Capitolo 14

830 47 3
                                    

LOUIS

Il mattino seguente Harry non era più al mio fianco, mi alzai dal letto ed andai prima in bagno e poi in soggiorno, dove trovai la colazione preparata ed accanto ad essa c'era un bigliettino.
Mi avvicinai per vedere cosa c'era scritto.
"angelo sono andato a prendere i biglietti, fai colazione e vestiti, in bagno c'è già tutto xx"

Finì la mia colazione ed andai in bagno a vestirmi, dopo aver spazzolato anche i denti mi avvicinai alla finestra e guardai il paesaggio che c'era fuori, non avevo dubbi: la casa di Harry era bellissima.

A distrarmi fu lo squillo di un cellulare.
Mi avvicinai silenziosamente al punto dal quale veniva: la camera di Harry. Tirai fuori il cellulare dal cassetto del comodino e guardai il display: mamma.
Senza pensarci due volte accettai la chiamata, con le mani che mi tremavano dall'emozione.

"Pronto?" Dissi in un sussurro.

"Louis? angelo mio sei tu?" Mi domandò mia madre, la sentì piangere.

"Sono io, mamma" sussurrai.

"Ti prego dimmi dove sei!" Disse sempre piangendo.

"Mamma per favore non piangere, io sto bene! Non so bene dove sia il posto in cui mi trovo" dissi spaventato.

"Louis! Come non sai dove ti trovi? Come ci sei arrivato lì? Ti prego, ti amo così tanto..torna da me" mi supplicò.

"Ti amo anch'io, davvero tanto" dissi con le lacrime agli occhi, quanto mi mancava.
Stavo per dirle dell'Italia quando all'improvviso sentì il rumore di una macchina dall'esterno della casa.

Cazzo.

"Mamma devo andare, per favore non preoccuparti! Io sto bene" dissi velocemente.

"Lou-" cercò di dire qualcosa ma attaccai, non avevo molto tempo. Rimisi velocemente il cellulare nel comodino e sentì la porta di casa aprirsi e richiudersi subito dopo. Corsi via dalla camera di Harry ed andai in bagno, mi sciacquai il viso e presi una spazzola, fingendo di pettinarmi i capelli.

HARRY

Una volta entrato in casa posai la busta con i biglietti sulla tavola ed andai in corridoio, la porta del bagno era aperta, mi avvicinai e vidi Lou pettinarsi i capelli, mi sembrava stesse tremando.

"Louis?" Domandai.
Non si girò.

"Si?" Sussurrò.

"Che stai facendo?"mi avvicinai.

"Io mi sto pettinando i-i capelli" balbettò.
Non mi convinse la sua risposta, ma lasciai perdere.

LOUIS

Seguì Harry fuori dal bagno e mi portò in cucina, mostrandomi i biglietti.

"Hai prenotato un Hotel?" Domandai curioso.

"No, staremo a casa di mia sorella"mi avvertì.

"A proposito di questo, a mia sorella se ti dovesse chiedere qualcosa devi dirle che sei un mio amico e che sei venuto a stare da me per un po', ok?" Continuò.

"Ok" sussurrai.

"Ora vai a preparare la tua valigia" mi disse poi.

"Non so cosa metterci" risposi, avevo solo i vestiti che indossavo quando mi aveva rapito, e i completi che mi aveva dato da mettere in questi giorni.

"Scegli qualcosa dal mio armadio" rispose alzando le spalle.

Così andai a cercare qualcosa nel suo armadio. Davanti ad esso vi erano due valigie,
Scelsi il pigiama che avevo indossato stamattina, qualche maglietta, dei jeans, e un paio di pantaloni da tuta grigi. Harry aveva un sacco di vestiti! Ma ovviamente preso solo quelli che pensavo mi sarebbero stati.
Mi diressi in bagno e dopo aver messo in valigia il pettine e un paio di scarpe, guardai fuori dalla finestra, il giardino era circondato da alberi.

Mi allontanai e chiamai Harry, che entrò dopo pochi minuti dalla porta del bagno.

"Che?" Domandò.

"Io devo andare al bagno, ti dispiace se chiudo la porta?" Domandai rosso in viso.

"Va bene, ma non metterci troppo".
Disse uscendo. Mi avvicinai alla porta e la chiusi con le chiavi che aveva appena appoggiato sul lavandino.
Aprì la finestra silenziosamente e scavalcai.

Ero fuori.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now