5 • Nulla •

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"Sei un caso umano da studiare, Cami. E non intendo in senso positivo."

"Fede, non sai quanto mi sento in colpa anche adesso. Non darmi addosso così, non puoi immaginare come sto psicologicamente in questo momento."

"So cosa si prova a rifiutare un pilota famoso di Formula Uno, infatti. Ma cosa c'era di sbagliato ad accettare il suo invito? Intanto vedevi come andava e ti regolavi di conseguenza."

Sospiro, poggiando la penna e cercando contemporaneamente di rileggere ciò che ho segnato sul block notes.

"Non ce la faccio, Fede. Tanto è tutto finito, non mi ha scritto più e non credo ci saranno altre occasioni per incontrarci di nuovo a tu per tu per chiarire cosa sia successo, quindi trai le conclusioni."

Sento Federica sospirare dall'altro capo del telefono e io guardo verso la porta del bagno per controllare che Loretta non stia uscendo.

"Cambiando discorso... In ogni caso hai detto che mi portavi con te in qualche box o eventi da vip per il compleanno. E sai che non riuscirei a aspettare fino a settembre quando ci sarà la gara a Monza."

Rido e osservo la mia referente che, uscita dalla toilette, si dirige verso il mio tavolo con le orecchie tese per cogliere i dettagli della mia conversazione.

"Tranquilla, mi sto già attivando per questo. Ti richiamo dopo le qualifiche di oggi pomeriggio, Fede. Adesso devo proprio andare."

"Va bene Cami, a dopo!"

Quando chiudo la telefonata, afferro le mie cose per seguire Loretta che è già sulla sua via verso l'uscita.

Guardo attentamente il teleschermo mentre sta finendo la Q1. Non so perché, ma in qualche modo sto osservando più e più volte le prestazioni di Antonio. Mi fisso sulla lista dei piloti già arrivati e di quelli che stanno concludendo l'ultimo lancio. Sospiro seccata quando vedo il nome del pilota italiano scendere tra i piloti eliminati, finché non si classifica come primo di quest'ultimo gruppo, dietro al suo compagno di squadra Kimi.

"Oh andiamo." sussurro sbuffando, mentre Loretta mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Perché così arrabbiata? Non è successo niente di eclatante. Ci sei rimasta tanto male che Giovinazzi non si sia qualificato per la Q2?"

Il suo tono di voce è quasi ironico, come se stesse cercando di prendermi in giro. Incrocio le braccia mantenendo lo sguardo sugli schermi.

"No." mento, cercando di mascherare il mio vero umore. "Però credevo andasse meglio, in Australia si era qualificato almeno quattordicesimo."

"Non credevo ti interessassero tanto le prestazioni di Giovinazzi." ridacchia scrivendo alcune cose sul suo taccuino.

"È un bravo pilota italiano, sta facendo del suo meglio in Alfa ed è comunque al suo primo vero anno di Formula Uno. Lo osservo per questi motivi e basta. Sono curiosa di vedere cosa riesce a fare durante questa stagione."

"Usa questa ispirazione per montare l'intervista che devi consegnare martedì al capo, sono sicura che sarà perfetta."

Torno a guardare le qualifiche dato che la Q2 è appena iniziata. Annuisco lievemente per rispondere all'affermazione di Loretta, mentre mi tornano in mente i fatti accaduti quel giorno ma in particolar modo l'espressione affranta di Antonio.

Vorrei davvero tornare indietro a quel momento per cambiare ciò che ho detto, il tono con cui ho pronunciato quelle parole e la reazione al suo invito.

Dopo essermi gustata la fantastica pole di Charles Leclerc e aver fatto le solite domande flash ad alcuni piloti, seguo Loretta verso i tornelli dato che ormai la pit lane è quasi vuota e sarebbe ora di andare a cena.

Soulmates || Antonio GiovinazziDonde viven las historias. Descúbrelo ahora