Capitolo 50

499 36 7
                                    

LOUIS

"Cosa hai detto angelo?" Mi chiese, inarcando le sopracciglia.

"Voglio fare l'amore con te Harry" piagnucolai per la tortura che mi stava infliggendo con il suo movimento di bacino. Mi stavo eccitando da morire.

"Sei sicuro Lou?" Chiese dannatamente serio.

"Si, sono sicuro" sussurrai
Detto questo mi prese per mano e mi portò fuori dalla sala dell'Hotel.

"Dove stiamo andando?" Chiesi, una volta superato il nostro bungalow.

"Vedrai, piccolo" sorrise, stringendo maggiormente la mia mano.
Arrivò nella spiaggia dell'Hotel, che a quell'ora era deserta.
C'erano poche luci che la illuminavano e si sentiva il suono delle onde del mare.
Senza dire una parola Harry mi fece stendere su uno dei tanti lettini, si mise a cavalcioni sul mio corpo ed iniziò a baciarmi il collo avidamente.
Ansimai infilando una mano tra suoi ricci, mentre lui portò le mani all'orlo della mia camicia, sfilandola lentamente.
Dopodichè si diresse verso il mio capezzolo destro adesso scoperto, lo avvolse con le sue morbide labbra e lo mordicchiò leggermente facendomi inarcare la schiena.

"Harry" mi lamentai.

"Shh stai buono" sussurrò, mentre passava il palmo aperto sul rigonfiamento sotto i miei pantaloni.
Lasciò andare il mio capezzolo destro, andando a torturare il sinistro.
Io afferrai i lembi della sua camicia, spogliandolo dell'indumento, potendo così ammirare il petto scolpito del riccio ed i molti tatuaggi che lo decoravano.
Harry prese a lasciare baci umidi sul mio addome, ed in un movimento repentino mi calò pantaloni e boxer insieme, buttandoli sulla sabbia.

"Ti prego" sussurrai quando sentì le sue mani stuzzicare la mia erezione.

"Ancora un po' di pazienza, piccolo" disse continuando il suo gioco.
Alzai gli occhi al cielo e lo aiutai a togliersi i pantaloni ed i boxer.
Vedendo che Harry non aveva intenzione di sbrigarsi, invertì le posizioni mettendomi a cavalcioni sul suo corpo.
Dopo avergli lasciato un paio di baci umidi sul collo scesi con la testa fino alla sua erezione, ed iniziai a fare giri circolari con la lingua.

"Oh Lou! Continua" gemette chiudendo gli occhi.
Obbedì ed iniziai a usare la bocca aiutandomi con le mani. Pompai velocemente sentendolo gemere sotto di me.
Lo sentii irrigidirsi e le sue mani mi sollevarono il viso, facendomi lasciare la sua erezione. Lo guardai confuso.

"Non voglio venire così" si giustificò.

Invertì nuovamente le posizioni, così mi ritrovai sotto di lui.
Portò due dita vicino la mia bocca e picchettò con esse sulle mie labbra per farmela aprire.

"Succhia" ordinò Harry.
Obbedì ed iniziai a succhiare le sue dita sempre con più forza.

"Credo vada bene" sussurrò ad un certo punto, tirandole fuori.

"Non ho un lubrificante, ma questo dovrebbe funzionare" disse, iniziando a tracciare con un dito il contorno della mia apertura.
Inserii il primo dito e dopo qualche secondo iniziò a muoverlo facendomi ansimare più volte, poi aggiunse anche il secondo ed il terzo dito, fu fastidioso i primi secondi ma mi abituai velocemente.

"Così stretto, tesoro" gemette.

Quando fu sicuro di avermi preparato abbastanza estrasse le dita e si lubrificò la sua erezione con la saliva.

"Ti prendo lentamente piccolo" sussurrò alleandosi con la mia entrata.
Quando mi vide annuire iniziò a spingere lentamente.

"H-Harry aspetta" Dissi ad un certo punto fermando i suoi movimenti, non era ancora completamente dentro di me ma faceva ugualmente male.
Il riccio si fermò immediatamente e rimase immobile finché non gli dissi che poteva continuare.
Lasciai uscire un respiro profondo cercando di rilassarmi e non pensare al dolore che in quel momento stavo provando, poi quando iniziò a muoversi sentii man mano il piacere aumentare.
Diedi il consenso ad Harry di affrettare i movimenti e lui non se lo fece ripetere nuovamente. Spingeva dentro me, facendomi gemere come non mai.

"Harry! , di nuovo, per f-favore" dissi quando Harry trovò il mio punto.
Ringhiò e continuò a spingere, colpendo la prostata più volte.
Buttai la testa all'indietro, beandomi di quel piacere che mi stava donando.

"Di chi sei angelo?" Mi chiese, lasciando umidi baci lungo la mia mascella.

"Tuo" sussurrai.

"Di chi?" Domandò di nuovo, alzando la voce.

"Sono tuo!" Quasi urlai.

L'orgasmo travolse entrambi.
Harry cadde sul mio corpo, cercando allo stesso tempo di non schiacciarmi con il suo peso.

-

Restammo per un po' lì, stesi in silenzio a guardare le stelle.
Però stava iniziando a fare abbastanza freddo ed il mio corpo si riempii di brividi. Probabilmente il riccio aveva pensato la stessa cosa perché mi chiese "torniamo in camera?".
Annuii staccandomi malavoglia dal suo corpo caldo.
Andai a recuperare i miei vestiti e li ripulì dalla sabbia per poterli indossare.

Harry fu costretto a portarmi in braccio fino alla nostra camera visto che provavo ancora un po' di dolore e non avevo intenzione di camminare.
Ci addormentammo abbracciati e restammo in quella posizione finché un incubo mi fece svegliare in piena notte sudato e terrorizzato a morte.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now