pokemon selvatico!

Appena torno a casa dovrò fare una bella lavata di capo a mia madre, così impara a mandarmi a fare la spesa, piuttosto che farmi oziare come si deve.

"Rinaldi."

"Credo che possa permettersi di chiamarmi Roxane, in fondo, sono la fidanzata di suo figlio, che le piaccia o meno."

"Roxane, lei ha sempre una lingua così tagliente?"

Continua a darmi del lei, manco fossimo nel Medioevo.

"No, piuttosto cerco di essere schietta, e con lei ho sempre cercato di evitare di mostrarle il mio caratteraccio, ma l'altra sera, i miei tentativi di opprimere la mia tamarraggine sono andati in fumo, come il mio giorno relax."

"Tama, cosa?"

"Nulla, nulla, tradotto, sarebbe la mia parte italiana."

Mi osserva, visibilmente confusa, bell'effetto che faccio alle persone vero?

Scuote la testa e dopo essersi schiarita la voce torna con ad essere la solita regina di ghiaccio, anche se non ha passato i provini per Frozen. Chissà perché non l'hanno presa, le riesce così bene...

"Roxane, lei è tutto ciò che per mio figlio non vorrei."

"Perché? Perché lo faccio sorridere? Perché sono rozza? Perché mi piace mangiare in abbondanza invece di fare la dieta? Perché lo amo? Mi dica il motivo per cui non riesce a sopportarmi. A fianco di suo figlio ci saranno state ragazze molto più educate e acculturate di me, ma io non ho alcuna intenzione do ferirlo."

Non sentimentalmente almeno, perché quando mi fa incazzare sono sempre pronta a prenderlo a pugni!

Continua a guardarmi impassibile, mentre una vecchietta vicino a me annuisce con la testa... Sono felice che almeno un'estranea è dalla mia parte!

"Sei sicura delle tue parole? Ne sembri molto convinta, ma per dimostrarlo cos'hai fatto finora? Mi sono informata, Roman è sempre accorso ad aiutarti, ti sostiene, ma sembra che tu faccia troppo affidamento su di lui. Credi che io abbia guadagnato la mia posizione lavorando sotto braccio con mio marito?"

Cerco di replicare, ma ora che ci penso, Roman è stato quello che si esposto prima con me, mi ha difesa a scuola, con Nick, ha chiarito la situazione con la sua ex, mentre io avevo sempre paura di perderlo, di non essere abbastanza, e mi sono impegnata, ma sento sempre quel divarico tra le nostre vite.

"Molti insegnati hanno una buona considerazione di te ragazzina, dicono che per quanto incontri ostacoli negli studi, riesci a superarli. Giochi in una squadra di basket, nonostante la tua altezza...ma per mio figlio quale sacrificio hai fatto?"

Dovevo restare su quel maledetto divano, almeno non le avrei dato la soddisfazione di averla vinta questa volta.

"Come immaginavo..."

"I-io..."

"Tu cosa? Sembri una ragazza educata, nonostante la tua "tamarraggine", ma cosa vuoi diventare in futuro? Sai qual è il sogno di Roman? Diventare un giocatore professionista, e per quanto io abbia cercato di inserirlo nel mio mondo, ha continuato a remare contro di me. Dovrà impegnarsi, dare tutto di sé, allenarsi costantemente e passare selezioni. Tu invece, come intendi restare al suo fianco?"

Una sprangata in faccia, avrebbe fatto meno male. Perfino la nonnina di prima se ne va scuotendo la testa.

L'anno scolastico sta per finire, è vero, e inizieranno le scelte per i college. Amo il basket, ma diventare una giocatrice a livello agonistico non è mai stato il mio obiettivo.

Roman allora, si allontanerà da me? Lui è bravo di sicuro c'è la farà, ma io? Come posso fare in modo di smentire Sophie?

"Quello che dovevo dire te l'ho detto, voglio darti la possibilità di dire che mi sbaglio. Se ne sarai capace, forse, e dico forse, accetterò la vostra relazione. Buona giornata Roxane."

Se ne va, lasciandomi confusa, e con il sangue gelato. Questa potrebbe un'ottima occasione per dimostrarle quanto valgo, ma la richiesta non è tra le più facili.

Finita la spesa torno a casa, ma sembra che mamma si è resa conto che qualcosa non quadra.

Mi siedo sul divano e guardo un punto impreciso di fronte a me prima di andare in cucina per poterle dire cosa ho in mente di fare.

"Mamma?"

"Mmh?"

"Voglio andare a trovare la nonna."

"Dobbiamo andare quest'estate e..."

"Voglio andare in Italia da sola."

"Cosa? Perché questa scelta così all'improvviso?"

"Ho bisogno di stare da sola."

"E Roman, non lo pensi?"

"I-io, ne ho bisogno mamma, ti prego, non dirmi di no."


L'importante è che ho aggiornato! 😂😂😂 Giusto? Giusto.
Farò sempre ritardo, ormai è sempre più sicuro vero? 😂
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Manu

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Où les histoires vivent. Découvrez maintenant