Capitolo 12

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La mattina Marinette si alzò come al solito di cattivo umore, ma quando capì che sarebbe nuovamente arrivata in ritardo, decise di darsi una mossa e si trascinò giù dal letto dirigendosi poi in cucina.

I suoi genitori stavano già facendo colazione e guardavano il telegiornale che, come al solito, stava mostrando gli attacchi akuma dei giorni precedenti.

Erano sempre più numerosi e la ragazza non ne poteva più. Iniziava a essere veramente esausta e anche il suo andamento scolastico ne stava risentendo.

Quando finì di mangiare prese lo zaino e si precipitò a scuola. La giornata passò tranquilla, non ci fu nulla di nuovo: lezioni della Bustier, poi fisica, qualche piano di Alya e Nino per far rimanere soli Marinette e Adrien (non sapevano ancora nulla dei sentimenti confusi della loro amica), ultime ore di scuola e uscita.

Quando la ragazza arrivò a casa, pranzò e subito dopo andò in camera sua e iniziò a fare i compiti.

Verso le 4 del pomeriggio la corvina ricevette una chiamata dalla sua migliore amica e, contenta di poter fare una breve pausa dallo studio, rispose subito al telefono:
«Hey ragazza! Spero di non aver interrotto il tuo momento "sbavare davanti al computer guardando pubblicità con Adrien protagonista", spero.» La salutò allegramente Alya prendendo un po' in giro Marinette.
«Ah ah ah, divertente... hai bisogno di qualcosa?» Rispose la corvina facendo la finta offesa.
«Sì, meglio cambiare discorso. Pensavo di uscire oggi pomeriggio visto che per domani abbiamo pochissimo da fare per la scuola. Ci saremmo io, Nino, Alix, Nathaniel e altri della classe. Nino ha chiesto anche ad Adrien ma come al solito non ce la fa... tu che ne dici? Ti andrebbe anche se non sarà presente il tuo biondino?» Alya le aveva posto la domanda in quel modo sperando in una reazione divertente da parte della sua migliore amica, però rimane sorpresa quando ricevette la sua risposta.
«Ok, tanto per cominciare Adrien non è "il mio biondino"-» Iniziò infatti Marinette.
«CHI SEI TU E COSA NE HAI FATTO DELLA MIA MIGLIORE AMICA!! Perché non cadi dalla sedia e non ti metti a balbettare?» Ora Alya si era messa a gridare facendo una voce teatrale.
«Dai, semplicemente non è il momento. Stavo studiando, sai? Comunque va bene, avevo giusto intenzione di fare una pausa. Quando e dove?» In questo modo la ragazza fece abilmente cadere il discorso su Adrien e si fece dare il luogo e l'ora dell'appuntamento con gli altri. Per quanto cercò di essere veloce arrivò ovviamente in ritardo, ma gli altri la perdonarono subito.

Ad aspettarla c'era praticamente tutta la classe a eccezione di Chloe, che "non aveva voglia di perdere tempo con certe buffonate inutili e poco alla moda", Sabrina, Adrien e Lila, che aveva saggiamente deciso di non immischiarsi considerando che la ladyblogger che l'aveva miseramente smascherata qualche giorno prima era presente.

I ragazzi rimasero insieme per tutto il pomeriggio fino a sera e Marinette si arrese all'idea che quel giorno non avrebbe più ripassato gli argomenti per il giorno successivo.
Alix aveva portato i suoi pattini e non fece altro che fare gare su gare insieme a Kim, Max invece fece interagire il suo piccolo robot con tutti quanti, Nathaniel si fece aiutare da Marinette per trovare l'ispirazione per un nuovo disegno... insomma, fu un pomeriggio divertente. Alla fine decisero tutti di andare a cercare un ristorante e cenare insieme.

Era un momento tra amici tranquillo e i ragazzi erano spensierati, ma durante il tragitto qualcosa interruppe completamente il clima di pace e divertimento che si era creato: un muro di rifiuti sbarrò violentemente la strada ai ragazzi e su di esso comparve un uomo alto e minuto dallo sguardo cattivo con una semplice maschera verde a coprire volto. I capelli erano grigi e aveva una barbetta appuntita e dei baffi esageratamente lunghi. Il suo costume era composto da lattine, carta, sacchetti di plastica e legate in vita mediante una cintura vi erano delle bottiglie di vetro. Sebbene l'uomo non potesse avercela con i ragazzi, appena li vide li attaccò senza perdere un secondo. Prese una lattina dal suo costume e dopo averla lanciato verso di loro, questa iniziò a crescere di dimensioni finché non diventò grande abbastanza da poter essere considerata una sorta di gabbia a tutti gli effetti.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousWhere stories live. Discover now