14 • Scuse •

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Le qualifiche stanno per terminare, e io sono ancora su tutte le furie con Raffaele.

Dice che il mio taccuino era caduto dalla borsa e lui quando è andato a rimetterlo a posto, casualmente ha letto quello che avevo scritto su Giovi.

Non gli parlo da ieri sera. Ha provato più volte a chiedermi scusa, ma semplicemente l'ho ignorato per non rispondergli cattiverie di cui potrei pentirmi. Ha smesso di assillarmi e si limita a seguirmi in silenzio con parte della mia attrezzatura.

D'altra parte, Antonio sta dando una delle sue migliori performance di questa stagione. Non posso sorridere: conoscendo Raf approfitterebbe per parlare con me e io non sarei capace di tenergli il muso a quel punto.

L'Alfa Romeo numero 99 taglia il traguardo e si classifica ottava. Quarta fila per Antonio, meritatissima.

Prendo di corsa il materiale e mi dirigo verso la zona stampa per iniziare il lavoro. Non appena varco la soglia, Raffaele rimane indietro e io mi giro con uno sguardo confuso. Che sta facendo?

"Vai, non voglio darti fastidio. Ti aspetto qui."

Non ho tempo per le sue bambinate, così proseguo da sola e mi affretto a preparare il tutto.

•••

"Grazie per le tue parole Daniel, soprattutto per aver cercato di rispondere in italiano."

"Figurati, grazie a te." Mi dice sorridendo il pilota con il suo tipico accento australiano.

Quel ragazzo è una bomba di gioia, è stato capace di farmi sorridere in due secondi. Ha notato subito che ero un po' stressata e sottotono e ha iniziato subito a rispondermi ironico e a tirarmi su di morale. Neanche mi conosce, però lo ha fatto comunque.

Non ho incontrato per niente Antonio nella zona interviste, così girandomi intorno per guardare meglio, mi accorgo anche di essere rimasta solo io in pratica.

Quando sto per riprendere gli strumenti, osservo due persone che corrono verso di me. Poco dopo riconosco che sono Antonio e Raffaele.

Arrivano davanti a me e io decido di parlare con Raf una volta per tutte.

"Portarti dietro Antonio non risolverà ciò che hai fatto-"

Vengo interrotta subito da Antonio, mentre mio fratello lo guarda attentamente.

"Cami, tuo fratello mi ha detto che avete litigato. Ma io sono qui per rimediare."

"Antonio, non c'entri nulla tu, lui ha pur sempre ventisette anni deve assumersi la responsabilità delle sue azioni."

"Intervistami." Sbotta poi dal nulla il pilota.

"Raffaele come scusa nei tuoi confronti, visto che non gli parli, ha pensato bene che per il tuo lavoro di questo weekend sarebbe stata perfetta una mia intervista."

Lo osservo. Ha ragione. Sia lui che Raffaele hanno fatto una buona pensata. Rimango di sasso, con il broncio, prima di rimettere il tutto per le interviste.

Un sorriso a trentadue denti incornicia la faccia di Raf e Antonio gli da due pacche sulla spalla, come per dirgli "Ce l'hai fatta, visto?". E a dirla tutta, potrei dire che forse ce l'ha fatta davvero a scusarsi per bene.

•••

"Ok ho finito." Dico poi alla fine del mio lavoro. "Adesso devo andare però."

"Io ho il briefing con la squadra... Ci vediamo domani?" Risponde il pilota italiano.

Annuisco e saluto, poi mi allontano dal paddock insieme a mio fratello, che non spiccica parola fino a quando siamo fuori.

"Scusa Cami, ma forse non mi sono spiegato per bene..." Inizia poi lui dispiaciuto.

Soulmates || Antonio GiovinazziWhere stories live. Discover now