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SPENCER REID

Pubblicato 9 giugno 2021

<hai veramente flirtato con il barista?> chiede Spencer incredulo mentre uscite dal locale.
<sì Spence, e ho ottenuto l'informazione che ci serve> ribatti, buttando il foglietto con il numero del barista nella prima pattumiera che vedi.
Ti giri verso Spencer.
<tutto bene?> chiedi curiosa.
<certo, dobbiamo tornare alla stazione di polizia e avvisare gli altri>
<sono tutti lì?> chiedi mentre vi avviate alla macchina.
<no, mancano solo Emily e Hotch che sono ancora nel loro bar> risponde lui.
Mentre guidi verso la stazione di polizia non puoi fare a meno di pensare alla reazione di Spencer, al modo in cui i suoi muscoli si siano tesi e la sua voce sia diventata più acuta del solito.
Che gli abbia dato fastidio la tua piccola interazione con il barista è ovvio, ma perchè?
Quando arrivate a destinazione Spencer praticamente scappa da te, ti sta più lontano possibile, attirando così l'attenzione di Derek e JJ.
<cosa è successo?> chiede Derek sedendosi sulla scrivania davanti alla quale sei ferma.
<dammi un soggetto Derek e io ti darò una risposta> rispondi continuando a guardare i file che hai davanti.
Lui ti ferma, la sua mano sulla tua, ti fa un cenno del capo verso Reid.
<ah> sbuffi.
<allora?> chiede JJ.
<al bar ho flirtato con il barista per ottenere più velocemente le informazioni che ci servivano per il caso, e Spencer ha reagito malissimo>
<e ora ti sta evitando> commenta JJ.
<questo lo vedo> rispondi infastidita.
<vado a parlarci?> chiede Derek.
<non abbiamo tempo per questo, abbiamo un serial killer che attacca le ragazze nei bar non possiamo permettergli di agire ancora> rispondi freddamente.
E così fate, lavorate senza sosta finché non assicurate alla giustizia il mostro.
Solo allora puoi respirare, e soprattutto pensare a Spencer.
Lo raggiungi alla scrivania dove si sta preparando per partire e tornare alla BAU.
<ehi> gli sorridi.
Lui sembra sorpreso.
<ehi> risponde, il suo tono freddo e il suo sguardo basso.
<Spence? che succede?>
<niente> risponde lui velocemente.
<ok> non hai voglia di psicoanalizzare anche lui.
Ti stai per allontanare ma lui ti ferma, una mano sul tuo polso.
Ti giri verso di lui, finalmente dopo giorni incontri di nuovo il suo sguardo.
<cosa succede?> chiedi sinceramente preoccupata, la tua voce bassa, quasi un sussurro che solo Spencer può sentire.
<devo chiederti scusa, tu stavi solo lavorando e io ho reagito male>
<ma perchè Spence?>
<perchè sono geloso> ammette lui evitando il tuo sguardo.
<geloso?> ora tutto ha senso.
Le tue guance diventano rosse.
<lo sai che ho buttato il numero del barista appena siamo usciti da quel locale?> chiedi facendo un passo verso di lui.
Spencer ti guarda sorpreso, confuso.
<perchè non mi interessa di quel biondo Spencer, non mi potrebbe mai interessare nessuno che non sia tu> ammetti stringendo la sua mano nella tua.
<davvero?>
<certo, tu mi piaci Spencer>
Li sorride, fa un passo verso di te.
Per fortuna siete in una stanza isolata da tutti, non ci sono occhi indiscreti al momento.
<anche tu mi piaci y/n, per questo ero geloso del barista...>
<non devi Spence> sussurri in risposta.
Spencer ti sorprende quando ti prende il viso tra le mani e ti bacia con urgenza, ma ricambi subito.
<posso invitarti a cena appena torniamo a casa?> ti chiede lui, le sue mani ancora sulle tue guance.
<è un appuntamento?>
<assolutamente sì> risponde lui sorridendo.
Tu in risposta lo baci.
<lo prendo come un sì>