Capitolo 38

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Alzai lo sguardo sperando che non fosse Harry, e fortunatamente era solo Niall e tirai un sospiro di sollievo.

"Che succede Lou?" Mi chiese.

"Volevo chiederti se hai un paio di jeans da prestarmi simili a questi ma un po' più stretti?" Domandai.

"Andiamo a vedere" sorrise.

"Allora questi direi di no...neanche questi" disse frugando nel suo armadio e confrontando i suoi jeans con il paio che avevo.

"Questi sono molto simili! Vedi tu quale pensi vada meglio" sorrise.
Presi i tre jeans che mi aveva passato ed iniziai a confrontarli con il mio, come aveva fatto prima Niall.
Riuscii a trovarne uno, ringraziai il biondo ed andai verso il bagno per cambiarmi.

-

Anche oggi avevamo deciso di girare un po' la città, passando per una strada piena di negozi.
Mi avvicinai ad una delle tante vetrine per guardare più da vicino i vari abiti.

"I jeans che ti ho dato sembravano molto più larghi a casa" sussurrò all'improvviso Harry al mio orecchio, facendomi sobbalzare.

"In effetti non sono tanto male!" mentii girandomi verso di lui.

"Ti interessa qualcosa?" chiese cambiando argomento.

"I vestiti che vendono sono tutti carini" sussurrai, indicando la vetrina dietro di me.

"Entriamo" ordinò entrando nel negozio.
Lo seguì.

Una volta dentro Harry scelse alcuni pantaloni ed alcune magliette e li accumulò man mano sulle sue braccia. Ci avviammo al camerino ed il riccio mi spinse dentro.

"Cosa?" domandai incerto.

"Provali" disse, indicando con la testa gli abiti.

"Non sono per te?" Chiesi.

"Li ho presi per te" sussurrò con espressione divertita. Senza darmi il tempo di rispondere entrò anche lui nel camerino.

"Eh?"domandai.

"Eh cosa? cambiati" ordinò, sedendosi su una poltroncina che c'era lì dentro.

HARRY

Louis mi guardò confuso iniziando a sfilarsi i jeans che indossava.
Potevo vedere il suo imbarazzo, anche se l'avevo già visto nudo, infatti non perse tempo e si mise velocemente il primo paio di pantaloni che gli avevo preso.
Si guardò allo specchio poi guardò me.

"Che ne dici?" chiese incerto.

"Ti stanno benissimo, li prendiamo" dissi bagnando istintivamente il labbro inferiore con la lingua.
Continuammo così per un bel po', feci provare a Louis un sacco di maglie e pantaloni, ma non tutto lo convinceva, nonostante a mio parere gli stava tutti alla perfezione.
Quando si stava per infilare il suo paio di jeans lo fermai con un gesto della mano.

"Vieni qui" sussurrai dando due colpetti con le mani sulle mie ginocchia.
Stava per ribattere quando gli afferrai il polso e lo feci sedere a cavalcioni sulle mie gambe con il viso verso il mio.

"Harry ma cos-?" iniziò.

"Shh" sussurrai.
Scesi con la mano fino alla sua erezione ed iniziai a stuzzicarlo da sopra i boxer, mente intanto gli baciavo la mascella fino a scendere verso il suo collo.

"L-Le telecamere" balbettò.

"Non pensare a niente adesso, rilassati" dissi dolcemente.
Mugolò quando iniziai a dare piccoli morsi sul suo collo e continuai così fino a lasciare un bel segno violaceo visibile.

"Succhia" dissi, portando il mio indice vicino alla sua bocca.
Obbedì e stavo letteralmente impazzendo, volevo le sue labbra attorno al mio cazzo.
Quando sfilai le dita dalla sua bocca, portai le mani all'elastico dei suoi boxer e gieli feci scendere lentamente.
Portando il dito bagnato alla sua entrata e spingendolo all'interno del suo corpo lentamente, per non fargli male.

"H-Harry " gemette, cercando di non alzare troppo il tono della voce.

Era stretto intorno al mio dito ed iniziai a muoverlo sempre più velocemente mentre con l'altra mano afferrai la sua erezione, passai il pollice sulla punta ed iniziai a fare movimenti decisi e veloci.

"Ah" gemette nuovamente quando aggiunsi un altro dito.
Toccai ripetutamente la sua prostata ed iniziò a dimenarsi, in quel momento capì che stava per venire.

"H-Harry b-" cercò di avvertirmi ma mi precipitai sulle sue labbra e lo baciai con violenza mentre lui si riversava sulla mia maglietta.
Portai una mano dietro la sua schiena per sorreggerlo ed un'altra alla mia bocca per assaggiare il suo sapore.
Louis era stordito ed appoggiò la testa sulla mia spalla, gli accarezzai dolcemente i capelli e gli diedi un bacio sulla tempia.
Poi lo aiutai a rivestirsi ed io presi una delle magliette che aveva scartato e l'indossai, mentre l'altra decisi di lasciarla nel camerino piegata su se stessa.

Dopo aver pagato, ovviamente anche la maglia che indossavo, ci avviammo da Greta, Gemma e Niall, inutile dire che fu un impresa trovarli.

STAN

Palum stava svolgendo il suo lavoro molto bene, mi aveva avvisato di aver visto Louis ed Harry al molo delle barche l'altra sera, seguiva il ragazzino dappertutto.
Gli avevo detto di fare conoscenza con Louis, per poterlo controllare ancora meglio ma stava aspettando il momento giusto.

Adesso mi stava chiamando, spensi la televisione ed afferrai il cellulare.

"Dimmi tutto" dissi.

"I ragazzi sono andati tutti insieme a fare shopping, adesso stanno andando al parco delle **** ***, Louis ed Harry sono entrati in un negozio di vestiti poco fà, Harry è uscito con una maglietta diversa da quella che indossava inizialmente e hanno speso un bel pò di tempo in quel negozio" mi diede tutti i dettagli Palum, non si fece scappare niente.

"Paulm ricordati di fare amicizia con Louis. Ah e non parlare mai di me! sono stato chiaro?" chiesi duramente.

"Non sono un bambino Stan, so fare il mio lavoro, la principessina mi amerà" sussurrò.

"Molto bene Palum, sei davvero in gamba, non deludermi".

Angel ☼ Larry Stylinson Où les histoires vivent. Découvrez maintenant