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"Ti ci rimetterai... non è così"

"Cosa? Assolutamente no! Non mi voglio più buttare nello schifo da solo" disse prendendo per il braccio Hyuck per poi buttarlo tra le sue braccia.

"Ti voglio bene hyung" disse Hyuck stringendo la maglia del maggiore.

"Anche io Hyuckie"

~dopo una settimana ~

Passarono diversi giorni, ma ecco che era arrivato quel mitico venerdì, il giorno in cui Mark si sarebbe visto con Eunbi.
Eunbi non si sa per quale ragione al mondo, ma decise di far venire anche Haechan con Mark, come se a lui importasse qualcosa.

markleee
Hyuckie sono qua fuori, ti aspetto

Appena Hyuck lesse quel messaggio decise di mettersi le scarpe per poi uscire di casa.
Si era vestito in un stile molto semplice, come al solito. Aveva dei jeans neri con una cintura, dato che gli stavano un po' larghi quei pantaloni. Era riuscito a dimagrire abbastanza.
Indossava una semplice felpa arancione che dava in risalto la sua pelle abbronzata.
Appena mise piede fuori casa si ritrovò Mark davanti, e questo gli fece prendere uno spavento.

"Oddio, mi hai fatto spaventare" disse Hyuck mettendosi la mano sul cuore, per poi spostare lo sguardo su Mark.
Quest'ultimo indossava una giacca di jeans blu con sotto una felpa grigia, e anche lui dei semplicissimi jeans neri.
La cosa che però attirava tanto Hyuck erano i capelli di Mark. Erano di un nero carbone, lisci,  in più poggiati leggermente sulla fronte; era qualcosa che Hyuck adorava.

"Tutto okay Hyuck? Ti vedo nervoso..."

"E nono sto bene, forse ho solo un po' d'ansia"

"Tranquillo, non mi farò toccare più da lei" disse per poi posare il suo braccio sulla spalla del piccolo.

"Eccola sta lì" disse Hyuck indicando con lo sguardo la ragazza.

I due si avvicinano lentamente alla ragazza fino a quando, lei si avvicinò ai due, o meglio a Mark, provando ad abbracciarlo. Ovviamente Mark evitò il contatto con lei per poi guardare Hyuck. Lo sguardo di Hyuck in quel momento era a dir poco schifato.

"Donghyuck, potresti andare un po' più in lì, devo parlare con Mark in privato"

Hyuck si allontanò un po' dai due, non troppo, voleva comunque sentire un po' quello che si dicevano.

"Eunbi, che mi devi dire?" iniziò Mark già impaziente e frustrato.

"Beh ecco, non riesco a dimenticarti..." disse lei abbassando lo sguardo ma essendo consapevole del fatto che Hyuck li stesso guardando.
La ragazza si avvicinò una seconda volta a Mark cercando in tutti i modi i baciarlo, ma Mark evitava.

"Eunbi cazzo smettila, cosa non capisci che non mi piaci, lo avevi detto tu con la tua stessa bocca che non ti sono mai piaciuto, smettila davvero. Stai diventando insopportabile. Cosa ti costa far finta di non conoscermi!" disse Mark urlando e spuntando la verità come veleno.

"Ma daii su, ero solo incazzata. Lo so che ancora mi vuoi" disse lei per poi prendere il mento del ragazzo.

"E se io ti dicessi che le femmine non mi piacciono. Ricordo come mi avevi chiamato... 'frocio' giusto?" chiese Mark togliendo il tocco della ragazza.

"Sisi, intanto il tuo amato Donghyuck non c'è più"

Questo fece girare di scatto Mark, e come diceva Eunbi, Hyuck non c'era più.

Mentre Hyuck guardava i due d'un tratto, sentì una mano sulla sua bocca, non facendolo più respirare, sentì come un pizzico sul collo per poi vedere tutto nero...

[...]

"Piccolo Donghyuck, quando ti vorrai svegliare eh?"

Hyuck aprì lentamente gli occhi; non sapeva bene dove si trovava ma sapeva che non era al sicuro.
Stava steso sul pavimento freddo, le mani erano legate dietro alla sua schiena, la sua testa girava, si sentiva debole.
Si guardò un po' in giro e vide di essere in una casa, una casa mai vista prima.

"C-chi sei? Che vuoi da me?" chiese impaurito il piccolo raggio di sole.

"Ohhh piccolino, buongiorno, ti sei svegliato finalmente"

Focalizzò meglio la situazione e si ritrovò un ragazzo mai visto, davanti. Aveva dei capelli biondi, un biondo platino. Indossava una maglietta grigia e dei jeans strappati.

"Ripeto che vuoi da me?"

Il ragazzo tirò uno schiaffo a Hyuck facendogli un segno rosso sul volto.
Hyuck incominciò a dargli calci fallendo.
Una lacrima rigò il suo volto.

"È inutile che ci provi, non ci riuscirai mai..." disse il ragazzo per poi dare un'altro schiaffo al piccolo Hyuck.

"Bastardo, che cazzo vuoi da me nemmeno ti conosco!" urlò ormai con le lacrime agli occhi.

"Tu e il tuo amichetto avete fatto soffrire la mia sorellina Eunbi, o mi sbaglio?" disse per toccare con le labbra la pancia del piccolo.

"No! È solo una puttana che ne cambia uno a settimana! Lei non ci soffre, lei ci si diverte. Dovresti anche conoscerla, infondo è tua sorella"

Il ragazzo morse con forza l'addome del più piccolo, facendolo urlare dal dolore.

"Zitto! Tanto di sicuro il tuo amico ci tornerà insieme, e lei potrà vederti soffrire quanto vuole!"

"Non lo farà mai... la conosce, non lo farà!" urlò l'ultima frase a causa di un altro morso dato dal ragazzo.

Il ragazzo si avvicinò al corpo di Hyuck poggiando le sue dita sulle labbra del più piccolo. Iniziò a scendere sempre più giù per poi arrivare a slacciare la cintura dei pantaloni di Haechan.

"Non provare a toccarmi!" urlò Haechan. Era spaventato. Non sapeva cosa fare dato che stava con le mani legate. L'unica cosa che poteva fare era urlare e piangere.

"Tua sorella ha fatto tutto questo casino, giuro che se mi tocchi ancora un po' la uccido con le mie stesse mani!" urlò Hyuck provando a divincolarsi, mentre quest'ultimo incominciò ad andare sempre più giù con la sua mano.

"Che peccato che tu non sia una donna, solo guardandoti mi fai arrappa-" non finì la frase dato che il telefono di Hyuck incominciò a suonare...

𝑅𝐸𝑀𝐸𝑀𝐵𝐸𝑅 𝑀𝐸~ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum