{CAPITOLO DIECI}

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Yoongi p.o.v

Aprii, con un pugno, la porta del bagno non curandomi del fatto che sarebbe sbattuta o si sarebbe rotta. In quel momento avevo altro per la testa e di certo non mi sarei distratto così facilmente. Iniziai a camminare insistentemente avanti e indietro per quel piccolo spazio che mi ritrovavo, cercando di fare ordine nella mente.

Jimin, quel Jimin, quella presenza invisibile fatta di nuvole che era sempre presente nei miei sogni, quella voce così delicata, quelle dolci e piccole mani; adesso a tutto questo potevo dare un volto, potevo smetterla di rimuginarci su.

Lo avevo trovato.

Sbuffai portandomi le mani sul viso prima di tirare un pugno al muro, tralasciando il dolore, abbassando la testa verso il pavimento lucido e pulito.
Chiusi gli occhi e li strinsi scuotendo la testa: tutto questo era così frustante per me.

"Yoongi, la smetti di farti male?" mi guardò Hoseok corrugando la fronte

Mi voltai di scatto
"Perché mi hai seguito?" quasi ringhiai

"Potevo davvero lasciarti da solo secondo te? Che hai, me lo dici perfavore?"

"No" mi girai di spalle mordendomi le labbra

"Lo sappiamo tutti Yoongi, parla" si avvicinò lentamente

"Hoseok, non è il momento"

"Non è mai il momento per te, parla avanti!"

"Cazzo!" mi voltai di scatto afferrandolo per la maglia in due pugni "è lui!" sbottai urlando

Hoseok sgranò gli occhi sobbalzando
"N-ne sei certo?"

"Che cazzo ne so! Me lo...sento" sospirai per poi lasciarlo andare delicatamente

Avevo, si, avuto una reazione esagerata, ma i miei nervi erano alle stelle, cosa potevo farci?

"Yoongi non puoi dare queste decisioni affrettate, tu-"

"Hoseok" lo interruppi "io sono sicuro che quella voce, quell'ombra, tutto ciò che ho visto appartiene a lui. Io credo di averlo trovato..." mi appoggiai al muro scivolando atterra "ci sono troppe cose che me lo ricordano"

Non ne ero sicuro, vero, ma il mio sesto senso non si sbagliava mai.
In quei sogni c'era sempre un'atmosfera tranquilla e leggera, un rifugio che sapeva di dolce, quell'ombra che mi donava sicurezza con il suo tocco vellutato e poi...la sua voce era così angelica.
Mi piaceva così tanto ascoltarlo mentre mi sussurrava, mi chiamava, mi parlava dicendomi cosa era giusto o sbagliato fare, quando mi aiutava a non affogare del tutto. Come potevo non riconoscerlo?

Mi portai le mani in faccia e sospirai
"Come faccio a capirlo?"

Hoseok si avvicinò a me abbracciandomi, sapendo che era la cosa giusta da fare.
Lui, insieme agli altri, erano gli unici a sapere di questo piccolo segreto e ce ne voluto per non farmi rinchiudere in un manicomio, ma alla fine mi hanno compreso e creduto. Non so nemmeno come, ma lo hanno fatto e forse era solo per non farmi sentire un coglione ma ne avevo bisogno, pensare che loro erano lì per me, che mi avrebbero aiutato, ers fondamentale per me.

Lui, Hoseok, non ha mai davvero dubitato di me, lo conoscevo da anni ed era il mio migliore amico. Qualsiasi cosa facessi per lui andava bene ma se c'era qualcosa che in futuro mi avrebbe portato ad incontrare qualche ostacolo era pronto a farmelo notare e a darmi i giusti consigli che potessero servirmi per evitarlo.
Non nascondo di aver avuto una piccola cotta per lui e siamo stati anche assieme, ma poi si è rivelato tutto solo un fallimento, visto che la situazione non poteva andare avanti, era strano, e quindi di comune accordo rimanemmo amici.
Gli stessi amici che capiscono qual'è il momento giusto per qualsiasi cosa.

"Sir Dream"//Yoonmin (completata) حيث تعيش القصص. اكتشف الآن