ALEKSANDER KIRIGAN (Tenebre e Ossa)

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Pubblicato 19 giugno 2021

<fermati lì!> la voce profonda risuona tra gli alberi.
Devi essere vicina, speri di esserlo.
<sono una grisha!> urli in risposta.
Senti rumori, passi e voci.
Finalmente dagli alberi compaiono delle giubbe blu, uomini e donne che si avvicinano a te.
Dietro di loro giubbe rosse che si guardano attorno.
<sei una grisha?> ti chiede un uomo.
Tu annuisci.
<cosa ci fai qui?>
<sto scappando, ho attraversato la Faglia in cerca del Piccolo Palazzo> rispondi esausta.
Gli uomini si guardano.
<dobbiamo portarla al generale> dice un uomo.
Non ti fanno altre domande, vieni scortata fino al palazzo.
è diverso da come te lo eri immaginato, ma a quanto dicono è il posto più sicuro in cui potresti essere.
<il generale nero ti aspetta> dice una donna, la sua giubba è blu e ricamata d'oro.
<grazie> le fai un mezzo sorriso che però non viene ricambiato.
Poi la superi ed entri nella stanza che ti è stata indicata.
Al suo interno c'è un enorme tavolo, la mappa del regno di Ravka sopra e carte in ogni dove.
<tu devi essere la grisha che hanno trovato nei boschi> una voce maschile alle tue spalle.
Ti giri di scatto, un uomo più alto di te e vestito di nero si sta avvicinando.
<il mio nome è y/n> rispondi senza cercare di mostrare paura o ansia.
<io sono il generale Kirigan, ma puoi chiamarmi Aleksander> dice lui, ancora un passo e ti è davanti.
<questo è il Piccolo Palazzo?> chiedi velocemente, il tuo sguardo preoccupato studia il suo viso.
Porta una barba ordinata, nera come i suoi capelli, i suoi occhi sono scuri e le labbra rosse piegate in un mezzo sorriso.
Annuisce, un gesto solenne.
Sospiri, sei davvero al sicuro.
<qualcosa mi dice che hai viaggiato molto per arrivare qui> dice lui studiandoti.
Ti gira intorno poi si allontana, si siede su una poltrona e ti indica quella di fronte a lui, dove prendi posto.
<so che questo è il posto più sicuro per un grisha>
<lo è, qui nessuno potrà farti del male> risponde lui.
è una promessa, una frase che deve aver detto ad ogni grisha che ha varcato le porte del palazzo ma non puoi fare a meno di pensare che l'abbia detto solo a te, una promessa fatta solo a te.
Al suo fianco sarai al sicuro.
<cosa sei?> ti chiede lui, un sorriso furbo in viso ha notato l'effetto delle sue parole su di te.
<una durast, posso manipolare tutto ciò che è solido a livello molecolare>
<hai studiato> risponde lui divertito.
<mia madre era una grisha>
<e non viveva qui?>
<no, ha voluto seguire mio padre dall'altra parte della faglia>
<e ora tu sei tornata qui da sola?>
<dopo la loro morte non c'era più posto per me, quindi ho deciso di venire qui>

Sono passati mesi da quando sei arrivata al Piccolo Palazzo, ora tutto è diverso.
La tua vita è migliorata e con il generale sempre al tuo fianco sei riuscita a sviluppare il tuo potenziale al massimo.
<sei preziosa y/n> la sua voce è suadente.
Ti ha convinto che sei speciale, per lui lo sei, eccome se lo sei.
Ti giri verso di lui, camminate fianco a fianco tra gli alberi.
<lo dici per i miei poteri generale>
<non solo e chiamami Aleksander> ribatte lui, un sorriso furbo in viso.
<e sentiamo, perchè sarei preziosa?> chiedi camminando all'indietro per poterlo guardare in viso.
Aleksander sorride, abbassando lo sguardo per raccogliere i suoi pensieri.
<lo sai che non ci sono molti grisha come te vero?>
<certo, ma non è questo quello che voglio sapere> ribatti sorridendo.
Ti fermi vicino ad un albero.
<cosa vorresti che io dicessi?> ti chiede lui avvicinandosi a te.
Come la prima volta in cui vi siete visti, con passo felpato Aleksander azzera la distanza tra voi ma questa volta non si ferma ad un passo di distanza.
<voglio la verità> rispondi con voce vellutata.
Lui alza una mano, il suo sguardo ti accarezza gli occhi e le labbra mentre la sua mano traccia il lato del tuo viso con tocco delicato.
<la verità è che nessuno prima di te mi ha mai fatto sentire così> risponde lui, la sua voce più bassa e profonda.
<così come?> chiedi curiosa ed eccitata.
<innamorato> Aleksander ti guarda dritto negli occhi mentre lo dice.
Sorridi, è proprio quello che ti volevi sentire dire.
<siete innamorato di me Generale Kirigan?> chiedi con un accenno di sarcasmo.
Lui sorride.
<lo sono> le sue mani si fermano sui tuoi fianchi.
Sei bloccata, schiena contro l'albero e lui davanti a te.
<baciami generale> dici stringendo le braccia attorno alle sue spalle.
Aleksander non prende ordini da nessuno ma questa è una buona occasione per fare un'eccezione.
Le sue labbra si poggiano sulle tue con passione, la sua bocca reclama la tua.
Tutto il desiderio che provate l'uno per l'altra sfocia in questo bacio.
<ora capisci perchè sei preziosa?>
Tu scuoti la testa divertita.
<perchè sei la custode del mio cuore y/n>

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