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"Jimin, mio Dio Jimin!" esclamò le stessa voce che avevo iniziato a sentire alla fine di quello strano avvenimento.

Aprii gli occhi di scatto alzandomi con il busto velocemente prima di tirare un grosso sospiro aiutando il mio respiro a regolazzarsi e il mio cuore a stabilirsi.

"E che cazzo Jimin!" esclamò "mi hai spaventato!"

Mi voltai e vidi Hoseok, accanto a me con una mano sul petto e che cercava di calmarsi anche lui, dopo ovviamente lo spavento per il mio risveglio improvviso.

Scossi la testa per più fermarmi e riflettere su quel che avevo appena visto. Hoseok era davanti a me, ed io ero in un'altro posto.
Questo non poteva essere vero, non c'era una spiegazione, non aveva senso.
Iniziai a darmi dei pizzichi sul viso, sulle braccia, sulle gambe, ossessivamente e sfortunatamente facevano tutti dannatamente male.

"Hey! La smetti! Che stai facendo?" sussurrò ancora con tono, stavolta, arrabbiato, tenendomi giù le mani con le sue

"Che, che ci fai tu q-?" cercai di parlare guardandomi intorno ma Hoseok mise una mano sulla mia bocca mettendosi l'indice sulle labbra in segno di silenzio, dopodiché con le mani mi indicò di abbassare il volume della voce.

"Ci sono Jungkook e Taehyung che dormono, idiota" scosse la testa sussurrando

Corrugai la fronte e scossi la testa guardandomi intorno. Quella non era la mia stanza, non era la mia adorata, luminosa e chiara stanza che mi aveva accompagnato fino a quel momento e in cui poco tempo prima c'era Yoongi, in cui poco tempo prima profumata di lui. No, quella era un'altra camera più scura, nonostante le finestre aperte situate nello stesso lato dove c'era il mio letto, dal lato sinistro c'era l'angolo di Hoseok mentre difronte a noi, nei rispettivi posti, riposavano Jungkook e Taehyung.

Scossi la testa negando a me stesso l'evidenza di quella realtà che mi aveva mangiato così tanto e così nel profondo da non farmi rendere conto nemmeno che tutto, forse, era stato un sogno, frutto della mia immaginazione troppo fervida. E quei pizzichi che facevano male potevano aumentarsi al dolore interno che in quel momento provavo.

"Jiminie mi ascolti? Heylà! Terra chiama Chim!" sbuffò Hoseok agitando la mano davanti alla mia faccia

Feci un piccolo scatto prima di scuotere la testa e sorridere leggermente, cercando di non piangere almeno per quel momento, guardando lo hyung davanti a me
"Scusami, tutto bene" sussurrai

In quel momento sembrava anche strano parlante con Hoseok, un ragazzo che ormai conoscevo da otto anni, il miglior portatore di gioia e pace che potesse esistere. Lo conoscevo come le mie tasche, anche se ricordavo poco o niente della realtà vera e propria, e me ne vergognavo, di tutto, soprattutto di toccarlo anche più del dovuto.

"Hai sudato molto, ti stavi agitando e stavi blaterando cose senza senso, mi spieghi cos'è successo?"

"Blateravo? Cosa?" corrugai la fronte

"Non lo so erano dei lamenti misti a qualcosa che sembrava un orgasmo, dimmi tu, spiegami" scosse la testa incrociando le braccia al petto

"Oh? Davvero?" sbattei le palpebre arrossendo

"Oh si che è così Jiminie, mi hai fatto spaventare molto. Non solo sei andato a dormire prestissimo, ma hai dormito tanto e adessoti stavi lamentando. Stavo per chiamare qualche specialista e i ragazzi non erano da meno" sbuffò "adesso arrosisci, ti senti male? Hai la febbre?" chiese mettendo una mano sulla mia fronte "mh, no, sembra esserci nulla" sussurrò

"Infatti è cosi hyung, stai tranquillo adesso, te la meriti, mi dispiace per tutto questo" sospirai scuotendo la testa "magari l'unica cosa che devo fare e bere un pò" annuii per poi alzarmi dal letto provando a poggiare i piedi atterra, ma venni colpito subito da un vero e proprio mancamento, un giramento di testa, che mi fece letteralmente cadere di nuovo sul letto.

Quel gesto mi sembrava come se il fato, il mondo, mi stessero riposizionando nella realtà giusta, nella parte esatta della medaglia.

"Hey, hai bisogno di una mano?" si avvicinò piano verso di me prendendomi per il braccio facendo pressione per alzarmi

Scossi la testa sorridendo mettendo la mano sulla sua
"Tranquillo" sussurrai per poi camminare lentamente verso la porta e uscire subito dopo chiudendomela dietro le spalle.

Mi appoggiai al muro di fianco ad essa e alzai lo sguardo verso il soffitto del lungo corridoio dove mi trovavo. Non ricordavo nulla, avevo un vuoto di memoria spaventoso e lo era davvero se, pensandoci, non mi ricordavo nemmeno dove avevo vissuto da molti anni a quella parte. Guardavo, però fisso, ciò che avevo dal mio lato destro e mi resi conto che avevo ben quattro porte diverse e quindi probabilmente le stanze degli altri ragazzi, visto che a sinistra si intravedeva la cucina e il salotto situati in un'altro ambiente.

La stanza difronte alla mia aveva una lavagnetta attaccata da qualche pump di colla a caldo sulla porta, sú scritto c'erano delle iniziali, "Namjoon e Jin", tutta decorata da fiori e cuoricini ma che alla fine servivano solo a coprire le numerose crepe di quel povero oggetto. Chissà chi l'aveva fatta cadere così tante volte.

La seconda, invece, di fianco alla mia indicava con un cartello fatto a mano la scritta "Jungkook e Taehyung" e probabilmente era davvero la loro stanza visto le condizioni della porta, malandata e mancate di pezzi o colore in alcuni punti, quindi non osavo immaginare l'interno com'era. Mi chiedevo solo il perché erano lì nella mia, a quanto pare, stanza e fu una domanda a cui non potevo dare risposta adesso, non me lo ricordavo.

Mi avvicinai, infine, all'ultima e notai bene che era infondo al corridoio, isolata da tutti e con la particolarità di una porta 'colorata' di nero rispetto al solito legno scuro delle altre. Sulla porta c'erano attaccati dei cartelli con su scritto che era vietato evitare e mi fermai a fissarla per un pò, sorridendo appena la collegai a Yoongi.

Solo lui poteva permettersi queste particolari accorgimenti per evitare di far entrare qualcuno nella sua stanza sempre piena, in realtà, della sua musica.

Sospirai leggermente per poi tornare indietro e passare davanti a tutte le altre camere prima di raggiungere quel salotto che, da prima avevo già visto, che ma che adesso sembrava davvero grande come lo aspettavo. Eravamo in sette e quindi era anche giusto poter avere uno spazio più grande dove tutti potevano stare se ne avevano bisogno. C'erano questi due divani enormi attaccati tra di loro, come a formare una L e dove all'interno c'era la tv, visibile ds ogni angolazione, piena di fili e console legate ai suoi circuiti.

Dietro, invece, c'era la cucina e il tavolo da pranzo. Tutto era abbastanza grande e arioso, soprattutto di giorno, ma alla fine non mi lamentavo di quello spazio, sembrava accogliente e familiare.

Annuii andando, quindi, a prendere un bicchiere con dell'acqua sperando di riprendermi appena possibile.

Lo presi e iniziai a fare dei piccoli sorsi pensando a tutto quello che era successo nel sogno, visto che era l'unica cosa che ricordavo fino a quel momento.
Perché, mi chiedevo, dovevo farmi del male a contatto con quei particolari, perché dovevo soffrire ogni volta sperando sempre di svegliarmi nella realtà, di essere reale. Mi toccavo, mi guardavo, cercando di capire se anche io ero realmente io, se anche il mio viso e la mia voce erano gli stessi.

Mi appoggiai con le braccia sul marmo del tavolo in cucina e abbassai la testa chiudendo gli occhi. Mi sentivo impaurito, indifeso, triste; sentivo di aver paura di dormire, di stare da solo, speravo che Hoseok avrebbe dormito con me, m'avrebbe fatto compagnia. Quella notte non portava e niente di buono e mentre ci pensavo continuavo a stringere fra le mani il bicchiere aspettando che, quelle lacrime minacciose di uscire, finalmente caddero dai miei occhi, più silenziose che mai.

Scossi la testa pensando che prima o poi avrei dovuto smetterla di essere così fragile, così sognatore. Poggiare i piedi atterra e affrontare le realtà, ma da solo non sarei andato molto lontano.
Pwr6 adesso, però, avrei pensato solo a smetterla e calmarmi.

"Hey, perché stai piangendo adesso?"

Mi sentii una mano sulla spalla improvvisa che mi fece sobbalzare subito, e una voce che mi rimase altrettanto spiazzato.












Angolo autrice
Ragazzi scusate, solo qui dopo la seconda volta che rileggo la storia aggiustando alcune parti troppo trasandate per via della velocità ed errori di battitura.
Semplicemente sono rimasta shoccata dal mio stesso capitolo, non mi aspettavo un colpidi scena così, sono stupida lo so, ma non ricordavo una cosa simile. Lol.
Beh nulla, solo questo. Alla prossima amic*💜

"Sir Dream"//Yoonmin (completata) Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum