Capitolo 9

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Il mattino dopo le professoresse iniziarono a svegliare tutti gli studenti per la colazione.
Marinette si alzò stanca e confusa e dopo essersi vestita uscì dalla tenda.
Dopo qualche passo vide Adrien che le veniva incontro e rimase sollevata dal fatto che non fosse l'unica ad avere un'espressione sconvolta in volto.
Anche il ragazzo, infatti, sembrava stanchissimo: aveva gli occhi ancora mezzi chiusi e i capelli biondi scompigliati, ma nonostante questo e le occhiaie era comunque bellissimo.
«Hey Marinette. Buon mattino!» La salutò con la voce impastata dal sonno.
«Adrien...» La ragazza si fermò un momento per sbadigliare per poi riprendere.

«Buon mattino. Dormito bene?» Ridacchiò.
Adrien sbuffò ma poi le sorrise. Girò un attimo lo sguardo e poi sussurrò qualcosa all'orecchio dell'amica: «Guarda chi sta arrivando!» Marinette guardò dove aveva guardato poco prima il biondo e trattenne a stento una risata.
Chloe e Sabrina erano appena uscite dalla loro tenda. Era la prima volta in tutta la sua vita che la ragazza vedeva la figlia del sindaco in quello stato.
I capelli erano un disastro, i vestiti pure e come se non bastasse la predica che stava facendo a Sabrina, a causa della voce stanca, stava suonando più come una barzelletta.
«Per- per colpa tua non ho potuto fare un sonno di bellezza decente! E come... come se non bastasse i miei vestiti sono tutti stropicciati e i miei poveri capelli sono rovinati! È- È RIDICOLO! ASSOLUTAMENTE RIDICOLO! Quando mio padre lo verrà a sapere denuncerà tutti!!!»
Marinette e Adrien andarono avanti ridendo per raggiungere gli altri per la colazione.

La giornata fu molto più tranquilla della precedente e fortunatamente non si venne a sapere di nessun attacco akuma.
Marinette fece del suo meglio per nascondere che zoppicava leggermente alle professoresse e anche grazie all'aiuto di Adrien nessuno venne a sapere niente.
Inizialmente i ragazzi avevano temuto che le lamentele e gli scleri di Chloe potessero smascherarli, ma la bionda non era stupida ed era riuscita a inventarsi qualche scusa sul momento.
Comunque, anche se le sue scuse non fossero state convincenti, le minacce di far chiudere il campeggio per sempre più promesse di denunce varie avrebbero sicuramente messo fine alle domande.
In ogni caso la mattinata passò velocemente: colazione, un'oretta di ginnastica all'aperto, un'altra lezione nel bosco ed era già tempo di pranzo.
All'inizio la Bustier e la Blanchard avevano proposto di fare un pic nic, ma era bastato uno sguardo assassino di Chloe per farle cambiare idea.

Dopo pranzo arrivò l'ora di tornare a casa. Da un lato Marinette era triste perché stare lì e passare del tempo con Adrien le era piaciuto, poi però ripensò ad Alya, Nino e agli sguardi che tutti gli altri le avevano rivolto in quei due giorni e allora le si risollevò il morale.
Inoltre, anche se la metteva in imbarazzo il solo pensiero, le erano un po' mancate le visite di Chat Noir. Certo, era passato poco tempo e l'aveva visto durante il combattimento della notte passata, ma in veste di una normalissima cittadina tranquilla e senza (più o meno) pensieri era tutt'altra cosa!

«Bene ragazzi, iniziate a smontare le tende e preparate gli zaini. Tra un'ora dobbiamo prendere il bus per tornare a Parigi!»
In circa un quarto d'ora tutte le tende erano smontate -Marinette aveva di nuovo ricevuto l'aiuto di Adrien perché non aveva la minima idea di come fare- e gli zaini erano fatti, perciò la classe si diresse verso il sentiero e lasciò la radura. Impiegarono meno tempo dell'andata per raggiungere lo sterrato, quindi dovettero rimanere ad attendere il bus. Quando finalmente arrivò, tutti si sedettero ai loro posti e Chloe e Sabrina si addormentarono non appena toccarono il sedile.

Marinette crollò dopo poco e Adrien la seguì a ruota. Fatto sta che le due ore e mezza di pullman passarono in un attimo e le professoresse dovettero andare a svegliarli direttamente scrollandogli le spalle perché le loro voci non erano bastate.
La figlia del sindaco, ancora indignata e di cattivo umore, scese immediatamente insieme a Sabrina e si diresse verso la limousine del padre che le era venute a prendere.
Il risveglio di Marinette e Adrien invece, fu coronato da una serie infinita di scuse e balbettii da parte di entrambi che, per sbaglio, si erano addormentati l'uno sulle spalle dell'altra.
I ragazzi, dopo essersi calmati e salutati, andarono a casa e, inevitabilmente, si riaddormentarono all'istante.

Io e te contro il mondo💘 // miraculousWhere stories live. Discover now