25.Conclusione

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Beatrice

«Raccontamelo di nuovo.»

«Ancora? Ma te lo avrò detto già mille volte!»

«No, sono novecentonovantanove. Arrotondiamo.»

Io alzo gli occhi al cielo; poi mentre cerco di stendere come si deve un po' di ombretto nero sulle palpebre, le racconto per l'ennesima volta da quando siamo tornate in albergo: «Io e Umberto abbiamo parlato. Lui mi ha baciata. La cosa stava per degenerare, ma fortunatamente siamo stati interrotti. Fine.»

Ilaria esulta applaudendo, restando seduta sul bordo della vasca.
Siamo nel bagno della nostra camera e ci stiamo preparando per uscire. I nostri professori ci hanno concesso una serata di "puro sballo" - così almeno a detta della mia professoressa d'arte - e probabilmente ci porteranno in qualche night.

Non che l'idea mi entusiasmi, ma di certo non posso essere l'unica a restare in albergo.

«Oddio mi emoziono ogni volta che vi immagino avvinghiati!» esclama la mia amica. Da quando siamo tornate, ha voluto che le raccontassi più volte quello che è successo qualche ora fa con Umberto.

La prima versione è stata molto più dettagliata, però dopo un po' mi sono annoiata e ho iniziato a elencare le cose quasi telegraficamente. A quanto pare, la cosa sembra eccitarla comunque.

«Per l'ennesima volta: non c'è niente di esaltante in tutto questo!» sbotto. E mento. Perché sono ore che mi mordo da sola le labbra per riuscire a sentire ancora il sapore di quelle di Umberto. Però è anche vero che non dovrei fare una cosa del genere, non con lui almeno.

I miei denti finiscono di nuovo sul mio labbro inferiore. Niente, il suo sapore è scomparso. E io mi odio, perché la cosa mi dispiace.

«Invece la cosa é incredibile.» Risponde comunque Ilaria «Non te ne rendi conto che inizi a lasciarti andare? È quello che mi avevi promesso di fare, ricordi?»

«Non te l'ho proprio promesso.» Rettifico io, bagnando le punte dei miei capelli per fare in modo che restino mossi. Ho provato ad arricciarli, ma sono indomabili. «Diciamo che ti ho rassicurata sul fatto che avrei preso in considerazione i tuoi consigli.»

«No.» Fa lei scuotendo il dito indice nella mia direzione, in un gesto che mi costringe a sorridere: è davvero buffa in questo momento, con l'aria quasi indignata e canzonatoria. «Tu stai pensando di aver tradito Andrea.» Aggiunge poi, facendomi trasalire.

«Non è che lo penso, é così.» Rispondo avvertendo un senso di colpa pazzesco.

Subito dopo aver baciato Umberto, il mio ragazzo mi ha contattata per chiedermi come stessi. Io ho visto questo avvenimento come una sorta di messaggio inviatomi da una qualche entità: c'è qualcuno che cerca di farmi capire che sto sbagliando tutto.

«Sto sbagliando tutto.» Lascio che i miei pensieri si tramutino in parole, svelando così i miei turbamenti.

«Perché dici così?» mi chiede lei.

«Perché io ho un ragazzo magnifico, ma gli faccio del male.» Mi poggio al muro di fronte alla vasca, per poterle stare di fronte «Ho avuto anche la faccia tosta di rispondere ai suoi messaggi, subito dopo aver baciato Umberto.»

«Bea, non ricominciare.» Mi rimprovera Ilaria «Ne abbiamo già parlato. Se senti il bisogno di vivere determinate cose, non ti trattenere.»

«Ma non ci sono solo io, in questa situazione.» Le ricordo «C'è Andrea. E c'è anche Umberto.»

«È vero, è una situazione che vede coinvolti anche loro, ma non dimenticare che quei due hanno le idee ben chiare.» Mi spiega lei «Sanno già cosa provano nei tuoi confronti...»

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