13 • Vestito rosso •

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"Simpatico il Giovi eh?" Rientra in camera ridendo mio fratello.

Vorrei strozzarlo, in questo preciso istante, con le mie mani nude. Come previsto, mi ha fatto fare una figura di merda sopra l'altra.

"Piantala." Sbuffo fredda, tornando alle mie scartoffie.

"Ti piace, non puoi negarlo." Si siede sul suo letto mentre aggiusta i panni in valigia.

"E anche se fosse? Non sono affari tuoi, non metterti in mezzo per piacere."

"Avevi intenzione di dirgli che io ero tuo fratello?"

Rimango in silenzio. Giro le pagine, in cerca di appunti dove fermare la mia mente ma invano. Ridacchia amaro dopo pochi secondi.

"Certo che no, sono imbarazzante. Lo sono sempre stato. Per te, per mamma, per papà e tutto il resto della famiglia. Quello ex alcolizzato, il modello fallito, esuberante e vestito male secondo loro. Ah dimenticavo, quello con gli occhiali da sole strani."

"No non è per questo..." inizio subito a chiarire. "È perché quando parli con delle persone che conosco io dici sempre cose imbarazzanti su di me, di quando ero piccola o cose così."

Raffaele mi guarda poco convinto, si avvicina e mi tira una spallata. Mi ha fatto male, ma stringo i denti e non gli dico niente. Sempre così, anche da piccoli.

"Non è vero, me lo sento."

"No Raf, non è per quello. Ho paura anche di farmi vedere io fino in fondo a delle persone nuove... Ho paura di sbagliare tutto sin dall'inizio."

"Non è una persona nuova. A te piace lui e a lui piaci tu. Semplice."

Sbotto e scatto in piedi, rossa come un peperone.

"Ma chi te lo dice che ci piacciamo a vicenda?"

"Beh voi, i vostri sguardi, come vi cercate, come vi parlate... Un'insieme di cose che fanno pensare addirittura che voi state già insieme. E se ancora non siete fidanzati, dovreste farlo al più presto."

Mi massaggio la testa cercando di togliere dal cervello i film mentali che ho su Antonio alle sue parole, ma finisco solo per peggiorare il tutto.

"Altrimenti intervengo io, vedi che devi fare. E sai che sono capace di intervenire anche se tu non mi dai il permesso."

"No, no! Non fare nulla!"

Ecco, ci risiamo. Perché devo sempre scongiurare queste figuracce implorandolo?!

"Allora vedi che devi fare e adesso mettiti a dormire, che domani hai una giornata pesante!"

•••

"Adesso vieni con me nel retro che dobbiamo intervistare Grojean e Kvyat. Capito?"

"Copy." Risponde contento a modi comunicazione team radio.

"Non fare cose strane, ti scongiuro." Sospiro mentre mi stringo la coda e afferro gli ultimi attrezzi.

"Ok ok, non sono un bambino. Ho tre anni in più di te."

"Non sembra. Comunque adesso lasciami lavorare."

Cinque minuti di intervista per ciascun pilota e posso dire di ritenermi soddisfatta. Già sto viaggiando con la mente al GP di Spagna, nel box di Antonio... Quando mi giro per chiamare Raf e non trovo nessuno.

Mi si ferma il cuore. Perdo un battito.

"Cazzo cazzo cazzo..."

Per fortuna che qui i tre quarti delle persone presenti non capiscono il mio italiano. Esco di fretta, con l'attrezzatura che potrebbe cadere da un momento all'altro.

Soulmates || Antonio GiovinazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora