6 • Idiota •

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Non so da quanti minuti sto imprecando davanti allo schermo del mio PC cercando un file che ormai so che non c'è più.

Non è un file qualunque.

È un pezzo fondamentale della video intervista che avevo fatto ad Antonio.

Mentre faccio scendere tutto il calendario sotto forma di insulto al genere umano e al mondo in generale, continuo a cliccare sulle cartelle del computer nelle quali ho tutti i pezzi fondamentali dell'intervista.

Il pezzo essenziale, la chiave vera e propria di tutto il discorso, penso di averlo cancellato l'altro giorno spostando i file.

Visto che ho sempre la fretta di cancellare i file che non utilizzo, so che probabilmente non riavrò più quel pezzo di video.

"Sono fottuta." Sussurro ormai al limite delle mie forze per continuare a inveire contro me e il mio sbaglio.

Ho bisogno di un supporto psicologico.

Prendo il telefono, selezionando il contatto telefonico e rimanendo qualche altro secondo a meditare su ciò che sto per fare, prima di premere la cornetta verde sullo schermo.

Squilla.

Mi mordo il labbro inferiore, già stufa dell'attesa.

"Pronto?"

"Sono nella merda." Butto fuori con tono piagnucolante.

"Strano. Come se non combinassi mai disastri."

Federica sospira rumorosamente dall'altro capo del telefono.

"Penso di aver cancellato per sbaglio un pezzo importantissimo dell'intervista che ho fatto ad Antonio l'altro giorno."

È proprio vero che sono una combinaguai. Ed è altrettanto vero che anche la mia sfiga non mi aiuta in questo. Fortunatamente c'è la mia santa Federica al mio fianco.

"Sicura di non averlo fatto apposta?"

Ridacchia lei. Mi blocco, sbuffando esasperata e parlo con tono quasi esausto.

"Secondo te sono così tanto cretina?" Dopo un brevissimo silenzio, continuo a parlare. "È una domanda retorica, nel caso tu abbia pensato di rispondermi."

"Sfrutta la cosa a tuo vantaggio. Contatta Giovi, magari da cosa nasce cosa..."

"Da cosa nasce un bel niente. Non posso chiamarlo e dirgli "Scusa, puoi venire da me, visto che sono idiota e ho cancellato un pezzo chiave della tua intervista?" Ah dimenticavo, la devo consegnare oggi pomeriggio!"

"Visto? Sai già cosa dire e fare, non hai bisogno di me."

Rimango in silenzio, riflettendo sul fatto che lei abbia ragione. Di nuovo.

Penso di star sudando a freddo e di avere i battiti a mille.

"Farò la figura della scema... Come sempre del resto."

"Capisco che tu ora sia imbarazzata, ma non vedo altra soluzione. Come potresti fare altrimenti?"

Guardo il pavimento, riflettendo. Sposto gli occhi di qua e di là, cercando di attivare i miei neuroni per cercare un'altra soluzione meno imbarazzante e scomoda di questa.

"Non penso ci siano altre soluzioni." Sussurro ormai arresa.

"Bene, allora sai cosa fare. In bocca al lupo, amica mia. Scusa ma ti devo proprio lasciare, devo assistere un cliente. Au revoir!"

"Au revoir..." Faccio da eco sommessamente dopo aver sentito la cornetta abbassarsi.

Alzando gli occhi trovo Birba che mi fissa. Continuo a reggere il suo sguardo sornione, poi lei si raggomitola nella sua cuccia, facendo un piccolo sospiro e chiudendo gli occhi.

Soulmates || Antonio GiovinazziWhere stories live. Discover now