«non mi conosci affatto»

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🗓 Martedì 3 Settembre 2019
📍-Linea Ferroviaria Napoli - Milano
-Stazione ferroviaria di Bologna.

Astrid's Pov
Ed eccomi di nuovo qui.
Ad ascoltare le parole di uno con cui fino a qualche mese fa non avevo nemmeno mai parlato.
Maledetto monegasco, me la pagherai cara per avermi fatto perdere completamente la ragione.
Intanto lo speaker nel treno annuncia l'arrivo alla stazione di Bologna entro 5 minuti.
Inizio a prepararmi psicologicamente a ciò che dovrò affrontare, cioè a passare quattro giorni dove sicuramente dovrò stare con Charles per molto tempo.
Perché quattro giorni? Perché Caterina Masetti Zannini, la fidanzata di Pierre e nonché mia seconda migliore amica (dopo Grace ovviamente), mi ha invitato a passare tre giorni da lei. Ecco perché Charles mi ha chiesto di incontrarci proprio qui: proprio per anticipare il mio viaggio di un giorno (e poi anche perché Bologna è relativamente vicina a Maranello). La cosa bella di tutto questo catastrofico film al contrario basato sulla mia vita, è che Caterina non sa che io sono arrivata qui un giorno prima, quindi dormirò in albergo.
Insieme a Charles.
Un'altra volta.
Spero soltanto che quell'idiota abbia prenotato due stanze separate: vorrei evitare di avere problemi, sia con la mia coscienza che è ormai più confusa di un neopatentato nella nebbia sull'Autostrada del Sole, sia con la splendida, meravigliosa, unica ed inimitabile Giada Gianni.
Intorno alle 19:00 il treno arriva finalmente alla stazione di Bologna, e appena scendo mi metto subito alla ricerca di un taxi.
Non vedendone in giro, provo a chiedere a qualche passante e vengo informata del fatto che fino a domani ci sarà uno sciopero dei taxi.
Dannazione. Lo sapevo che dovevo restare a casa.
Unica opzione rimasta: chiamare Charles

«Principessa, è giunta a destinazione?" sento la sua voce raggiungere il mio orecchio attraverso il dispositivo elettronico.
«Leclerc fammi il piacere, fai poco lo spiritoso. Qui a Bologna c'è sciopero dei taxi, verresti a prendermi?» vado dritta al punto.
«Oh andiamo, non potevi informarti prima?" dice lui scocciato.
«Tu non hai fatto nulla oggi, io ho preso un treno solo per venire qui dopo che me l'hai detto tu. Sei un idiota» sputo io irritata.
«Beh, se la presenza di questo idiota ti avesse davvero dato fastidio non avresti accettato di venire o sbaglio?!" ribatte lui, ma stavolta la sua voce non mi giunge dal dispositivo elettronico. Ma proviene da dietro di me.
Mi giro di scatto e vedo Charles con un sorriso da prendere a sberle.
-"Ma sei idiota?!" dico io dandogli un leggero schiaffo sul braccio
-"Credevi davvero che ti avrei lasciato prendere un taxi?" chiede lui sorridendo maliziosamente.
-"Levati dalla faccia quel sorriso prima che ti prenda a schiaffi" lo ammonisco
-"Oh oh allora mi sposto subito" dice scansandosi in modo teatrale che mi fa ridere.
Lui se ne accorge e sorride alla mia risata.
Poi si avvicina a prendere la mia valigia.
-"Charles, cosa stai facendo?" dico afferrandogli un braccio.
-"Zitta" mi ammonisce lui stavolta, continuando a maneggiare la mia valigia.
Sbuffo frustrata, rendendomi poi conto di una cosa.
-"Aspetta aspetta aspetta, tu hai detto di stare zitta a me?" gli chiedo seguendolo con passi lunghi visto che cammina molto velocemente.
-"Già" dice lui facendomi una smorfia.
-"Male male Leclerc, molto male...Me la pagherai" lo informo io.
-"Allora inizio a tremare" dice ridendo.

Caro Charles,
potrai anche essere al centro dei miei pensieri 24 ore su 24, ma ancora non mi conosci affatto.
Se è vendetta che voglio, vendetta otterrò.
Ma con quello che mi hai combinato, dubito in un risultato vincente da parte mia.

In The Name Of Love - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora