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Il restante momento di quella serata passò davvero molto lentamente. Guardavo l'ora ogni secondo e ovviamente non si spostava di un millimetro, lasso di tempo che a me sembrava essere infinito in realtà si rivelavano pochi minuti.
Yoongi e i suoi amici non aiutavano per niente in questo, sembravano muoversi in uno slow-motion, sembravano intenzionati a restare lì in quel bar, mentre io non vedevo l'ora che scattasse la mezzanotte per scappare via, tornare a casa e dimenticare tutto resettando in un sogno profondo, proprio come una qualsiasi principessa in fuga dal suo amore proibito.

Mi girò in mente il ricordo di quella sera in cui io e Taehyung provammo quel rituale e si fece sentire in maniera così tanto forte da provocarmi scariche di paura. Non pensavo che una cosa così stupida potesse davvero avverarsi, ma alla fine l'avevo sempre sperato, soprattutto per il mio povero cuore da grande sognatore.

Ed invece a quanto pare il suo strano libro aveva ragione, apparte i sogni ovviamente. Mi aveva fatto incontrare e amare una persona dal nulla, una persona che rispecchiava la mia anima gemella, il tutto senza chiedere il permesso.
La cosa che, però, mi rese ancora più stranito era il fatto che Yoongi provasse glinsyessi sentimenti, provasse le stesse emozioni, i suoi occhi parlavano chiaro ma anche le parole della sua canzone non erano da meno. Quelle, infatti, erano le stesse contenuto nel famoso libro del rituale che Taehyung mi aveva proposto tempo addietro.

Quindi che Yoongi avesse provato lo stesso libro?

Scossi la testa pensando che non l'avrei mai del tutto saputo, non ero pronto a rivolgergli la parola ne a mantenere un confronto con lui. Dopo questa sera le nostre strade si sarebbero divise come normalmente accade a due persone dal destino differente, e solo nei sogni, forse, avremmo potuto rivederci.

"Jimin"

Alzai la testa, sentendo la sua voce richiamare il mio nome, infatti Yoongi era davanti al bancone.
Non mi resi per nulla conto che per tutto quel tempo ero rimasto fermo e immobile nei miei pensieri torturandomi il dito tra i denti, tanto da farlo sanguinare.

"Oh...oh hyung, dimmi" mi schiarii la voce avvicinandomi nascondendo le mani delle tasche del mio pantalone.

"Uhm, voglio solo darti questo, stiamo per andare via" annuí passandomi un foglietto bianco capovolto

Corrugai la fronte pensandolo totalmente bianco, quindi credendo fosse uno scherzo, ma solo poco dopo mi accorsi che c'era scritto qualcosa.
Annuii e lo presi senza ancora guardarlo inserendolo velocemente in tasca
"Grazie, lo aprirò più tardi" risposi annuendo

"È stato un piacere conoscerti" mi guardò curvando le labbra in un suo solito sorrisetto per poi voltarsi e raggiungere gli altri ragazzi.

Mi salutarono tutti con un cenno agitato di mano sorridendo come non mai, la quale io ricambiai divertito per poi accompagnarli con lo sguardo fino a quando non sparirono del tutto dalla porta entrando nella stessa grossa auto nera che li aveva precedentemente scortati.
Sospirai mettendo una mano in tasca, assicurandomi che il biglietto fosse ancora li, per poi appoggiarmi con i palmi al bancone e abbassare la testa.

Era mezzanotte in punto e tutti ormai erano via, alcuni dei miei colleghi anche, mentre altri avevano iniziato a mettere in ordine il tutto, quindi mi misi all'opera anche io.
Mi veniva davvero da piangere e stavolta era perché Yoongi mi aveva lasciato qualcosa e non pensavo potesse essere così vuoto il non vederlo più gironzolare nel locale, fare i suoi discorsi con il suo accetto così liquido e liscio, ma soprattutto vedere i suoi occhi puntati sulla mia figura.

Mi sentivo stupido.

Ma mi sentivo allo stesso tempo così bene che non mi resi conto nemmeno di aver dimenticato tutto quello che era successo prima, avevo dimenticato tutto quello che mi aveva fatto stare male, pensando solo a quel dolce calore che stesso lui mi donava ogni volta che la sua testasi girava verso di me.

"Jimin, stai bene?"

Alzai lo sguardo notando Taehyung, spettinato e stanco, davanti a me.

"Si, si sto bene" annuii continuando a pulire i miei accessori da barman

"Mh? Non ti credo così tanto sai?"

"Beh è cosi" annuii "credimi"

Tae scosse la testa venendo verso di me per poi mettermi una mano sulla spalla
"Ci sono se vuoi parlare mh?"

Lo guardai dritto negli occhi, forse anche sbagliando in questa scelta, perché vidi lo stesso ragazzo che tempo prima aveva deciso di fare quel gioco, lo stesso che non mi aveva mai lasciato solo, che mi aveva reso la vita migliore. Mi sentii di nuovo nei panni del me ragazzino di cui avevo sempre avuto paura e che volevo dimenticare ma a cui Taehyung regalava sempre momenti belli e felici.
Mi si riempirono gli occhi di lacrime appena capii che il mio comportamento era stato davvero infantile, che magari parlare sarebbe stato meglio, ma erano cose troppo grandi per me e che non ero abituato a fare.
Lo abbracciai stringendolo forte a me, mentre quelle stesse lacrime, prima in bilico, caddero sul mio viso.

Piangevo tanto, forse troppo, ma lo sfogare in quel modo mi rendeva più forte, rendendomi conto che da solo poco potevo risolvere.

"Mi d-dispiace, mi dispiace tanto. Scusami t-ti prego, s-scusami" singhiozzai mentre continuavo a stringerlo forte a me, per paura che forse sarebbe scappato via

Ma taehyung, era nella mia stessa situazione e potei constatarlo tramite il suo torace che si abbassava e alzava in modo irregolare.

"Jiminie...mi sei mancato così tanto" sussurrò tirando su con il naso stringendo fra le mani la mia camicia

"Anche tu, non immagini quanto" sospirai

"Ero disposto a fare di tutto pur di avere questo, pur di averti di nuovo qui tra le mie braccia"

Scossi la testa sorridendo mentre gli misi una mano fra i capelli
"Mi sentivo davvero perso" ammisi

Ed era la dannata verità. Senza Taehyung non sarei riuscito a stare tanto, non avrei sopportato altri giorni ancora, prima o poi avrei ceduto alle sue richieste ed è stato meglio prima, adesso, che in un futuro distante.

"Mi hai perdonato Jiminie?"

"Non avevi fatto niente di male, sono stato io a reagire in modo così strano, quasi come un bambino. Non sono stato abbastanza forte da poterti parlare e risolvere prima"

"Non importa niente Jiminie, ti chiedo scusa comunque per essermi comportato male verso di te, era l'ultima cosa che avevo intenzione di fare. Mi sta più che bene che tu adesso sia qui, con me, e se vuoi parlare perfavore fallo. Non tenerti niente dentro okay?"

Annuii sorridendo per poi sospirare senza mai staccarmi da Tae. Adesso avevo capito tutto.
Il "Sii forte" di Dream si riferiva proprio a questo.

E ancora una volta mi aveva salvato.

"Sir Dream"//Yoonmin (completata) Where stories live. Discover now