25 • Occhi cristallini •

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Il ritorno a casa è stato piuttosto doloroso, anche stavolta. Domani devo partire di nuovo per le solite interviste, domenica si corre in Austria.

Sono già andata nell'ufficio del capo, che però non mi ha dato nessuna novità e probabilmente non ce ne saranno altre anche in vista del prossimo GP. Soltanto le solite mansioni per la preparazione delle prossime domande e così via.

Poi oggi pomeriggio devo andare in piscina con Federica, gliel'avevo promesso durante il viaggio di ritorno in aereo dopotutto.

Antonio ha avuto tempo solo di cambiare bagaglio ed è già partito per l'Austria. Sospiro mentre scrivo alcuni appunti, pensando all'ultima volta che l'ho visto, in Francia.

•••

"Non ricordo avessi quel costume." Federica indica il mio costume intero nero e verde fluo, non che ne vada pazza, ma ho trovato solo questo della mia taglia.

"Infatti non ce l'avevo. Sono andata a prendere il mio solito costume e era rotto, l'ho comprato per emergenza."

"Capito."

Strano che ancora non mi dice nulla dell'ultimo weekend, ma non voglio chiederle niente. Aspetto che voglia sfogarsi con me.

"Cami." Mi chiama non appena entriamo in acqua. "Lewis mi ha invitata al GP della Gran Bretagna."

"Ma è una notizia bellissima!" Sorrido io, ma lei non sembra contenta quanto me.

"Cosa c'è di sbagliato?" Domando subito dopo, lei fa spallucce.

"Semplicemente non riesco a crederci. Siamo stati davvero bene, sembrava tutto una favola. Lui super galante, gentile, disponibile... Elegante. Cioè, ha tutto."

"E dov'è il problema? Se è andato tutto bene, cosa c'è di male?"

Federica sospira, guarda in acqua, facendo avanti e indietro con i piedi.

"Io non c'entro niente con lui. Lui tutto perfetto, io sono una pazza. Lui è il pilota di punta della Mercedes e io sono una ferrarista nata, vendo anche Ferrari nella vita, pensa te!"

"Fede." Le poggio una mano sulla spalla e attiro il suo sguardo su di me. "Non c'è niente di strano. Prova a vedere come va, magari se son rose fioriranno. E non ti mettere in testa strane idee, sei perfetta così come sei e se non gli sta bene, morto un papa, se ne fa un altro!"

Lei sorride, poi inizia a nuotare a dorso e la seguo a ruota.

•••

"Grande, in Gran Bretagna posso venire a farvi visita anche io, sono lì con un set fotografico. Faccio un salto."

"Perfetto. Senti, Raf... Hai detto qualcosa a mamma e papà di me e Giovi?"

Silenzio. Lui ride, io rimango a fissare il muro della mia camera d'albergo mentre Loretta è andata giù in reception per vedere dei dettagli.

"Perchè dovevo dirglielo io? Non glielo hai detto tu?"

"No. Non ancora... Non me la sento per adesso."

"Beh. Anche uno scemo capirebbe che finalmente stai con qualcuno, sei raggiante, sei sempre contenta, sei più bella del solito. Stare con Antonio ti ha fatto davvero bene."

Poggio la testa di lato, pensando a me e Antonio insieme. Sto diventando rossa, come mio solito.

"Sì, lo so... Raf senti, devo assolutamente andare a prepare vari documenti per le interviste. Ci sentiamo a giorni."

"Ciao sorellina. E salutami Giovi! Fai la brava."

Chiudo la telefonata, mentre mi dirigo alla scrivania per prendere appunti sul quaderino che porto sempre con me. Loretta rientra e dopo avermi domandato cosa stia facendo, mi chiede un momento di attenzione.

Soulmates || Antonio GiovinazziWhere stories live. Discover now