«Est-ce que tu peux faire silence?»

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Astrid's Pov
📍Martedì 19 Marzo 2019,Aeroporto Internazionale di Napoli

Quando scendo dall'aereo sento il mio amato Sole mediterraneo bruciarmi la pelle.
Non sono stata lontana per molto tempo,ma si sa,un napoletano non vede l'ora di partire per fare nuove scoperte,ma quando arriva fuori dalla sua amata città,non vede l'ora di ritornare.
Prendo un taxi che mi porta in Via Duomo,vicino al centro di Napoli.
Abito lì vicino,quindi vado a casa e lascio la valigia,per poi uscire di nuovo.
Mia madre lavora quindi adesso non è in casa,ma le ho promesso che avremmo cenato insieme.Purtroppo lavora dalla mattina fino alla sera e non ha il tempo di tornare a casa per pranzo.
Ho deciso di fare una passeggiata,Napoli mi è mancata e quindi ho deciso di chiamare una mia amica e di proporle un caffè.
Da quando avevo 15 anni non frequentai più una scuola pubblica,solo scuole online a causa dei Gran Premi.Mia madre all'inizio non era molto d'accordo,ma poi ha capito che girare il mondo per seguire mio padre in uno degli sport più pericolosi del mondo,era quello che davvero volevo fare,e soprattutto aveva capito che nessuno mi avrebbe fermato.
Sono sempre stata una ragazza semplice e timida,ma se voglio qualcosa faccio di tutto pur di ottenerlo.
La mia amica napoletana di chiama Michelle.
E la vedo in lontananza,già seduta al tavolino del nostro solito bar,con la sua chioma scurissima che svolazza grazie al leggero venticello che oggi è presente.
-"Ehi Mi" gli dico avvicinandomi al tavolino.
Lei mi fa un sorriso,si alza e mi bacia le guance,dopo di che ci sediamo e ordiamo il caffè.
-"Mi sei mancata" mi dice poi.
-"Anche tu" le dico io sorridendo.
-"Magari qualche giorno potresti venire ad un Gran Premio con me" le propongo poi.
-"Non sarebbe una cattiva idea,ma purtroppo io non frequento una scuola online" dice ridendo.
-"Troveremo un modo per organizzarci,non preoccuparti" le dico facendole l'occhiolino e ridendo.
Dopo aver chiacchierato un po',decidiamo di fare una passeggiata e di fare un po' di shopping.
Non compro moltissime cose di solito,ma stavolta ne avevo bisogno.

Alla fine decidiamo di andare in un ristorante a mangiare qualcosa per pranzo,visto che anche i suoi genitori lavorano.
Stiamo in giro fino alle 16 circa,perché poi abbiamo raggiunto il lungomare e abbiamo fatto qualche foto e una passeggiata.

Dopodiché torno a casa,e dormo un po'.
Alla fine l'effetto disastroso del jet-lag ha colpito anche me.

Dormo fino alle 18:00 circa.
Avrei continuato a dormire,ma la suoneria del mio computer me lo impedisce.
Lo prendo e mi siedo sul letto.
È Grace che vuole fare una videochiamata.
Rispondo sbuffando un po'.

-"Che cosa vuoi G?" Le chiedo facendo la finta scocciata.
-"Scommetto che stavi dormendo" mi dice trattenendo una risata.
-"Si stavo dormendo, e tu mi hai svegliato,non c'è bisogno di ricordarmi che a te il jet-lag non fa nulla." Le dico continua la mia messinscena.
-"Ohoh scusa principessa" dice continuando a ridere.
Ha capito che sto recitando.
Mi conosce troppo bene.
Scoppio a ridere e mi siedo meglio sul letto, cambiando argomento.
-"Sei arrivata a Londra?" Le chiedo.
-"Si,e indovina..." mi chiede incoraggiandomi a parlare.
-"Piove" dico ridendo.
-"Esatto.Mia madre mi ha detto che per tutti i giorni che non ci sono stata,al posto mio c'è incredibilmente stato il sole! Capisci? Il sole a Londra!"
-"Wow,impensabile" dico cominciando ad aprire una barretta al cioccolato e cereali che avevo poggiato sul comodino prima del pisolino.
-"Tu invece? Cosa si dice in quel di Napoli?"
-"Tutto regolare" dico alzando le spalle.
-"Aspetta,c'è Pierre che mi ha chiesto di entrare in videochiamata con noi" mi dice poi.
Invita anche lui in videochiamata e vediamo Pierre,che però non è da solo.
Infatti insieme a lui c'è Charles.
Non so perché ma arrossisco subito.
-"Bonjour belle ragazze" dice Pierre urlando.
-"Gasly,ma cosa cazzo ti urli...Guarda che mi sono appena svegliata" gli dico rimproverandolo in modo ironico.
-"Ouch,je suis désolée princesse Astrid" (Oh,sono desolato principessa Astrid) dice ridendo.
-"Est-ce que tu peux faire silence?" Gli chiedo anche io in francese.
-"Parli francese?" Chiede Charles stupito.
-"Sono francese per metà, mio padre è francese anche se suo padre era americano".
-"wow" dice lui semplicemente.
-"La mia amica è poliglotta" dice Grace ridendo.
-"Sta zitta G" dico ammonendola.
-"Perché siete insieme voi due?" Chiede poi Grace ai due ragazzi.
-"Abbiamo una partita a tennis da giocare domani" ci informa Pierre.
-"Quindi sei a Montecarlo?" Chiedo a Pierre.
-"Oui mademoiselle" risponde lui sorridendo.
-"Ma tu non vivi a Milano?" Chiede Grace confusa.
-"Si ma ero qui perché ho delle interviste da fare e ne ho approfittato.Adesso è finito l'interrogatorio?"
-"Per te ma non per il tuo amico" inizia Grace "allora principino monegasco? Cosa c'è,il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiede poi a Charles.
-"No,stavo semplicemente ascoltando Miss Brown" dice facendo l'occhiolino a Grace.
-"Stavi ascoltando o stavi osservando la bellezza della mia amica?" Dice Grace con un sorriso malizioso e provocatorio stampato in faccia.
-"Anche,non negherò il fatto che sia bella davanti a te,non me ne vergogno,e poi la vedi anche tu no?" Inizia Charles.
-"Woo,il piccolo principe ha tirato fuori gli artigli.Così si fa.Vedi che essere il mio migliore amico porta a qualcosa di buono ogni tanto" dice Grace ridendo.
-"Ci tengo a sottolineare la parola: OGNI TANTO" dico io.
-"Sta zitta Miss Italia" mi dice lei e io rido.

-"Posso tornare a dormire adesso? Non mi reggo più in piedi e ho promesso a mia madre che avremmo cenato insieme". Dico a tutti.
-"Se avessi omesso l'ultima parte probabilmente non ti avrei lasciato andare via così facilmente,ma se devi cenare con tua madre vai tranquilla,siamo state già insieme questi giorni, è giusto che tu debba passare un po' di tempo anche con lei" mi dice Grace sorridendomi e io sorrido a sua volta.

Saluto tutti e chiudo il computer,ma ormai non riesco più a dormire.
Decido così di iniziare ad apparecchiare la tavola.
Dopo poco sento il mio telefono vibrare.

1 notifica da Mamma❤️

Le apro subito.

« Compro due pizze da asporto e le mangiamo a casa?❤️ »

Sorrido a questo messaggio.Nonostante avesse lavorato duramente per tutto il giorno,aveva pensato anche a me.Mi pensava sempre ed era sempre a disposizione ogni volta che avevo bisogno di lei.

Le rispondo.
« si,grazie mamma❤️ »

Non era quel ringraziamento superficiale che almeno una volta nella vita tutti abbiamo fatto ai nostri genitori.Era un « grazie » che mi veniva dal cuore.
Ero veramente fortunata.Poco dopo il mio telefono vibra di nuovo.
Stavolta è mio padre.

« comme été ton journée ma petite? ❤️ »
(Com'è stata la tua giornata piccola?)

Mi trattava ancora come una bambina,ma ero fortunata ad avere anche lui nella mia vita.
Non potevo lamentarmi di niente.
Nonostante il loro divorzio hanno sempre fatto di tutto per farmi stare bene e non farmi mancare nulla. Hanno saputo gestire la situazione da grandi.

Rispondo al messaggio.

« C'était beau papa,magnifique ❤️»
(È stata bella papà,magnifica)

Nel frattempo senso la chiave girare nella toppa della porta,segno che mia madre è tornata a casa.
-"Astrid,hai già apparecchiato" dice sorpresa (di solito non lo faccio mai,ops)
-"Sono stata brava oggi eh?" Le chiedo ridendo mentre lei poggia le pizze sul tavolo e si toglie la giacca.
-"Bravissima" dice abbracciandomi.
Ci laviamo le mani e mangiamo,parlando e divertendoci insieme.
La tratto nello stesso modo in cui tratto Grace o Michelle,la tratto veramente come una migliore amica, e lei sa tutto di me.

Decidiamo,dopo la pizza,di preparare i popcorn e guardare un film,ma come al solito,a metà,ci addormentiamo sul divano.

In The Name Of Love - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora