Capitolo 8

1K 58 5
                                    

Harry mi aprì la porta sorridendo e notai che anche lui era in pigiama. Il suo era blu e bianco con la mia stessa fantasia.

"Finalmente angelo, ci hai messo una vita" disse.

Mi morsi il labbro inferiore ed abbassai lo sguardo sui miei piedi, ero ancora imbarazzato dal fatto che mi avesse visto nudo praticamente, anche se ero abbastanza coperto dalla schiuma.
Harry mi prese delicatamente una mano e mi guidò di nuovo verso quella che era diventata la mia camera. Chiuse a chiave la porta e mi andai a sedere sul letto, non sapendo cosa fare.

"Quindi Louis.." iniziò a parlare Harry, girandosi verso di me.
Ma fu interrotto dalla suoneria del suo cellulare. Lo cacciò dalla tasca del pigiama e fece una smorfia con la bocca quando lesse il nome di colui che lo stava chiamando sul display. Poi mi lanciò uno sguardo e rispose.

HARRY

"Pronto?".

"Ma che onore...Harry Styles! Non rispondi più alle mie chiamate? Ieri non so quante te ne ho fatte. Sai che così ferisci i miei sentimenti" ridacchiò il mio amico Stan, prendendomi in giro.
Stan ed io non ci conosciamo da molto, ma eravamo insieme la sera in cui ho rapito Louis, aveva notato anche lui il ragazzino, ed inizialmente tra una birra e l'altra decidemmo di rapirlo insieme per divertirci con lui.
Ma non ho resistito e Stan non sa nulla di tutto questo, e non voglio che lo venga a sapere perché non condividerò Louis con nessuno, tanto meno che con quel viscido di Stan

"Già, sai che a casa mia non c'è sempre campo"mi giustificai.

Lanciai un occhiata a Louis che mi guardava curioso e gli feci segno di stare zitto.

"Comunque, hai visto più quel tipo dal bel culo che stava al pub?" domandò, arrivando dritto al punto.

"No Stan" mentii.

"Ma come? ti è già passata? Ti ricordo che sei stato tu a farmelo notare. Cosa ti ha fatto cambiare idea?"domandò sospettoso.

"Non so, non sembrava quello giusto" risposi.

"Allora chi è per te quello giusto?"domandò irritato.

Vidi Louis muoversi un po' a disagio e poi sbuffare, lo fulminai con lo sguardo.
Appena vide come lo guardavo rimase pietrificato, e sorrisi divertito cercando di non farmi notare da lui.

"Harry? Sei impegnato?" Chiese vedendo che non gli avevo dato ancora una risposta.

"In realtà si Stan, ci sentiamo più in là, adesso devo proprio andare" dissi sbrigativo.

"Ok, allora alla prossima" mi salutò e chiusi la chiamata.

LOUIS

Harry ripose il cellulare in tasca e mi guardò ma evitai il suo sguardo, non sapevo bene cosa volesse farmi.

"Lou per stavolta passi, ma non sbuffare più davanti a me che mi irrita parecchio, è chiaro?" Disse avvicinandosi al letto e alzandomi il viso con due dita.

"Si" dissi annuendo.

"Bene" mi lasciò il mento.

Ero molto stanco e mi scappò uno sbadiglio che coprì con una mano.

"Stanco?" chiese con un sorriso dolce.
Annuì.

"Posso sapere che ore sono?" gli domandai.

Guardò l'orario sul suo cellulare e "sono le undici e mezza" disse.
"È meglio che tu dorma adesso, aspettami qui, torno in un minuto" continuò.

Detto questo uscì dalla stanza.
Ebbi tempo per pensare e stranamente questo suo lato dolce mi piaceva da morire, avevo seriamente paura di star prendendo la "sindrome di Stoccolma" o qualche cazzata del genere, ma ritornai in me: lui mi aveva rapito e dovevo trovare un modo per andarmene il prima possibile.
A distrarmi dai miei pensieri fu Harry che tornò con una coperta in mano.

"Stenditi Lou ".

Feci come aveva detto poggiando la testa sul cuscino ed Harry aprì le coperte che aveva appena preso con le mani e mi coprì.
Mi sdraiai su un fianco e chiusi gli occhi.

"Buonanotte Harry" sussurrai.

"Buonanotte angelo" rispose baciandomi tra i capelli ed uscendo dalla stanza

-

Sfortunatamente però l'umore di Harry non era lo stesso la mattina seguente.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now