Capitolo 8

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Chat Noir atterrò sul tetto di una casa e si fermò un attimo ad osservare la situazione.
L'akuma questa volta non era muta e, anzi, forse parlava anche un po' troppo.
Stava gridando e spaventando a morte i cittadini che si erano attardati a rientrare a casa.
«LADYBUG, CHAT NOIR. DOVE SIETE??» L'akumizzato sembrava particolarmente arrabbiato. Probabilmente aveva girato a vuoto tutto il giorno cercando i due supereroi e non trovandoli stava dando di matto. Quasi sicuramente Papillon non stava aiutando quella persona a mantenere la calma: dopo un pomeriggio passato inutilmente e considerando che la sua nuova akuma non aveva ancora trovato traccia di un solo miraculous, l'uomo doveva star sbraitando da ore nella testa della povera vittima.

Dopo questa riflessione Chat Noir spostò lo sguardo per cercare il posto dove poteva essersi infilata l'akuma.
Doveva fare in fretta e tornare al campeggio se non voleva finire dei guai.
Il ragazzo era talmente concentrato che non si accorse che qualcuno l'aveva raggiunto. Quasi gli venne un infarto quando sentì la voce di Ladybug proprio vicino a lui: «Chat Noir! Dove sei stato tutto questo tempo??» Gli chiese sorpresa. Ancora confuso, il giovane le rispose: «Potrei farti la stessa domanda...»
La situazione aveva preso una piega inaspettata.
«N-non importa! Allora, hai già capito dove si trova l'akuma?» Chiese Ladybug per cercare di sviare la conversazione su un altro argomento. Ricevette però una risposta negativa.

L'akuma questa volta era un uomo e a occhio sembrava anche pericoloso.
Il costume era completamente nero, semplice e aveva solo qualche striatura rossa nel tessuto. Una maschera dei medesimi colori copriva il volto dell'uomo e un cappuccio gli copriva il capo. Ai polsi aveva attaccati dei bracciali e da uno pendevano delle manette.
La parte peggiore era la cintura: su di essa vi erano appesi almeno una decina di coltelli e come se non bastasse tra le mani l'akumizzato teneva una lunga spada.

All'inizio i ragazzi rimasero sorpresi, tuttavia non si scomposero.
«Sarà semplice, come sempre. Anche se l'aspetto sembra spaventoso, probabilmente è debole. Proviamo a iniziare ad attaccarla in due e vediamo come reagisce. Cerchiamo dove potrebbe essere nascosta l'akuma. Poi userò il Lucky Charm se sarà necessario e la sconfiggeremo. Dopo ho da fare, dobbiamo sbrigarci.» Chat Noir ascoltò le parole della supereroina e poi annuì convinto del piano che misero in atto subito dopo.

Chat attaccò a destra, Ladybug a sinistra. L'akumizzato in un primo momento sembrò sorpreso, ma questo attimo di confusione durò poco.
Con la mano sinistra, quella che teneva la spada, respinse Chat.
Per Ladybug utilizzò un metodo diverso: le manette che teneva attaccate al polso destro si allungarono all'improvviso e la ragazza le evitò per un soffio.
I due supereroi tornarono a nascondersi dietro a un comignolo.
«Gattino, sembra che lo abbiamo sottovalutato.» Disse Ladybug con il fiato corto.
Chat Noir si fece serio: «Hai ragione. Cerca di stare attenta, questa akuma sembra più pericolosa delle altre e non solo perché tiene decine di armi ovunque. Ha dei riflessi buoni e veloci. Il nostro era un attacco a sorpresa, non ci aveva visti, eppure non si è minimamente scomposto e ci ha attaccati come se niente fosse.»
Ladybug era d'accordo: «Proviamo ad attaccarlo ancora, questa volta mantenendo una posizione di difesa, e osserviamolo un'altra volta. E Chat... stai attento anche tu.»

I due si guardarono un momento e tornarono a combattere.
Questa volta la situazione non era delle migliori e il cattivo era davvero più forte degli altri.
«Chat, trovato niente?» Gli gridò Ladybug schivando un altro colpo.
Il ragazzo le rispose preoccupato: «L'akuma potrebbe essere sia nei bracciali che porta, che nelle manette o nella cintura!»
«Credo che non sia nelle manette. Le usa troppo, le avvicina molto a me ogni volta. Credo piuttosto che sia nella cintura!»
«Come fai a dirlo?»
«Penso che combattendo per anni queste maledette akuma io abbia sviluppato come un sesto senso!» Scherzò la ragazza per cercare di smorzare la tensione.
«Allora puntiamo a quella. Che ne dici di usare il tuo Lucky Charm, My Lady?»
La supereroina non se lo fece ripetere due volte e utilizzò il suo potere.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora