18 • Monaco? Monaco. •

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Qualche secondo sembra un'infinità. Le labbra mi tremano, incontrollate, spasmodiche.

"Io..." riesco solo a sussurrare, avvicinando il mio volto al suo, facendo appoggiare le nostri fronti.

"Ti prego, ho bisogno di una risposta, Camilla..."

Adesso sento il polso libero dalla sua stretta. Non è più il momento di esitare.

Poggio le mani sul suo collo, annullo questa maledetta distanza che mi sta uccidendo dentro, che non riesco più a ignorare.

Finalmente riesco ad assaporare le sue labbra per qualche secondo, poi decido di tirarmi leggermente indietro, aprendo poco gli occhi e lasciando le mie mani lungo i fianchi.

Non faccio in tempo a dire o fare nulla per scappare via dalla situazione che si sta creando, perché Antonio mi riprende subito dai fianchi per baciarmi di nuovo.

Mi stringe così forte che sono quasi costretta a poggiare le mani sulle sue spalle per reggermi.

Non riesco a fare altro, sento che potrei cadere a peso morto all'improvviso, la testa gira come una trottola.

Interrompiamo il bacio e io ancora non me la sento di guardarlo di nuovo, scontrare i miei occhi bruni con i suoi azzurri, sentirsi così lontani e vicini tutto d'un tratto.

Quando acquisto abbastanza ossigeno per tornare alla normalità, trovo Antonio che mi osserva, con un piccolo sorriso sulle labbra.

Continua ad abbracciarmi, mi lascia un bacio sulla guancia, restando poggiato con il naso sul mio viso, facendomi poco il solletico.

Dopo che alleggerisco la mia presa e passo le mani dalle spalle al petto, torna a guardarmi, stavolta con un'espressione quasi divertita sul volto.

"Devo dire che non è la risposta che mi aspettavo, ma è decisamente meglio."

Ridacchio leggermente imbarazzata, scaricando la tensione del momento. Poi si avvicina al mio orecchio e sussurra.

"Sembra che Federica e Raffaele ti aspettino alla porta da diversi minuti, è brutto farli aspettare."

Sbuffo leggermente, mentre lui ride e io tiro una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Forza signorina Fiori, non protestare..."

"Antonio..." sospiro allentando l'abbraccio. "Che succede ora?" Scuoto leggermente la testa.

Lui mi accarezza una guancia, poi si allontana di più, tenendomi la mano.

"Succede che adesso non sei più solo una giornalista per me, e spero che io non sono più solo un pilota da intervistare per te. Che ne dici? Basta come risposta così?"

Annuisco leggermente sorridendo. Per ora non credo si può dire altro. Gli lascio un veloce bacio sulla guancia, andando a passo veloce verso Fede e Raf.

Quando sto per uscire e mi giro a guardarlo, mi manda un bacio da lontano e rimane fisso ad osservarmi mentre chiudo la porta.

•••

"Quindi?"

"Quindi cosa?!" Sbotto esasperata lanciando l'altra scarpa nella valigia.

"Che cosa siete? Che cosa è successo? Non potete lasciare tutto in sospeso così!" Si lamenta la mia amica, mentre Raffaele annuisce per darle ragione.

"Non lo so. E questa cosa mi sta torturando dentro." Mi siedo sul bordo del letto, non ce la faccio più.

Abbiamo l'aereo tra cinque ore e ancora non ho fatto minimamente la valigia.

Soulmates || Antonio GiovinazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora