Io e te contro il mondo💘 // miraculous

Capitolo 22

PARTE 4: VERITÀ
"Tre cose non possono essere a lungo nascoste: il sole, la luna, la verità"
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Adrien fece fatica ad addormentarsi e chiuse gli occhi solamente quando gli tornò in mente la piacevole serata passata in compagnia di Ladybug. Chissà se sarebbe riuscito davvero a trovare il coraggio per dirle la verità...

La mattina il ragazzo si svegliò puntuale come al solito e dopo essersi lavato e vestito scese al piano inferiore per fare colazione.
Ovviamente Gabriel non era presente, ma ad accoglierlo venne Nathalie che, quando lui si fu seduto, si posizionò al suo fianco ad assisterlo.

La presenza di quella donna lo rassicurava in qualche modo e lo faceva sentire meno solo. Adrien sperava che non c'entrasse nulla con Papillon né che sapesse la verità; probabilmente non avrebbe retto un altro colpo del genere.

Non appena finì di mangiare salutò Nathalie e, dopo aver preso la cartella, si diresse all'esterno dell'enorme villa dove il Gorilla lo stava aspettando.
Il breve viaggio per andare a scuola fu silenzioso come sempre -Adrien non aveva mai sentito parlare quell'uomo se non in rare occasioni- e quando finalmente giunsero a destinazione il giovane scese dall'auto, salutò e andò subito in cerca dei suoi amici.

Alya e Nino erano già nel cortile a chiacchierare del più e del meno amorevolmente e ad Adrien quasi dispiacque interromperli.

«Hey, ragazzi!» Li salutò non appena si fu avvicinato.
«Bro! Mi sembri in forma, come stai?» Esclamò Nino, felice che l'amico non avesse più quell'espressione distrutta sul volto che era ormai abituato a vedere ogni giorno.
«Sto bene, non preoccuparti. Marinette è di nuovo in ritardo, vero?» Domandò sovrappensiero.
«È sempre nei tuoi pensieri, eh?» Intervenne Alya facendo arrossire Adrien che immediatamente negò imbarazzato.
«Comunque sì, è di nuovo in ritardo. Probabilmente, conoscendola, sta ancora dormendo... speriamo che si sbrighi, un'altra ramanzina dalla professoressa non ci vorrebbe proprio.»

I tre amici stavano giusto per incamminarsi verso l'aula, ma nientemeno che la voce affannata della povera Marinette li interruppe: «Ragazzi, aspettatemi!»
Alya le andò incontro ridacchiando per il solito quasi-ritardo dell'amica: «Marinette, ma quando imparerai a svegliarti in orario? Hai fatto le ore piccole, eh?» La rimproverò riferendosi alle occhiaie della ragazza.
«Che vuoi farci, mi è venuta l'ispirazione per dei bozzetti e ho dovuto mettermi subito al lavoro!» Le fece sapere la corvina inventandosi una scusa plausibile sul momento.
Alya alzò gli occhi al cielo ridendo, poi tutti insieme si avviarono nuovamente verso la classe.

Non appena suonò la campanella che segnava l'iniziò della ricreazione, inaspettatamente Adrien si avvicinò a Marinette -che era ancora seduta al suo posto- con l'intenzione di parlarle.
Aveva bisogno di consigli e di una persona in grado di ascoltare senza fare domande e sapeva che la corvina era la scelta perfetta. D'altra parte, pensò, la amava anche per questo.

Marinette acconsentì alla richiesta dell'amico di parlare in privato e lo seguì ignorando completamente l'occhiata maliziosa che Alya le aveva lanciato. Chissà cosa le stava frullando in quella testa da fangirl...

Quando i due ebbero raggiunto un luogo più silenzioso e vuoto del cortile, Marinette chiese subito spiegazioni: «Adrien, cosa c'è? Ti serve aiuto per qualcosa?»
«In realtà sì», le rispose incerto Adrien, «penso di avere bisogno di un consiglio.»
La ragazza sorrise, felice di poter finalmente essergli d'aiuto.

Il giovane cercò per qualche istante le parole giuste per farle sapere nel modo migliore ciò che voleva chiederle, quindi proseguì: «Devo dire una cosa molto importante a una persona, ma ho paura che non appena questa ascolterà le mie parole non vorrà più rivolgermi la parola e che si metta nei guai. Non so come fare e non voglio perdere la persona in questione, per questo ti sto chiedendo aiuto. Mi hai sempre dato buoni consigli...»
Marinette colse immediatamente la tensione di Adrien, quindi non fece domande.