«Verstappen? Davvero Astrid?»

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Astrid's Pov
Le qualifiche si sono appena concluse.
Bottas ha conquistato la Pole, davanti a Lewis e a Max.
Male le Ferrari, settimo Charles e undicesimo Seb.
Decido di tornare in hotel e di non aspettare nessuno dei piloti, troppo impegnati nelle interviste.

Appena arrivo in stanza mi butto sul letto, esausta.
Per tutta la giornata non avevo fatto altro che pensare a Charles e a quei suoi fottutissimi occhi del cazzo che sono ormai come una droga per me.

Chiamo Michelle, che non sento da un po' di tempo, e facciamo FaceTime per qualche ora.
Con lei, è sempre così.

Intorno alle 21:00 decido di scendere giù in hotel a mangiare qualcosa.

Mi siedo ad un tavolo da sola, ma Max è stato carino, poiché nonostante dovesse cenare con il Team ha trovato un secondo per venire a salutarmi.

Dopo aver finito di mangiare decido di tornare subito in camera e di andare a dormire.
Arrivo davanti all'ascensore e trovo le porte aperte, ma con dentro l'ultima persona che avrei voluto vedere per finire la giornata, ma anche l'unica che avrei voluto nella mia vita.
Peccato solo che tutto finisce.
Charles è proprio davanti a me, con il volto coperto dalla mascherina e una maglietta Ferrari a fasciargli il busto.

Non posso far finta di nulla e andare via.

Entro nell'ascensore ignorando il fatto che il suo sguardo mi sta bruciando la pelle.

Schiaccio il numero del mio piano, che dovrebbe essere anche il suo, e rimango in silenzio.

Ma lui decide di romperlo, il mio silenzio.

«Verstappen? Davvero Astrid?» sputa lui freddo.
«La Sinè? Davvero Charles?» dico io usando la sua stessa espressione, voltandomi verso di lui.
«Lascia Charlotte fuori da questa storia, lei non c'entra niente.» dice lui.
«Allora lascia anche Max fuori da questa storia. Nemmeno lui ha a che fare con tutto questo. Questa storia riguarda solo me e te e dovremmo risolverla io e te» ribatto io.
«Peccato che qualcuno invece di risolverla ha deciso di scappare a casa di Daniel e non farsi vedere più, per poi evitarmi come la peste ogni volta che mi vede, la stessa persona che cerca di farmi un predica in questo momento.» dice lui leggermente alterato.
Non l'avevo mai visto così.
Sto per ribattere, ma un botto enorme non me lo permette.
Cerco di mantenermi al maniglione vicino allo specchio per non cadere.
L'ascensore si è bloccato.
Di nuovo.
Ma questa volta, ero davvero in un bel casino.
Perché bloccato nell'ascensore insieme a me, stavolta, non c'è Max.

C'è proprio Charles Leclerc.

In The Name Of Love - Charles LeclercDonde viven las historias. Descúbrelo ahora