15.Rebecca

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Attenzione: Il capitolo è a rating (leggermente) rosso. lol

Beatrice

Una delle sensazioni che preferisco al mondo, è sicuramente quella che riguarda il mio corpo nudo immerso in una vasca stracolma d'acqua calda e tante bollicine provocate dal bagnoschiuma.

Mentre mi godo questa sensazione di beatitudine, non curandomi minimamente né di quanto tempo sia passato da quando ho iniziato questo bagno e neppure di quanto vapore ci sia nella stanza - cosa che probabilmente farà imbestialire mia madre - il mio telefono inizia a squillare.

Apro gli occhi, che ho tenuto chiusi fino a questo momento e cerco di non imprecare mentalmente verso chiunque abbia interrotto il mio momento di pace.

Il cellulare è abbastanza vicino alla vasca, ma comunque ci metto un po' ad afferrarlo perché ho bisogno di asciugare le mani prima di farlo.

Quando lo prendo e leggo il nome del mio ragazzo sullo schermo, la voglia di imprecare mi passa ed addirittura un sorriso nasce sul mio viso.

«Non hai scelto proprio un buon momento, ma ti perdono solo perché sei tu.» Esordisco nel rispondere e portandomi la cornetta all'orecchio, sperando che non si bagni in alcun modo.

«Hai da fare? Vuoi che ti chiami più tardi?» mi chiede lui prima di qualsiasi altra cosa.

Io scuoto la testa anche se lui non può vedermi; ogni volta che si dimostra così premuroso nei miei confronti, mi intenerisco in una maniera assurda.

«Non preoccuparti, ero solo in un momento di totale relax mentale e fisico ma posso parlare tranquillamente.» Gli spiego, poi affinché lui capisca che in realtà non mi ha realmente interrotto.

«Perfetto, perché volevo avvisarti del fatto che sono tornato a casa e che non vedo l'ora di vederti.»

«Sei tornato?» chiedo stupita «Ma quando?»

«Un paio d'ore fa. Solo che ho preferito disfare le valigie e ritornare ad una certa normalità prima di avvisarti.»

«E quando ci vediamo?» gli chiedo quasi impaziente.

«Se per te va bene, anche domani. Posso passare a prenderti e magari portarti qui a casa per passare la giornata insieme.» Mi propone lui.

«Mi va più che bene!» gli rispondo sinceramente.

Dopo quasi un mese che non lo vedo, ho una certa urgenza nel volerlo fare. Anche perché l'ultima volta che siamo stati insieme da soli, siamo stati anche interrotti durante una certa "discussione" che non vedo l'ora di riprendere.

E non so per quale motivo, il solo pensare alle mani di Andrea sul mio corpo, mi riporta alla mente un altro pensiero molto meno gradevole: ovvero la questione del sesso telefonico che la sera di Capodanno ha messo in mezzo quello stronzo. Non c'è bisogno di specificare che lo stronzo in questione sia Umberto Loffredi, no?

«Voglio anche presentarti mia sorella, se per te va bene.» Mi riporta con i piedi per terra il mio ragazzo.

Gli dico che mi fa piacere conoscerla, ma che mi sento anche un po' in imbarazzo all'idea di farlo.
Lui a sua volta mi tranquillizza assicurandomi che non prima di sera, Rebecca - questo è il nome di sua sorella - sarà di ritorno a casa.

«Manca da mesi qui a Roma e pare che abbia organizzato milioni di appuntamenti per incontrare gli amici di sempre.» Mi spiega Andrea sbuffando «Mia sorella è molto più impegnata di qualsiasi altra persona che io conosca, però mi ha assicurato che farà di tutto per riuscire a conoscere anche te.»

Il Momento Più BelloWhere stories live. Discover now