4|Drake e i suoi problemi di cuore

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Essere un guardiano era un'esperienza tutta nuova per Drake.
Dopo essere tornato in vita grazie a una foglia d'oro, Gregorio lo aveva preso sotto la sua ala e gli aveva dato un posto dove vivere: il Campo dei Guardiani. 

Purtroppo, tornato a casa di sua nonna, l'aveva trovata abitata da degli sconosciuti.
La povera anziana era morta durante la sua assenza, ma gli aveva lasciato in eredità tutti i suoi risparmi a cui il ragazzo avrebbe avuto accesso una volta compiuta la maggiore età. Tuttavia era riuscito a mettere mano sul ricettario di sua nonna.

E così Drake si era ritrovato solo, senza casa e senza qualcuno che lo amasse. Chiunque fossero i suoi genitori, non lo sapeva. Lo avevano abbandonato da piccolo alla porta di quell'anziana signora che lo aveva cresciuto come un figlio e un nipote. Gli aveva permesso di andare a scuola e di vivere una vita comune, almeno finché lui non era stato rapito. 

E ora sua nonna non c'era più. Morta nel sonno durante una terribile notte di temporale. 

Drake era andato qualche settimana prima a visitare la tomba di sua nonna. Chissà chi era venuto al suo funerale. 
Aveva appoggiato il mazzo di fiori accanto alla pietra incisa e aveva pianto tutte le lacrime che non era riuscito a piangere. Le desse il suo ultimo addio con una promessa: "io mi prenderò cura di tutti, come tu ti sei presa cura di me". 

Essere accolto da Gregorio in quella nuova e numerosa famiglia gli restituì un po' della felicità perduta. La gentilezza dell'anziano mago era rassicurante tanto quanto la presenza di tutti i piccoli guardiani che gli giravano sempre intorno chiedendo di fare loro altri biscotti o muffin o frittelle. 

Drake adorava tutte quelle attenzioni. Ma se c'era una cosa che non adorava era allontanarsi dal Campo e andare in missione, ed era proprio quello che stava facendo. 

Quella era la sua terza missione. Le prime due si erano svolte all'interno del Mondo Nascosto e si erano rivelate molto più semplici del previsto poiché doveva solo portare delle provviste a qualche villaggio di stregoni colpito dalla crudeltà di un gruppo di persone misteriose. Ma sentiva che quella non sarebbe stata semplice, tutt'altro, era una delle più pericolose. 

Gregorio aveva mandato lui e altri tre guardiani a raccogliere informazioni su Mr. Slave e sul suo nuovo obbiettivo. 
Se c'era qualcuno che non voleva vedere era proprio l'uomo che gli aveva rovinato la vita, assieme alla figlia che aveva ucciso il ragazzo durante uno dei suoi attimi di follia.

Ma non era indifeso e ingenuo come l'ultima volta, era cambiato, anzi, era rinato in tutti i sensi.

La missione stava andando a buon fine. Erano riusciti a frugare tra i documenti di Mr. Slave nella sua villa e a scattare delle foto perché fortunatamente lui non era lì.
Drake e gli altri guardiani adesso erano sulle sue tracce. Dovevano capire dove operasse veramente quello scienziato pazzo di uno Slave. 

Camminarono nei boschi per mezz'ora, seguendo il tragitto di un paio di furgoni neri che avevano visto su una strada asfaltata a qualche decina di metri da loro, a sinistra.

«Fate piano quando camminate, l'ultima cosa che voglio è svegliare qualche orso o infastidire dei cinghiali, ma cosa più importante dovete stare in silenzio perché credo che ci siano dei microfoni nel bosco dove si presume che ci sia un luogo pericoloso» ordinò un ragazzino di diciassette anni che era stato messo a capo della spedizione. Non mi è stato detto il suo nome perciò verrà nominato guardiano 1, e gli altri saranno guardiano 2 e 3.

Drake si sistemò con cura la sciarpa e il cappello di lana e si strinse bene nel suo cappotto soffiando dentro la sciarpa per riscaldarla.
Non era mai stato in un posto così freddo. Gli alberi sembravano statue di cristallo verde, totalmente immobili e ricoperti da un lieve strato di ghiaccio. 

I Grandi 7Where stories live. Discover now