BUCKY BARNES

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Pubblicato 20 maggio 2021

Bucky vuole cancellare tutte le tracce del Soldato D'inverno, vorrebbe cancellare anche i ricordi ma quello è impossibile.
Uno dei primi passi è sicuramente quello di riuscire a guardarsi allo specchio e non vedere un assassino, e per farlo Bucky ha deciso di tagliarsi i capelli.
Il posto dove ha scelto di andare è proprio dove andava anche Steve quando viveva a New York, per questo sente di potersi fidare abbastanza da lasciar che qualcuno si avvicini tanto a lui.
Il tuo sorriso gentile è il primo benvenuto che riceve.
<buonasera> la tua voce arriva alle sue orecchie tranquilla e calma, una nota di felicità rimane nell'aria e Bucky non ha intenzione di distruggerla.
<sono qui per l'appuntamento delle sette> dice lui con calma.
Il suo sguardo studia prima la tua figura ferma dietro il bancone, dove cerchi nel registro il suo appuntamento, e poi il negozio.
Non c'è nessuno oltre a voi.
<Bucky giusto?> chiedi sorridendo.
Lui si gira verso di te e annuisce.
<perfetto, sei l'ultimo appuntamento della giornata> ti allontani verso una delle postazioni.
Bucky ti osserva e quando ti giri verso di lui in attesa, ti raggiunge.
Quasi come se potessi capire il suo stato d'animo, e i suoi bisogni, non fai troppa conversazione.
Ti limiti a chiedergli informazioni per il taglio, gli chiedi se vuole qualche prodotto in particolare.
Bucky ti lascia carta bianca, basta che sia un taglio semplice.
Sorridi al suo riflesso nello specchio, gli lavi i capelli ascoltando la leggera musica che arriva dalle casse.
Ora che sei l'unica a lavorare puoi finalmente mettere la tua playlist.
Bucky ruba qualche sguardo, ti osserva con attenzione e mano a mano che le tue mani lavorano tra i suoi capelli, massaggiando la cute sente i suoi muscoli rilassarsi.
Una parte di lui si allarma per l'improvvisa calma che lo invade, si sente vulnerabile eppure qualcosa in te lo tranquillizza, sa che può essere vulnerabile tra le tue mani.
<ok, ora sono pronta per tagliarli> gli sorridi e di nuovo lo precedi verso la postazione.
Lui ti rivolge un leggero sorriso e si siede.
Il tuo corpo reagisce, non succede mai niente quando gli altri clienti ti sorridono ma con lui è diverso.
Addirittura con Capitan America non succedeva nulla, anche se lui faceva qualche battuta di più e a volte flirtava, invece a Bucky basta un mezzo sorriso per mandarti in brodo di giuggiole.
Cominci a tagliare i suoi capelli, sempre in silenzio e sempre con il suo sguardo fisso su di te. Ma ora l'espressione che indossa non è più tesa, ti guarda curioso, i suoi occhi limpidi sono calmi e ti studiano come si studia un fiore o un animale raro.
Le sue labbra rosa non sono serrate come quando è entrato, ora sono schiuse e quando incroci lo sguardo nel riflesso dello specchio si curvano in un delicato sorriso.
<vuoi che lascio la parte davanti un po' più lunga?> chiedi passando la mano tra i suoi capelli già più corti.
Lui annuisce, una parte di lui spera di rivedere nello specchio lo stesso Bucky che doveva difendere Steve dai bulletti.
Ma quando finisci allo specchio, non c'è James.
Davanti a lui c'è Bucky, un nuovo Bucky.
Quasi non si riconosce.
<se vuoi posso anche sistemarti la barba> dici quasi spaventata di una sua possibile reazione.
Lui annuisce, per questo non si è preparato abbastanza ma con te si sente a suo agio.
<bene, la sistemo solo un po' e pulisco i bordi> dici sorridendo e ti attrezzi di nuovo per sistemare la sua barba.
Appena hai finito fai un passo indietro, le mani nella tasca del grembiulino che indossi.
Guardi il tuo lavoro fiera.
<perfetto> sussurri senza accorgertene.
Ma Bucky lo sente, lo sente e sorride.
<grazie mille> si alza.
Ti sovrasta con la sua altezza ma la cosa non ti rende nervosa, anzi... ti fa sentire al sicuro.
<spero che tornerai da noi> dici sorridendo, mentre torni al bancone dove c'è la cassa.
Bucky ti segue.
Non risponde anche se pensa che sì tornerà.
Ti sorride ed è quanto ti basta per sapere che tornerà, chiederà di te e di essere il tuo ultimo appuntamento della giornata.

<buonasera Bucky> gli sorridi e lui ricambia.
Saranno mesi che lo vedi, sia per tagliargli i capelli sia per un caffè al bar.
<non hai l'appuntamento stasera> dici ripulendo la zona lavoro.
Lui sorride, si ferma vicino al bancone.
<è domani> aggiungi girandoti verso di lui.
Quasi ti sciogli nel vederlo lì, in tutta la sua bellezza.
Una leggera giacca scura che incornicia una maglia verde chiaro.
I jeans neri che avvolgo alla perfezione le sue gambe.
<lo so, pensavo che stasera avrei potuto ottenere un appuntamento diverso> il suo sorrisetto la dice lunga, è di nuovo consapevole e sicuro di se stesso.
<che tipo di appuntamento?> chiedi stuzzicandolo.
Ti piace tenerlo sulle spine.
Lui fa un passo verso di te.
<lo sai bene>
Fai un passo verso di lui.
<non ho i vestiti adatti> dici guardando i tuoi abiti da lavoro.
<vai benissimo anche così, penso che il pub in fondo alla strada non abbia un dress code>
Sorridi, è uno dei tuoi posti preferiti e Bucky lo sa.
<devo solo finire di pulire, puoi aspettarmi lì se vuoi> dici togliendoti il grembiule.
<ti aspetto qui> dice lui facendoti l'occhiolino.

<mi piacerebbe conoscere questo Sam di cui parli tanto> ammetti prendendo una patatina dal tuo piatto.
Lui ti guarda, per un momento i suoi occhi si annebbiano.
<certo, penso che ti potrebbe piacere> dice lui poi abbassando lo sguardo.
In questo momento la sua sicurezza è svanita.
Poggi una mano sopra la sua, sul tavolo.
<mi piacerebbe conoscere i tuoi amici e sinceramente spero di piacergli> ammetti arrossendo.
Ora Bucky ti guarda sorpreso, spera di aver capito la cosa giusta.
Spera che non abbia frainteso il tutto.
E tu lo leggi, lo vedi nei suoi occhi.
Quasi senti i suoi pensieri.
<sento i rumori degli ingranaggi da qui> dici divertita.
Lui ti regala un mezzo sorriso.
<stavo cercando di capire... non voglio fraintendere...>
<Buck> lo fermi, la tua mano stringe la sua.
<cosa vorresti dirmi?> chiedi sorridendogli.
<vorrei sapere se vorresti conoscere Sam perchè ti interessa lui, e quindi io sono solo un amico, o se vuoi conoscerlo perchè è mio amico>
<voglio conoscerlo perché è tuo amico, è una persona che fa parte della tua vita e spero di esserlo anche io> ammetti arrossendo.
Lui sorride, un sorriso sincero che fa brillare anche i suoi occhi.
<certo che fai parte della mia vita>
<solo perchè sono la tua parrucchiera di fiducia?> chiedi con tono sarcastico.
Lui scuote la testa divertito.
<certo che no, perché sei....> Bucky si ferma.
Cosa sei per lui? Sei l'unica con cui si sente a suo agio e al sicuro.
Sei l'unica che sa rispettare a pieno i suoi silenzi ma anche farlo parlare quando sia che ne ha bisogno, sei la ragione dei suoi sorrisi... sei il materiale su cui si basano i suoi sogni.
<Bucky, posso confessarti una cosa?> chiedi timidamente.
<certo>
<Steve mi parlava sempre di te, del suo migliore amico amico Bucky, mi ha raccontato di tutte le vostre avventure e di quando ha scoperto il soldato d'inverno>
<si fidava molto di te per dirti queste cose>
<sì> ammetti abbassando per un momento lo sguardo.
<ogni volta mi diceva una cosa, diceva che se ti avessi mai incontrato mi sarei innamorata di te e che ti avrei anche rubato il cuore, sperava tanto che mi avresti trovata perchè sapeva che ti avrei potuto rendere felice>
Alzi lo sguardo verso di lui, i tuoi occhi lucidi e le guance umide dalle poche lacrime che sono scappate.
Bucky si alza per sedersi al tuo fianco.
Ti prende il viso tra le mani.
<Steve aveva ragione, mi hai rubato il cuore> sussurra lui con tono sicuro.
Un sorriso in viso.
Anche i suoi occhi sono umidi di lacrime.
Sorridi a tua volta.
<e io mi sono innamorata di te Bucky, proprio come diceva Steve> ammetti lasciando andare la tua testa contro le sue mani.
Vi guardate negli occhi per un lungo istante, finchè Bucky non poggia le sue labbra sulle tue.
Il bacio è così delicato, quasi come se avesse paura che fosse tutto un sogno.
Ma non lo è, e glielo dimostri tirandolo  a te.
Senza paura ricambi con ancora più passione.
Bucky sorride contro le tue labbra.
<che ne dici se andiamo via da qui?> chiedi sorridendo.
Lui annuisce, ti ruba un altro bacio e si alza.
Da vero gentiluomo quale è ti paga la cena, anche se tu hai protestato animatamente Bucky ti ha zittito con un bacio.
Poi ti ha aperto la porta, e appena ti ha seguito fuori lo hai abbracciato baciandolo con passione.
Lui ti ha stretta a sé, poi ricordandosi che siete in mezzo alla strada ti ha preso per mano.
Passeggiate mano nella mano, qualche passo e qualche bacio dopo Bucky ti ha riaccompagnata a casa ma tu non lo lasci andare.
<sarò qui anche domani> sussurra lui contro le tue labbra.
<mi prometti di non sparire?> chiedi guardandolo negli occhi.
<come potrei? dimentichi che hai il mio cuore?>

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