Capitolo 35

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HARRY

Niall consegnò l'anello a noi, per poterlo nascondere a Gemma.
Tornammo a casa che era ancora mattina presto quindi mia sorella probabilmente stava dormendo, ma invece la trovammo in soggiorno, seduta sul divano ad aspettarci.

"Dove siete stati?" domandò alzandosi, incrociando le braccia al petto.
Niall deglutii e si toccò i capelli.
Passai da dietro la schiena la busta con la scatolina contenente l'anello a Louis.

"Angelo vai a nascondere l'anello nell'armadio" gli sussurrai all'orecchio.
Louis annuì, fece un passo avanti ma venne fermato dallo sguardo di Gemma che si puntò su di lui.

"Gemma, deve andare al bagno!" Mentii io al posto suo, sfidando mia sorella con lo sguardo. Lei puntò di nuovo lo sguardo sul liscio e gli fece segno di andare.

"Allora Niall?" chiese di nuovo, quando Louis se ne andò.

"Giusto, praticamente Louis ieri, quando è andato con Harry alle barche ha dimenticato..." iniziò il biondo incerto ma ad un certo punto si bloccò.

"Una maglietta di ricambio che avevamo portato" continuai coprendolo.

"Si, quindi siamo usciti così presto per essere sicuri che ci fossero poche persone, così che nessuno avesse preso la barca di ieri" disse il biondo.

"Perché non mi hai avvisato?" chiese Gemma.

"Amore, non volevo svegliarti così presto" si scusò.
Gemma non sembrava convinta ma lasciò perdere l'argomento, sospirò ed uscii dal salone seguita dal biondo.

LOUIS

"Andiamo in biblioteca?" chiesi al riccio quando entrò in camera.

"Certo" acconsentì.

Arrivati in bilioteca Harry si sedette su di una poltrona per messaggiare con il cellulare mentre io giravo vari scaffali per trovare un libro che mi ispirasse.
Durante la mia ricerca riuscii a trovare un libro che parlasse della maternità e della gravidanza.
Presi il libro ed iniziai a leggere.
Mi sembrava molto interessante, così decisi di tenerlo per darlo a Gemma o Greta. Lo misi sotto il braccio ed iniziai nuovamente la mia ricerca per un altro libro.
Ne trovai un paio interessanti e mi segnai in mente i titoli in modo da poterli leggere appena potevo.

"Lou? Vuoi una mano?" chiese Harry ad un certo punto alzandosi.

"No tranquillo, ho fatto" sorrisi avvicinandomi.
Mi prese il libro da sotto il braccio e lesse il titolo guardandomi interrogativo.

"Per Gemma o Greta" spiegai.

"Ok andiamo?" chiese dolcemente.

"Si" sorrisi.
Ci avviammo in cucina per fare colazione e la prima cosa che feci fu andare dalle ragazze per dar loro il libro. Appena lo vide Gemma sgranò gli occhi.

"Oddio era da quando ho scoperto di essere incinta che lo cercavo!" chiese entusiasta sfogliando alcune pagine.
Risi per la sua reazione.

"Grazie" mi dissero entrambe abbracciandomi.

Presi dei toast e un barattolo di nutella e mi avvicinai a Niall, che stava facendo anche lui colazione.

"A che pensi?" chiesi notando il suo sguardo perso, spalmando la nutella sul primo toast.

"Alla proposta" sussurrò.

"Quando hai intenzione di fargliela?" chiesi a voce bassa sperando che non mi sentissero.

"Tra due settimane più o meno.
Voglio organizzare il viaggio e quando  prenoterò tutto e deciderò il posto, penserò a come fargli la proposta" sussurrò.

"Dammene un po'! Ingordo" disse Harry, strappandomi il barattolo di nutella dalle mani ed iniziando a prepararsi anche lui la colazione. Gli feci la linguaccia come risposta.

"Lou ti va di aiutarmi in giardino?" mi chiese il biondo.
"Ho molte erbacce da tagliare" continuò.

"Certo" accettai, senza problemi.

"Harry ci vuoi aiutare anche tu?" chiese Niall.

"A far cosa?" domandò il riccio confuso, non avendo ascoltato la nostra conversazione.

"A levar via le erbacce" spiegò .

"No" disse velocemente il riccio.

"Non essere scortese" lo rimproverai.

"Tranquillo Lou, va tutto bene" rise Niall.

"Divertitevi con le erbacce" Continuò Harry spettinandomi i capelli.

-

Dopo aver pranzato salii di sopra con Harry.

"Posso farti una domanda?" Gli chiesi.
Annuii sedendosi sul letto.
"Prometti di non arrabbiarti?" Continuai incerto, mettendomi di fianco a lui.

"Dimmi Lou" disse lui.

"Prometti?" insistetti.

"Lo prometto! Dai, me lo dici o no?" chiese scocciato.

"Posso vedere se ho qualche messaggio da mia madre?" gli domandai.
Lo vidi sospirare, si passò una mano tra i capelli e dopo alcuni secondi disse "Ad una condizione: non dovrai mai prendere il cellulare senza il mio permesso".
Annuì.

"Louis voglio che mi rispondi con le parole" disse.

"Va bene, non toccherò il cellulare senza il tuo permesso! adesso possiamo leggere i messaggi?" chiesi speranzoso.

Angel ☼ Larry Stylinson Where stories live. Discover now