21 • Jacuzzi •

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Vado ad aprire alla porta di casa. Sono vestita malissimo, ma HEY! È il mio giorno libero, dopo tanto tempo.

Quando accolgo la mia ospite Birba arriva corricchiando, felice e desiderosa di coccole. Federica la accarezza subito, poi mi osserva.

"Cosa dovevi darmi?" Mi chiede curiosa.

"Questi." Le porgo subito il pass VIP che mi ha dato Hamilton.

Si guarda il pass tra le mani attonita, un angolo della bocca si alza pian piano. Diventa rossa, più della sua maglietta color Ferrari.

"Cosa devo sapere a proposito di te e di Hamilton?"

"Beh... Per ora non molto. Ma ci tiene a tutti i costi di volermi vedere e passare del tempo con me. Dice che mi ha notata al GP di Spagna, andando in giro per il paddock. Sinceramente non me l'aspettavo."

"Nemmeno io, stai certa. Soprattutto quando mi ha detto ciao in italiano." Rido ripensando al pessimo accento e all'imbarazzo puro dipinto sul suo volto.

"Invece con Giovi? Tutto bene? Sai che sto sclerando da quando mi hai detto tutto quel giorno per messaggio, vero? Poi spero di vedervi insieme il più presto possibile, e poi volevo anche-"

Le prendo le mani, le sorrido e lei capisce cosa intendo. Sta correndo troppo. Si zittisce subito, annuisce ridacchiando.

"Ok ok. Ricevuto. Quando dovrai parlare con il signor Bellini?"

"Domani mattina. Speriamo bene. Ho paura che mi allontani dal paddock, potrebbe non farmi più andare alle gare."

Federica mi osserva a lungo, in silenzio. Poi mi mette le mani sulle spalle, per farmi forza.

"Tieni duro, andrà tutto bene. Non buttarti giù. Senti, devo andare che mia madre ha bisogno di me, ho preso le ore di permesso a posta per lei dopotutto."

"Tranquilla, vai pure. Ci sentiamo dopo tanto."

Si allontana verso la sua macchina quasi saltellando, guardando a più riprese i pass VIP per il box Mercedes. Spero solo che non si converta al tifo Mercedes e mi lasci da sola nel lato Alfista e Ferrarista.

•••

"Può entrare."

Il signor Bellini mi fa accomodare, mi guarda con un mezzo sorriso quando mi siedo. Quest'uomo sa sorridere allora.

Prendo un gran respiro ed espongo il nocciolo della questione: io e Antonio stiamo insieme. Nessuno nel paddock se n'è accorto, nessuno a parte noi due lì dentro sa di questa storia. Siamo stati discreti durante tutto il weekend.

Domanda principale: cosa devo fare? È il capo, decide lui per me. Sto rischiando il mio posto di giornalista sul campo, di non poter vedere più Antonio in quel contesto, ma non posso tradire la fiducia del mio datore di lavoro.

"Non sarà una situazione facile, penso che questo lo sa anche lei." Inizia a parlare lui.

"Cerchi di non dare scandalo a lei e a lui, continuate così finché non decidete di ufficializzare il tutto. Di conseguenza, siate sempre discreti e anche un'ultima cosa. Sa benissimo che è meglio per tutti se per questo periodo si allontani dalle interviste riguardanti la scuderia e i due piloti dell'Alfa Romeo."

Annuisco, consapevole e grata di non avermi trasferito completamente in altri ambienti. Quando mi congeda e esco dalla stanza, osservo Loretta che mi aspetta fuori dalla porta. Sorride, come se sapesse già cosa mi ha detto il capo.

"Grazie..." sussurro poco dopo, con un mezzo sorriso, mentre la mia referente mi dice di tornare a lavorare sulla prossima intervista a Lance Stroll.

Soulmates || Antonio GiovinazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora