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KAZ BREKKER (Tenebre e Ossa)

Pubblicato 18 giugno 2021

è sera, Kaz sta ancora lavorando.
Rimane seduto alla sua scrivania, carte e scartoffie davanti a lui, un'espressione concentrata in viso.
I suoi lineamenti decisi illuminati dalla luce delle candele sembrano quasi taglienti.
I suoi occhi chiari guizzano sulle parole e i numeri.
Sente il peso del tuo sguardo, alza la testa.
<che c'è?> il tuo tono è sorpreso.
Lui ti studia per un momento.
<mi stai osservando> voce priva di ogni emozione.
<non posso?> chiedi divertita, cerchi di farlo sorridere e per un istante ci riesci.
Kaz non ti risponde, abbassa di nuovo lo sguardo sui fogli e per la seconda volta smetti di esistere. Ti alzi e girovaghi per la stanza.
Libri e opere d'arte ricoprono ogni area disponibile, accarezzi con tocco leggero i dorsi dei libri e le cornici dei quadri.
Ti meraviglia ogni volta la conoscenza e la padronanza di Kaz, possiede e conosce così tanto.
I tuoi occhi brillano, sei rapita da un quadro e nemmeno ti accorgi che il ragazzo ti sta guardando, rapito a sua volta dalla tua bellezza estemporanea.
Gode nel sapere che è l'unico che può vederti così, una guerriera in uno stato vulnerabile, una donna che altrimenti sarebbe fredda e calcolatrice ora si scioglie nelle meraviglie dell'arte.
Senti il suo passo deciso, il rumore del suo bastone contro il pavimento di legno.
Il suo respiro sul suo collo, la sua mano sul tuo fianco.
La tua schiena entra in contatto con il suo petto, il suo braccio si stringe attorno alla tua vita.
Poggi le mani sulla sua, aperta sul tuo basso ventre.
<ti piace il quadro?> la sua voce ora è tranquilla, comincia a mostrare di nuovo emozioni.
Annuisci, poi lasci cadere la testa sulla sua spalla.
Non lo vedi ma Kaz sorride, lo senti quando poggia le sue labbra sottili sulla tua tempia.
Per un momento rimanete così, in silenzio.
Gli unici rumori sono le voci in lontananza dei clienti del bar.
<Kaz?>
<sì?>
Ti giri tra le sue braccia, stringi le tue al suo collo.
Gli lasci un delicato bacio sulle labbra e anche se vorresti altro, prima devi chiedergli questa domanda.
<dimmi> ti incita lui, sa e vede che gli devi chiedere qualcosa.
<pensi mai ad andare via da qui?> chiedi incerta.
Il tuo sguardo si abbassa per un momento, poi però lo alzi di nuovo.
Vuoi guardarlo negli occhi mentre ti risponde.
<dove dovrei andare?>
<non saprei, lontano da qui, in un posto in cui possiamo essere tranquilli e noi stessi> dici alzando le spalle.
<perchè? qui abbiamo tutto quello che ci serve>
Il solito razionalista e calcolatore.
<da piccola sognavo una vita lontana da qui>
<lo sai y/n, sei libera di andare dove vuoi>
<senza di te?>
Lui annuisce.
<mi spezzeresti il cuore se dovessi decidere che questa vita non ti va più bene, che io non ti vado più bene> dice lui, il suo sguardo si addolcisce mentre il tuo si incupisce.
<tu mi vai bene Kaz, non pensare il contrario>
Lui sorride.
<non era quello che intendevo lo sai vero?> chiedi preoccupata.
<sì, lo so>
<a me basti tu, ovunque ci sei tu c'è anche casa mia> dici sorridendo, una mano sulla sua guancia.
La sua pelle è vellutata sotto il tuo tocco.
<magari un giorno ti porterò via da qui> sussurra lui, le sue labbra vicinissime alle tue.
<basta che non mi lasci mai> rispondi a bassa voce, subito dopo Kaz ti bacia con passione.