Capitolo 18

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Marinette passò la notte in bianco, troppo confusa e con la mente sommersa dai pensieri. Non capiva cosa fosse successo a Chat Noir e si sentiva inutile perché non poteva aiutarlo.
Cosa gli aveva fatto cambiare atteggiamento nei suoi confronti?
Cosa lo preoccupava?
Perché non voleva parlarle? Chat doveva sapere che lei l'avrebbe ascoltato e l'avrebbe capito.

I dubbi la tormentavano e non sapeva come si sarebbe dovuta comportare da quel momento in poi.
La prima volta che il ragazzo era scomparso dalla sua vita, Marinette sapeva in qualche modo che prima o poi sarebbe tornato... questa volta, al contrario, non ne era più tanto sicura.

La corvina si alzò stanca da letto e iniziò a prepararsi lentamente. Tikki le stava accanto con lo sguardo triste, perché neppure lei sapeva come cambiare la situazione e aiutare la sua portatrice. Marinette scese in cucina non appena fu pronta e salutò con un bacio i suoi genitori: «Non hai dormito bene, tesoro? Sembri molto stanca, più del solito... sicura di stare bene?» Domandò dubbiosa Sabine.

Marinette mise su il suo solito sorriso finto ma rassicurante: «Sì mamma, stai tranquilla! Sai che per me è sempre una tortura alzarsi da letto e andare a scuola così presto.» La donna, tranquillizzata, si avvicinò e le diede una carezza, poi la salutò e lasciò la cucina per iniziare a lavorare.

Terminata la colazione Marinette sistemò delicatamente Tikki nella borsetta, prese la cartella e si diresse verso la scuola. Era preoccupata di rivedere Adrien, perché l'ultima volta che gli aveva parlato avevano litigato e non erano riusciti più a chiarire.

La corvina giunse nel cortile dell'edificio e non appena vide Alya la raggiunse senza perdere tempo. Inevitabilmente però, dopo qualche minuto, arrivò anche Nino e con lui Adrien. I due si rivolsero un'occhiata di sfuggita e per poco Marinette non rimase pietrificata.
Adrien non sembrava stare bene, per niente. Erano visibili due profonde occhiaie e la sua espressione sembrava neutra, distante. Di colpo la preoccupazione di rivolgergli la parola scomparve e si avvicinò a lui: «Adrien-» Lei lo chiamò e fece per toccargli la spalla, ma lui si spostò e non la guardò neppure. Salutò Nino e lasciò il gruppo per dirigersi verso la classe.

Alya guardò immediatamente Marinette che era rimasta ferma immobile vicino al punto dove si trovava poco prima il ragazzo: «Che cosa è successo? Avete litigato?»
La corvina rivolse lo sguardo verso la sua migliore amica, poi cercò di inventare una scusa semplice ma plausibile: «No, stai tranquilla, abbiamo solo avuto una piccola discussione l'altro giorno. Probabilmente è solo stressato e stanco, niente di più.» Alya annuì convinta e tornò a chiacchierare con il suo ragazzo, Marinette invece decise di seguire Adrien.

Lo trovò in classe, che guardava pensieroso fuori dalla finestra. Gli si avvicinò lentamente e si schiarì la voce, ma lui non reagì, quindi lei decise finalmente di prendere parola: «Hey... volevo chiederti scusa per l'ultima volta, quel litigio non ha avuto alcun senso. Mi dispiace, ero stressata e ho detto le prime cose che mi sono venute in mente. Sei ancora arrabbiato?» Lei lo sentì sospirare.

Adrien non se la sentiva proprio di parlare con Marinette, perché più le stava lontano più lei era al sicuro, però se avesse continuato ad ignorarla le cose sarebbero solo peggiorata. Conosceva la ragazza e sapeva che non si sarebbe arresa se prima non fosse riuscita a chiarire e a farlo stare meglio. Per questo decise di addolcire l'espressione e guardarla negli occhi: «Tranquilla Marinette, non sono arrabbiato. È stato un malinteso, non sarebbe dovuto succedere. Oggi sono solo un po' stanco, ma non è nulla di grave per cui non preoccuparti.» La corvina non sembrava per niente convinta, ma alla fine accettò la versione di Adrien e gli sorrise. Rispettando il silenzio l'uno dell'altra, non si dissero più nulla finché non suonò la campanella dell'inizio delle lezioni.

*:·(~🐱~)·:*

Adrien era seduto sul divano davanti alla TV spenta della sua stanza. Plagg lo guardava incerto e sospettoso, cercando ancora di capire che cosa stesse nascondendo il suo padrone. Se inizialmente aveva preso il suo strano comportamento per una specie di crisi adolescenziale, ormai era convinto che ci fosse molto di più.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousWhere stories live. Discover now