CHARLES XAVIER

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Pubblicato 15 luglio 2021

<come posso aiutarvi?> chiedi ai due uomini appena entrati nel bar.
Hanno preso posto al bancone, sono entrambi vestiti per bene.
Sono diversi dalla tua solita clientela, e per ora sono gli unici nel locale.
<due scotch grazie> risponde uno dei due.
Per essere giovani bevono come due vecchi, pensi mentre li servi.
Uno dei due, il più passo ridacchia.
Alzi lo sguardo confusa, eppure nessuno non ha detto nulla.
L'altro uomo lo guarda altrettanto confuso.
<oltre a questi avremmo bisogno di un piccolo favore> parla il più basso.
<non sono quel tipo di cameriera, se cercate il servizio completo dovete andare nei bar in fondo la strada> ribatti velocemente.
<non è quello che vogliamo da te y/n> dice il più alto.
<prima i vostri nomi signori, poi mi dite cosa volete da me>
<Charles Xavier> dice il più basso.
<e questo è il mio caro amico Erik Lehnsherr> aggiungi indicando il secondo uomo.
<bene, ora ditemi cosa potete volere da una come me>
<sappiamo se che speciale y/n> dice Erik.
<il mio caffè è speciale> ribatti cercando di sviare il discorso.
Charles sorride.
<non ci sono dubbi, ma tu sei come noi y/n>
<come voi? anche voi siete dei mutanti?> chiedi sorpresa, la tua voce bassa per non farti sentire anche se non c'è nessuno nel bar oltre a voi.
Charles annuisce.
<abbiamo bisogno del tuo aiuto>

Da quel giorno la tua vita è cambiata.
Ora vivi con altri mutanti nella villa di famiglia di Charles.
Vivere con altri ragazzi non è facile, non dopo una vita passata da sola e lontana da tutti.
Come non è facile per la prima volta sfruttare a pieno i tuoi poteri.
Ma con Charles al tuo fianco tutto ti sembra più semplice, sopportabile.
Il suo sorriso, i suoi occhi chiari e curiosi riempiono i tuoi sogni e le tue giornate.
è ovvio ormai a tutti che tra voi c'è qualcosa, non serve un telepata per capirlo.
Ma oggi nonostante la mano rassicurante di Charles poggiata sulla tua spalla o le sue parole sicure, non riesci.
Frustrata e arrabbiata lasci la stanza che Charles ti ha dedicato per gli allenamenti.
Lui è occupato con Banshee, quindi non sa ancora quello che ti sta succedendo.
Ma lo scopre ben presto, quando ti viene a cercare e non ti trova.
Ne nella tua palestra, ne nella tua stanza o in nessun altro luogo della villa.
<y/n> il tuo nome risuona nella tua mente, è Charles.
<Charles?>
<dove sei?> anche nella tua mente il suo tono è preoccupato.
Non ti serve rispondergli, qualcosa in Charles scatta.
Sa dove trovarti.
è dove il primo giorno in cui sei arrivata alla villa Charles ti ha fatto capire quanto tu sia speciale.
Quella solitaria panchina sotto gli alberi, lontana dalla villa e da occhi indiscreti.
Charles corre verso di te, preoccupato e persino spaventato.
<y/n!> ti chiama ad alta voce.
Alzi lo sguardo da terra, lo vedi correre verso di te.
Indossa dei pantaloni blu del completo e una camicia azzurra leggermente sbottonata.
Qualcosa nel tuo intestino si rigira, il tuo cuore batte più forte.
Questo è l'effetto che Charles ha su di te.
<cosa ci fai qui?> ti chiede appena si è seduto al tuo fianco.
Lo guardi, poi rivolgi lo sguardo all'orizzonte.
<avevo bisogno di calma e silenzio> ammetti.
Lui prende la tua mano, se la porta alle labbra lasciandoti qualche tenero bacio sulle nocche.
<cosa succede?>
<non riesco a controllare i miei poteri, non riesco a concentrarmi abbastanza> dici esasperata.
Charles ti guarda, la sua mano stringe ancora la tua.
<fino a quando ero con te però ci riuscivi>
<sì, ma riuscivo a fare esercizi semplici, infantili, cose che non sono utili in uno scontro> dici girandoti finalmente verso di lui.
Charles si deve trattenere dal baciarti, è un istinto che gli viene ogni volta che ti guarda.
<non essere così severa con te stessa y/n>
<non conosco altro modo> ammetti con un sorriso triste.
<io credo in te, io credo nei tuoi poteri e so che sei uno dei mutanti più intelligenti che io conosca>
<mai quanto Hank>
<lui è un caso a parte> ribatte Charles facendoti ridere.
Sorride anche lui, adora il suono della tua risata.
<meglio?> ti chiede dopo qualche attimo di silenzio, mentre con una mano ti sposta una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio.
Tu annuisci in silenzio.
<sono ancora convinta di quello che ho detto prima ma mi sento meno inutile e meno arrabbiata> ammetti con un mezzo sorriso.
Charles si morde il labbro, gesto che attira la tua attenzione sulle sue labbra.
<cosa c'è?> gli chiedi curiosa.
<nulla>
<non è vero, c'è qualcosa che mi vuoi d-> la tua frase viene bloccata dalle sue labbra che baciano le tue con forza.
Non ti ci vuole nemmeno mezzo secondo per ricambiare.
L'istinto ti dice che è giusto, mentre cuore e mente festeggiano.
La sua mano si ferma sul tuo viso, ti tiene vicina passando le dita tra i tuoi capelli.
<dovevo farlo> sussurra contro le tue labbra.
<se avessi letto nella mia mente come il primo giorno in cui ci siamo incontrati avresti visto che lo volevo anche io> ammetti divertita.
<non pensavo te ne fossi resa conto>
<invece sì, ridevi senza che nessuno avesse detto nulla> ribatti dandogli un altro veloce bacio.
Charles non riesce ad allontanarsi e ti riempie di altri mille baci, poi altri mille finchè non ti convince che sei speciale e non perchè sei un mutante ma perchè sei y/n, e gli hai rubato il cuore.

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