Capitolo 23

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Marinette aprì lentamente gli occhi; cos'era successo? Dove si trovava? Tutto le tornò in mente qualche secondo più tardi quando, mentre si guardava intorno ancora confusa, incontrò lo sguardo freddo di Papillon.

«Marinette Dupain Cheng, è esatto? La ragazza a cui piace la moda, amica di mio figlio Adrien. Non so come tu abbia fatto a trovarmi e nemmeno so come tu sia entrata in casa mia, ma non è stata una scelta saggia... mi dispiace, ma dovrò tenerti qui fino a quando non sarò sicuro che non rivelerai nulla a nessuno.» A queste parole si mosse al suo fianco un'altra figura, con un lungo abito viola e una corona di piume di pavone sul capo.

«Gabriel, è solo una ragazzina-» Tentò di farlo ragionare quella che ormai era chiaro fosse Mayura.

«Non sono Gabriel in questo momento, comunque ragazzina o no avrebbe dovuto pensarci due volte prima di impicciarsi nei miei affari.» La zittì subito lui.

Marinette allora decise di prendere parola per la prima volta: «Perché fai questo! Ai parigini che ferisci ogni giorno non pensi? E ad Adrien?» La corvina non riusciva a comprendere il motivo delle sue gesta. Quell'uomo sembrava avere tutto: un lavoro sicuro e importante, ricchezza, fama, un figlio che avrebbe fatto tutto per lui... allora perché stava causando così tanta distruzione?

«È proprio per Adrien che sto facendo tutto questo, ma in ogni caso non ti riguarda minimamente. Non credi di esserti impicciata abbastanza?» Le rispose con freddezza Papillon.

«Gabriel, ora basta, lasciala stare. Cosa hai intenzione di farle, eh?» Mayura intervenne nuovamente e sembrava tutto fuorché d'accordo con lui in quel momento.

«L'unica possibilità che abbiamo è tenerla imprigionata qui, oppure andrà a dire a tutti la verità e tutto ciò per cui ho lottato finora sarà vano.»

«E i suoi genitori? Gli amici, la sua vita, la scuola? Come pensi di sistemare tutto questo?» Papillon la guardò per qualche istante come se stesse pensando alle sue parole, poi un perfido sorriso si fece spazio sulle sue labbra.

«Oh, non preoccuparti. So perfettamente come fare.»

Il cuore di Marinette si fermò quando una farfalla bianca si posò sulla mano dell'uomo, pronta ad essere trasformata: «Sento solitudine, rabbia, voglia di vendetta... è perfetto per il mio scopo. Vai mia piccola akuma e oscura il suo cuore!»

A chi si stava riferendo? Chi voleva akumizzare quella volta? E come avrebbe fatto a sconfiggerla, aiutarla e purificarla in quelle condizioni?

Ebbene, la risposta alla prima domanda arrivò pochi minuti più tardi, quando Papillon riprese a parlare: «Lila Rossi, è un vero piacere per me poter lavorare con te un'altra volta. Conosco i tuoi sentimenti, so ciò che provi. Per colpa di quella ragazza hai fallito e sei stata umiliata. Vorresti vendetta, non è così? Io posso aiutarti donandoti il potere di prendere le sue sembianze e allora sarà lei quella ad essere calpestata. Questa volta non ti chiedo nulla in cambio, o almeno non per il momento. Conveniente, non trovi?»

Marinette rabbrividì; era lei la ragazza a cui Papillon stava alludendo e Lila non avrebbe certo rifiutato un'offerta simile. Sarebbe stata proprio quest'ultima a prendere il suo posto e non l'avrebbe risparmiata.

Agitata e spaventata, Marinette rivolse lo sguardo verso la sua borsetta e richiamò l'attenzione della sua kwami che era rimasta nascosta per tutto il tempo: «Tikki, devi andare ad avvertire Adrien. Non importa se scoprirà tutto, non abbiamo scelta. Digli ogni cosa, chi sono davvero, cos'è successo... digli di andare a cercare Chat, ho bisogno di lui.» Il sussurro della corvina era difficilmente udibile, ma la piccola kwami capì ogni parola. Annuì e fuggì veloce dalla sala dirigendosi immediatamente nella camera dove Adrien stava ancora aspettando e sperando che nel frattempo non accadesse nulla alla sua portatrice.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora