Capitolo 11

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Marinette aveva pranzato da poco ed era distesa a letto nel tentativo di riposarsi prima di tornare a studiare per le verifiche che avrebbe dovuto affrontare nei giorni seguenti.
Dopo quello che era successo con Chat e dopo la figuraccia con i suoi genitori, la corvina aveva passato tutto il giorno a fissare il soffitto provando una serie di sentimenti contrastanti nei confronti di Chat Noir.

Dapprima pensava a un modo per vendicarsi, ma non passavano nemmeno pochi secondi che era subito a cercare di trattenersi dall'arrossire violentemente.
Questo suo comportamento la spaventava; d'altra parte aveva già baciato Chat una volta per salvarlo dall'influenza di Dark Cupido e lo stesso partner, dopo la battaglia con Gelatone, le aveva dato un tenero bacio sulla guancia. Eppure in quelle situazioni non aveva provato così tanto imbarazzo! Era confusa, ma allo stesso tempo aveva capito perfettamente cosa le stava succedendo.
In cuor suo sapeva di starsi innamorando a poco a poco di Chat Noir, però non riusciva ancora ad ammetterlo a sé stessa.

Senza rendersene conto, stava di nuovo fissando il soffitto con le guance che si coloravano di rosso ad ogni secondo che passava. Disperata, Marinette tirò un urlo di frustrazione che soffocò con il cuscino.

«Marinette, ti devi calmare! Non puoi continuare così... cerca di mettere a posto i tuoi sentimenti e prova ad accettarli!» La tenera voce sottile della sua kwami la raggiunse, ma non servì a nulla.
La ragazza si alzò da letto e cominciò a camminare freneticamente intorno alla sua stanza.

«Tu non capisci Tikki! Quell'idiota di Chat non fa altro che entrarmi nel cervello e io non ci capisco più niente! Lui non fa altro che confondermi. Flirta di continuo con l'altra me, ma quando viene a trovarmi succedono cose strane. E cos'è sta storia che ora ogni volta che lo vedo non posso fare altro che pensare di amarlo? E poi c'è quell'altro idiota del mio compagno di classe che mi ricorda ogni tre secondi di essere la sua migliore amica, però poi lui è il primo che mi fa sentire strana e che mi fa confondere ancora di più con le sue parole dolci e la sua gentilezza. Io come dovrei comportarmi? Non ci capisco niente e tu mi stai dicendo che dovrei mettere ordine nei miei sentimenti quando non ne capisco nemmeno mezzo.» Marinette fece una pausa per prendere fiato e cercò Tikki con lo sguardo.

«Hey, mi hai sentita? Non dirmi che ho parlato ai muri tutto questo tempo! Okay, non è divertente. Dove ti sei cacciat-» la ragazza non fece in tempo a finire la frase che, girando su sé stessa per trovare la sua kwami, si ritrovò faccia a faccia con Chat Noir.
Ovviamente tirò un urlo e si allontanò di scatto da lui fino ad andare contro il muro.

«MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!! MA MI VUOI UCCIDERE?! ODDIO, NON DIRMI CHE HAI SENTITO QUELLO CHE HO DETTO! TI PREGO DIMMI CHE-»
«Okay, okay, ora stai calma. Non volevo spaventarti.» Cercò di rassicurarla Chat avvicinandosi a lei per poi scoppiare a ridere.
«N- non è p-per nulla d-divertente!» Lo rimproverò la ragazza mettendo il broncio. Il supereroe però non ne volle sapere di smettere di ridere.

«Okay, ora basta ridere, gattaccio! Non farlo mai più!» Disse la ragazza tirando un cuscino in faccia al supereroe che finalmente si calmò e smise di ridere dopo un grande respiro.
«Scusa principessa, parola di gatto che la prossima volta busserò prima di entrare!» Promise mettendosi una mano sul cuore e tirando in alto l'altra.
«Non so perché, ma ho la vaga impressione che tu mi stia prendendo in giro...» Disse Marinette guardando storto l'amico.
Entrambi iniziarono a ridere, poi Marinette prese un'altra sedia e fece accomodare Chat, il quale però la ignorò e si sdraiò sulla chaise-longue per poi rispondere con una linguaccia all'occhiata tiratagli dall'amica.

«Allora... con chi stavi parlando?» chiese Chat curioso.
«Con nessuno! A volte parlo da sola per sfogarmi e cercare di dimenticare i problemi...» Rispose Marinette inventando una patetica scusa sul momento. Chat però sembrò crederle e decise di non ribattere.
«Okay... e chi è "quell'altro idiota del tuo compagno di classe che ti ricorda ogni tre secondi di essere la sua migliore amica, però poi lui è il primo che ti fa sentire strana e che ti fa confondere ancora di più con le sue parole dolci e la sua gentilezza"?» Domandò Chat imitando la voce della corvina.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousWhere stories live. Discover now