Capitolo 47

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LOUIS

"Mi piace quando sorridi" ammise giocherellando con i tanti anelli che portava alle dita.
Non mi ero mai soffermato veramente su quel particolare, ma guardandoli bene mi piacevano un sacco.

"Grazie" sorrisi ampiamente, arrossendo.
I suoi complimenti mi mandavano sempre al settimo cielo, ma allo stesso tempo mi imbarazzavano abbastanza, visto che sono sempre stato un ragazzo insicuro e con poca autostima.
Ero immerso nei miei pensieri, pensando a tutte le cose di me stesso che non mi piacevano, quando la voce di Harry mi fece tornare alla realtà.

"A cosa pensi?" Chiese, passandosi una mano tra i capelli.

"A niente" sussurrai, continuando a guardare il panorama davanti a me.

"Dai, dimmelo" sorrise, avvicinandosi maggiormente.

"Sto pensando a quanto sia bello questo posto" mentii.

"Sai a cosa sto pensando io invece?" Domandò guardandomi.

"Mh?" Chiesi girandomi verso di lui.

"Che sei davvero un pessimo bugiardo" affermò facendomi stendere sulla spiaggia e mettendosi sopra di me.

"Haz" mugolai, quando iniziò a baciarmi il collo.
Iniziò a mordicchiarlo, probabilmente mi avrebbe lasciato un segno vicino a quello che mi fece pochi giorni prima, ma non mi importava.

"Tutti devono sapere che sei mio" disse serio, guardandomi negli occhi.

"Perché io non posso fartelo?" Domandai idicando i due segni che adesso erano sul mio collo.

"Più in là" rispose vago.
Alzai gli occhi al cielo spostandolo dal mio corpo e sedendomi.

"Ti sei offeso?".

"No, sai quando Niall farà la proposta a Gemma?" Domandai, cambiando discorso.

"In realtà non lo so" ammise.

"Torniamo in Hotel? Inizio ad avere fame" chiesi, alzandomi e pulendo il retro dei miei pantaloni con le mani per levare la sabbia.

"Ok" accettò, alzandosi a sua volta e prendendomi per mano.

-

Prima di arrivare in camera incontrammo fuori la terrazza Niall, intento a fumarsi una sigaretta.

"Ragazzi volevo avvisarvi che io e Gemma resteremo a casa stasera, Gemma ha un po' di nausea" ci avvertì il biondo.

"Okey" disse avvicinandomi a lui.

"Niall quando ci sarà la proposta?" Chiese Harry, abbassando il più possibile la voce.

"Appena si sentirà meglio, credo domani, possibilmente al tramonto.. o di sera sotto le stelle!" sussurrò sorridendo.

"D'accordo. Lou io inizio ad andare camera, raggiungimi" disse abbandonando la terrazza.

"Posso averne una?" Domandai indicando a Niall la sigaretta che aveva tra le mani, appena vidi il riccio entrare nella nostra camera.

"Lou adesso non le ho qui con me, ma puoi finire la mia" sorrise, passandomi la sigaretta che afferrai tra le dita.

HARRY

Dopo aver controllato la posta sul cellulare decisi di chiamare Louis.
Stavo per uscire quando vidi una scena che non mi piacque per niente dalla finestra: Louis stava fumando.
Ero davvero furioso con lui ma sapevo che avevo poca voce in capitolo su quest'argomento con il ragazzo. L'unica cosa che volevo farlo era proteggerlo, non potevo perdere anche lui per uno stupido vizio!
I ricordi iniziarono ad annebbiarmi la mente.
Mi passai una mano sul viso e chiusi gli occhi cercando di rilassarmi.
Presi un lungo respiro e quando aprì gli occhi, incontrai quelli di Louis.

LOUIS

Appena incontrai lo sguardo di Harry gettai velocemente la sigaretta nel posacenere e decisi di raggiungere malavoglia il riccio.
Augurai la buonanotte al biondo ed entrai nel bungalow, poi mi sedetti sul letto con lo sguardo fisso su Harry. Sicuramente mi avrebbe fatto una ramanzina.
Lui però mi ignorò completamente e si diresse verso la parte opposta del letto, sdraiandosi e iniziando ad usare il cellulare.

"Har quello che hai visto n-non è quello che è successo, capito no?" Borbottai insicuro mangiandomi le unghie.

"Di cosa stai parlando, Louis?" Chiese duro, non degnandomi di uno sguardo.

"Tu cosa hai visto?" Domandai confuso.

"Non ho visto niente" affermò.
"Perché cos'hai fatto?" Continuò, questa volta guardandomi neglio occhi.

"Niente!" mi difesi.

"Sicuro?" Chiese duro sedendosi sul letto.

"Si" sussurrai sentendomi a disagio sotto il suo sguardo.

"Due bugie in un giorno, continua così!" si alzò arrabbiato, lasciandomi da solo.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now