«Caos Q3, incertezze e finte rassegnazioni»

3.5K 79 4
                                    

🗓 Sabato 7 Settembre 2019
📍Autodromo Nazionale di Monza, Italia

Astrid's Pov
Sono seduta ad un tavolino del Motorhome Ferrari a studiare qualche appunto che mi è stato gentilmente mandato da una mia compagna di corso.
Anche se sto pensando a tutto tranne che all'università in questo momento.
Le qualifiche si sono appena concluse, e tralasciando il "caos Q3" (terza parte della qualifica in cui non si è capito letteralmente nulla), l'unico che ne è uscito veramente soddisfatto è stato Charles, che è riuscito ad accalappiarsi la Pole Position.
Seb ha avuto un po' di problemi con i commissari, ma alla fine nulla di che: infatti, non ha ricevuto alcuna sanzione.
Spero che la gara per lui domani vada bene.

- -

Sono le otto di sera e io sono appena arrivata nell'albergo dove alloggio, non poco distante dal circuito.
Entro subito in camera ed essendo esausta mi butto  sul letto, con l'intenzione di non alzarmi fino a domani mattina.
Ma ovviamente, deve esserci qualcuno a rovinarmi i piani no?
Ed effettivamente, la persona che circa due minuti dopo il mio tuffo sul materasso ha iniziato a bussare insistentemente alla porta e la stessa persona che avevo deciso di ignorare "tanto prima o poi se ne andrà" non ha voglia di mollare l'osso, e sono costretta ad alzarmi.
«Grace, giuro che se sei tu ti ammazzo okay?!» urlo minacciosa mentre mi reco svogliata alla porta della mia stanza.
Apro ed effettivamente il soggetto che i miei occhi sono obbligati ad incrociare non è molto diverso da quello che avevo immaginato. Anzi, è lo stesso.
«Ma come siamo diventate perspicaci amica, ormai indovini anche chi c'è dietro la porta» Grace entra in camera mia come se fosse a casa sua, facendomi da parte con i cartoni delle pizze che ha in mano.
«Che cosa vuoi?» le chiedo con un'irritazione ironica che la mia migliore amica asfalta subito.
«Ma smettila che se non fossi venuta io saresti morta di fame».
«Come se non fossi capace di andare a cenare giù come tutti i clienti dell'albergo» le rispondo sfidandola.
«Ma cosa ti è successo? A Napoli hanno appena emanato un regolamento dove non si accettano più gli ospiti?» mi chiede lei sarcastica.
«Può darsi. Oppure questa città mi sta facendo impazzire.» dico sdraiandomi sul letto stendendo le braccia sopra la mia testa.
«Sicura che sia questa città? No perché secondo me a farti perdere la testa ci sta pensando un ragazzo, che però è di Monaco non di Monza» dice lei guardandomi con un malizioso sguardo di sfida.
«Lascia Charles fuori da questa storia, lui non c'entra niente» dico alzandomi e incrociando le gambe, mentre lei,impegnata a sistemare sul mio letto pizze e tovaglioli, si lascia scappare una risata.

«Come ti senti quando stai con lui?» mi chiede a un tratto Grace dopo che abbiamo finito di mangiare e stiamo sdraiate sul mio letto con i cellulari.
Distolgo lo sguardo dal display del mio iPhone e guardo il soffitto.
«Con lui mi sento...Bene. Hai presente quando hai così tanto amore nel corpo che senti che potresti scoppiare da un momento all'altro? Ecco, così mi sento. Ed è un sentimento stupido. Anzi, devo stare attenta. Perché potrebbe andarsene con la stessa frenesia con cui è arrivato.» dico sospirando.
«Io invece con Lewis non so come mi sento. Non parliamo e non lo vedo da ieri, il che è una cosa normalissima, ma con lui mi sento mancare di argomenti. Però con lui mi sento a mio agio. Sa tutto di me senza che io gli abbia mai detto niente. Però sai, tutti i giornali non fanno che aumentare in me la stessa idea che tutti si fanno di lui: una persona snob e montata che pensa solo a se stessa. »
«Si ma tu lo sai  che Lewis non è così. O almeno, non totalmente.» le dico facendole scappare una risata che mi coinvolge subito.
«Forse dovrei lasciar perdere» dice lei rassegnata.
«Ho detto la stessa cosa a me stessa nei confronti di Charles un sacco di volte...Peccato che ci ero già dentro con tutte le scarpe!» dico sospirando e chiudendo gli occhi per rilassarmi per un tempo indefinito , e che senza che lo volessi o che lo sapessi, non si sarebbero aperti più fino al mattino successivo.

Spazio autrice:
Ciao a tutti!
È un capitolo orribile, lo so, ma è solo un capitolo di passaggio.
Spero di riuscire a farmi perdonare con i prossimi.💓💓

In The Name Of Love - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora