{CAPITOLO OTTO}

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Erano dieci minuti buoni che continuavo a preparare caffè su caffè ma soprattutto controllare quel dannato telefono che pace proprio non me me dava.

La gente sembrava aumentare sempre di più e gestire un luogo dove la maggior parte di essi sostava era davvero impossibile. Erano tutti, soprattutto, dei personaggi dello spettacolo in contatto con Yoongi e la sua agenzia, quindi avevano esigenze particolari e dovevo assolutamente in qualche modo accontemtarle. Dopotutto c'era anche la constante paura di ricevere una telefonata e non riuscire a far tutto in modo razionale, in tempo. Sembravo uno di quei vigili che dirigono il traffico in strada attraverso dei segnali fatti con le proprie braccia, destra e sinistra, poi ancora destra e sinistra.

Che strazio.

Continuavo a stare tra me e i miei complessi nel prepare diversi caffè a vari tavoli, quando d'improvviso, si avvicinò in giovane ragazzo al bancone. Sembrava anch'esso un idol, ma non lo conoscevo per niente
"Buonasera, potrei avere un caffe freddo perfavore?"  mi sorrise per poi appoggiarsi al bancone

Gli sorrisi cordialmente e annuii
"Certo, lo preferisce in tazza grande, con o senza ghiaccio? Con qualche decorazione al cioccolato o alla cannella?"

"Beh, mi fido di questo dolce barista difronte a me, quindi lascio fare semplicemente a lui."

Mi guardai intorno ridendo leggermente
"E chi sarebbe, mi scusi?"

Era davvero piacevole parlere con lui, sembrava fosse una persona del posto, un ragazzo semplice e non come molti altri che, a mio dispiacere, dovetti definire come 'mangiati dalla fama'. Più sembravano famosi e più avevano antipatia verso noi poveri, comuni, mortali.

Lui, invece, non lo era affatto.

"Tu, ovvio. Uh o forse dovrei dire hyung?"

"Mh, dipende da quanti anni ha lei"

"Ne ho ventidue, e tu?"

"Ops, allora devo darle io dello hyung" scossi la testa versando del ghiaccio nel bicchiere

"Mh, sei più piccolo? Questa cosa mi piace e comunque sii pure tranquillo di darmi questo tipo di formale. Sono ore che mi chiamano signore e mi sta venendo da piangere" fece uka smorfia scuotendo la testa

Alzai lo sguardo e scossi la testa ridendo leggermente nel mentre versando velocemente il caffè nel bicchiere decorandolo con della panna e uno sciroppo al cioccolato
"Mi dispiace aver riso, ma la tua faccia era davvero da oscar" scossi la testa porgendogli, infine, il bicchiere "ecco a te, hyung, il tuo caffè freddo"

"Sembra essere davvero buono, non vedo lora di assaggiarlo. Grazie..." allungò la frase come a sapere il mio nome che, ovviamente, non rifiutai a dargli.

"Uhm, Jimin, mi chiamo Jimin" sorrisi.

"Che bel nome" sorrise "Io sono Yuta" si avvicinò per poi prendermi la mano, facendo per stringerla leggermente "mi ricorderò di te" mi fece un occhiolino, si abbassò per fare un piccolo inchino e poi si diresse verso i suoi probabili colleghi, o amici.

Corrugai la fronte pensando a quello che era appena successo e scossi la testa. Era un bel ragazzo, carino, educato e divertente, ma non ebbi bene ancora in testa cosa intendesse con quell'ultima frase.
Tutto sommato, però, non era per niente male fare amicizia con idol.

Sospirai notando un leggero calo di ordini e, finalmente, potei appoggiarmi al bancone riposando quel che erano i miei poveri piedi. Quelle scarpe non erano state del tutto l'ideale da indossare, dovevo saperlo che stare in piedi tutto il tempo mi sarebbe costata cara, ma ormai era quasi finita, potevo farcela anche senza lamentarmi.

"Sir Dream"//Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora