Capitolo 45

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HARRY

Quando Gemma scoprì del viaggio, espolse di felicità. Iniziò a baciare ripetutamente le labbra di Niall ed a saltellare ovunque.
Da fratello ero davvero davvero contento che avesse trovato un ragazzo come Niall, si vedeva che l'amava tanto.

Kety e Greta passeranno questi giorni qui, in casa di Niall e Gemma, so che è stata un'idea di Greta quella di non partire, infondo Kety era troppo piccola.
Noi saremmo partiti domani, era tardi e sia io che Louis non avevamo ancora preparato le valigie. Lou salì in camera subito dopo la cena mentre io mi trattenni a parlare con Niall.
Dopo poco guardai l'orologio e decisi di salire anche io.
Una volta sopra trovai Louis steso a terra con la testa sotto il letto che provava ad afferrare qualcosa. Chiusi la porta e mi inginocchiai di fianco al ragazzo.

"Cosa combini?" Risi dandogli una leggera pacca sul sedere.
Louis probabilmente non aveva sentito il rumore della porta, perciò dallo spavento alzò di scatto la testa urtandola contro il letto.
Alzai gli occhi al cielo ed afferrandolo per i fianchi lo tirai fuori.

"Ahia!" si lamentò massaggiandosi la testa.

"Fa vedere" sussurrai, spostandogli la mano e dandogli un leggero bacio sul punto che doleva.

"Andiamo a mettere un po' di ghiaccio" dissi alzandomi.

"No no, non serve" sorrise alzandosi a sua volta.

"Cosa stavi cercando lì sotto?" Sospirai.

"Uh giusto, la valigia!" Affermò, tornando nella posizione di prima.

"Lou?" Lo chiamai.

"Si?" Urlò da sotto il letto.

"Alzati, sù" risi trovando buffo il modo in cui provava ad afferrare la valigia.

"Come facciamo?" Sospirò, tirandosi fuori.

"Che ne dici se solleviamo il letto?" Proposi.

"Proviamo" disse.
Si alzò ed inisieme alzammo di poco il letto.

"Harry, non credo sia una buona idea" sussurrò debolmente.

"Tranquillo, tu tira fuori la valigia" dissi.
Alzai ancora di più il letto, quando vidi finalmente Louis portare fuori la valigia l'abbassai.

"Fatto" sorrisi.

"Non dovrebbe essercene un altra?" Chiese guardandosi intorno.

"L'altra è nell'armadio" dissi, avvicinandomi all'armadio e tirando fuori una valigia identica a quella che aveva Louis tra le mani.
Le riempimmo con la maggior parte dei nostri abiti ed includemmo anche alcuni costumi, non ne avevamo molti, avremmo dovuto comprarli.

"Dormiamo?" Chiesi a Louis che intanto si era buttato sul letto, sfinito.
Annuì sbadigliando.

"Mettiamo almeno il pigiama" disse, alzandosi ed iniziando ad andare verso il bagno, seguito da me.
Una volta messi i pigiami uscimmo contemporaneamente dal bagno, e ci addormentammo dopo pochissimo.

-

Il mattino non tardò ad arrivare.
Erano precisamente le 5:00 quando la mia sveglia iniziò a suonare. Sobbalzai dal letto e l'afferrai cercando di spegnerla.
Quando finalmente ci riuscì guardai il ragazzo al mio fianco: dormiva ancora, aveva la bocca leggermente socchiusa, le guance rosate ed i capelli sparsi sul cuscino.

Era un angelo, il mio angelo.

Mi alzai dal letto e scesi le scale.
In cucina trovai Niall intento a fare colazione.

"Buongiorno" mi salutò.

"Giorno Niall" dissi.
"Per che ora dobbiamo partire?" gli chiesi.

"Dobbiamo essere in aeroporto per le sette circa" mi rispose.

"Che sonno" mi lamentai allungandomi sulla tavola e affondando la testa nelle mani.

"Giorno" ci salutò Gemma, appena arrivata.

"Buongiorno amore" la salutò il biondo.

"Ciao" borbottai.

"Lou dov'è?" chiese mia sorella avvicinandosi al microonde per riscaldare il latte che Niall le aveva preparato.

"Giusto, vado a svegliarlo" sussurrai alzandomi e salendo pigramente le scale.
Arrivato in camera, mi avvicinai al letto e mi stesi di fianco a Louis.
Con una mano reggevo la mia testa, mentre con l'altra accarezzai dolcemente il suo viso.

"Lou? Devi svegliarti" dissi iniziando a giocare con i suoi morbidi capelli.
"Louu dai" continuai, visto che non mi rispondeva.

"Mmhh"mugolò assonnato girandosi nella direzione opposta.

"Coraggio, angelo" risi cercando di convincerlo ad alzarsi.

"Ma che ore sono?" Domandò sprofondando la testa nel cuscino.

"Le cinque, andiamo a fare colazione?" Domandai dolcemente.
Cacciò la testa dal cuscino e gli stampai un dolce bacio.

LOUIS

Ero veramente stanco, odiavo svegliarmi presto ma infondo avrei potuto dormire in aereo.
Feci colazione insieme agli altri ragazzi, con dei semplici cereali. Dopodiché io ed Harry salimmo in camera per vestirci.
Dentro gli armadi ormai restavano pochi vestiti ma poco importava.

"Cosa metti?" Mi chiese il riccio intento a scegliere un capo.

"Non so,che ne dici di questa?" Domandai cacciando fuori una maglietta a maniche corte con una fantasia molto vistosa.

"Non credo sia adatta" rispose.

La misi lo stesso, guardandomi allo specchio.
No, non andava bene.
Così la tolsi e ne provai un altra, questa era nera e più attillata, però mi andava un po' grande infatti mi scopriva quasi completamente le clavicole.
Cercai di tirarla il più possibile su e mi girai verso il riccio.

"Questa?" gli chiesi.

"No" rispose nuovamente.
Alzai gli occhi al cielo, tolsi la maglietta e la gettai nell'armadio.

"Sai cosa? Vengo in pigiama!" Sbottai uscendo dalla camera.

HARRY

Scelsi i miei vestiti e mi avvicinai all'armadio di Louis per prenderne alcuni per lui.
E prima di raggiungerlo presi anche un paio di scarpe per entrambi.

Lo trovai in bagno, seduto sul lavandino a fissare il vuoto.
Appena mi vide entrare girò la testa nella direzione opposta, evitando il mio sguardo.

"Dai angelo, non essere arrabbiato" dissi avvicinandomi a lui e poggiando i vestiti che avevo preso al suo fianco.
"Ti prometto che passeremo una vacanza fantastica" continuai, visto che mi ignorava.
Lo vidi sorridere leggermente cercando di non farsi notare e presi il suo viso tra le mie mani, poi avvicinai la mia bocca alla sua e lo baciai fino a rimanere senza fiato.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now