Capitolo 53) Chianella killer

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Prima di lasciarvi al capitolo vorrei solo rubarvi un attimo per omaggiare un grande campione del basket che purtroppo ci ha lasciato tragicamente, Kobe Bryant.
Buona lettura

Avete presente quando tutto va bene? No? Nemmeno io, non vi fosse stata una volta in vita mia che le cose siano andate per il filo giusto.
Anche San Gennaro ha perso le speranze con la mia sfiga. Devo essere nata in un giorno davvero brutto, dato che sconfitta una nemica me ne esce una nuova peggio di un maledetto fungo! Nulla in contrario con i funghi, cotti e conditi sono ottimi, ma parlando della madre di Roman , Dio se ero sfigata.
Mai una volta che le suocere siano buone e gentili come la nonna dei Looney Tunes.
Avevo ancora quella sensazione di freddo nelle ossa.

"Signorina Rinaldi..."

Per non parlare del mio stomaco,per una che mangia sempre, avrei potuto fare lo sciopero della fame.

"Signorina Rinaldi..."

E adesso mi sembrava di sentire la voce di un grillo parlante invadermi la testa, ci mancavano le voci nella mia testa!

"RINALDI?!"

"Waah!"

Dallo spavento cado dal mio posto, facendomi male al sedere, mentre il resto della classe apprezza il gesto e scoppia a ridere. Beh le mie chiappe non l'hanno apprezzato, per niente, vorranno divorziare da me dopo questa.

"Bentornata fra noi, vuole per cortesia dirmi cosa stava facendo anziché seguire la lezione?"

Wow, che uso del lessico impeccabile, la Crusca le darebbe un premio, mentre a Napoli, beh, ti sputerebbero in un occhio per aver parlato così bene l'italiano,specialmente mia nonna, ripudiato all'istante con tanto di Chianella killer nelle spalle.
Assicuro per tutti che si tratta di un'arma di sterminio di massa, manco i servizi segreti americani potrebbero nulla contro il lancio della chianella, è dotata persino di sensore di calore e svolta dietro agli angoli, nessun rifugio antiatomico potrebbe contrastarla.

"Eeeeeeemmmm a quanto sono sfigata? Mi ha persino sgamata in un momento di meditazione."

"Rinaldi."

"Vado fuori ? Mi beccherò un ammonimento? La prego non dal preside, ho finito da poche le ore di castigo e abbiamo le partite in programma..."

"Si calmi , dato che è così disperata, per stavolta, vedrò di chiudere un occhio, ma che non accadi più."

"Grazie!"

Quasi scoppio a piangere per questo gesto d'umanità, persone così non esistono più e le sarò grata per tutta la vita, anche perché sto passando un periodo di merda .
Dopo essermi salvata in calcio d'angolo, suona la campanella e tiro un sospiro di sollievo, per poi dirigermi con la testa pesante in palestra. Dovrò anche saltare il pranzo per via degli allenamenti, e con molte probabilità alla fine di essi striscerò per terra in cerca di cibo.
Giro l'angolo del corridoio e sbatto contro qualcuno con il naso,facendomi male.
Sto per dirgliene quattro, quando alzando lo sguardo mi scontro con l'omone con gli occhiali neri, ma talmente neri che probabilmente non mi ha nemmeno vista, ma dietro di lui appare di peggio. La megera madre dallo sguardo di ghiaccio e il cuore di cemento si piazza davanti a me, e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è darmela a gambe peggio di Speedy Gonzales.

"Signorina, possiamo parlare cinque minuti?"

No, mai, nemmeno se mi pagasse a peso d'oro, nemmeno se da questo dipendesse il destino del pianeta.

"Certo."

Doh! Maledetta lingua, si deve essere scollegata dal cervello per la paura.
La seguo , rigida come ad un robot, tanto che temo di sentire rumori metallici da un momento all'altro, fino ad entrare in una classe vuota .

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora