BUCKY BARNES

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Pubblicato 5 luglio 2021

è il terzo tentativo che fai, il cellulare squilla come sempre ma ancora nessuna risposta.
Stai perdendo la speranza, sapevi che non sarebbe più stato lo stesso dopo la battaglia con Thanos, dopo la decisione di Steve di tornare da Peggy.
Ma hai sempre sperato che con Bucky le cose non sarebbero cambiate.
Sei un super soldato, come lui, e come lui hai avuto il tuo passato disastroso e pieno di traumi.
Stai per abbandonare ogni idea di poter comunicare con Bucky, stai per attaccare quando senti il rumore dell'inizio chiamata poi la sua voce.
<y/n> il suo tono è calmo, non leggi alcuna emozione nella sua voce.
<Bucky> sorridi e nel suo nome si sente anche la tua felicità nel dirlo.
<sarà sincera Buck, pensavo non mi avresti risposto> ammetti divertita.
Lo senti ridacchiare dall'altra parte del telefono, è un buon segno.

<come mai hai voluto vedermi?> la sua domanda ti lascia per un momento pietrificata.
<ho pensato che parlare con qualcuno che possa capire quello che provo sarebbe stato meglio che parlare con persone che nemmeno comprendono cosa voglia dire essere quello che siamo> ammetti abbassando per un momento lo sguardo.
Il tuo stesso riflesso sulla superfice nera del tavolo ti osserva.
Per un momento ti sembra di vedere la vecchia te, quella che ormai hai sepolto.
Alzi di nuovo lo sguardo verso Bucky, trovando il suo già su di te.
<cosa ti sta succedendo?> ti chiede.
Bucky sa, Bucky ti legge come un libro aperto senza nemmeno impegnarsi troppo.
<mi sono ritirata dall'azione, ho deciso che sarebbe stato meglio per me stare lontana dal fuoco per un po'> rispondi con calma.
Bucky alza un sopracciglio.
<perchè?>
<fantasmi>
Il mezzo sorriso di Bucky svanisce dal suo viso.
Sa bene di cosa parla, dei fantasmi dei ricordi che ogni tanto ti tornano in mente, i fantasmi delle persone a cui hai dovuto fare del male, delle persone che ti hanno inseguita, torturata, che ti hanno rubato di una vita semplice e mondana.
Abbassi di nuovo lo sguardo, ma eviti il tuo riflesso.
Ti concentri sul bicchiere ancora colmo di birra.
Poi ti guardi attorno, nemmeno una delle persone nel bar vi sta prestando attenzione.
Per ora è come se foste due fantasmi o meglio due persone normali.
<anche tu li vedi> dice Bucky.
Tu annuisci.
<non mi lasciano mai, come gli incubi> rispondi abbassando la voce.
Ma Bucky ti sente perfettamente.
D'istinto allunga una mano sul tavolo per prendere la tua, il suo gesto sorprende entrambi.
<pensi che prima o poi potremmo vivere una vita normale?> chiedi guardandolo negli occhi.
Ti ammaliano ogni volta, così cristallini ed espressivi.
<io credo che la possibilità di una vita normale ci sia stata tolta quando ci hanno inniettato nel sangue il siero> ammette Bucky stringendo leggermente la tua mano.
<ma credo anche che possiamo crearci la nostra vita, una fatta su misura per noi>
Lo guardi curiosa.
<noi?>
<io e te, due supersoldati> si spiega.
Il "noi" romantico che ti sei immaginata anche per un istante è una mera utopia.
<ci sono altri come noi, ne conosco uno che ha avuto una vita normale> ammette Bucky.
Tu lo guardi.
<lo so chi è, e so che potrei averlo anche io ma chi mai vorrebbe vivere con me? condividere una vita con me?>
<io>
La sua risposta ti lascia sorpresa.
<forse saremo entrambi pieni di problemi, forse è un errore ma so che senza di te è un inferno e so che tu puoi capirmi alla perfezione anche senza che io dica nulla> dice Bucky.
Tu stringi la sua mano.
<è così, ma allora perchè mi hai evitato negli ultimi mesi?> chiedi confusa.
Lui abbassa lo sguardo, forse spaventato dalla sua stessa risposta, forse timoroso di una tua reazione.
<ho pensato che forse senza di me saresti stata meglio, che avresti trovato la forza di crearti una vita normale, quella che ti meriti>
<senza di te? non voglio alcuna vita che sia normale o stravangante> rispondi velocemente.
Bucky sorride.
<abbiamo molto tempo davanti a noi, lo sai questo vero?>
Tu sorridi a tua volta, ti alzi e ti siedi al suo fianco sul divanetto.
Bucky ti guarda con attenzione.
<non ho intenzione di sprecare un altro solo secondo sergente> dici a bassa voce.
Subito dopo lo baci con passione.
Bucky ricambia, ti stringe a sè e ti bacia con passione.
Una mano tra i tuoi capelli e l'altra sul tuo fianco.
Poi all'improvviso si allontana.
<cosa c'è?> chiedi preoccupata.
<ti ho fatto male?> ti chiede spostando di scatto la mano metallica dalla tua testa.
Tu sorridi, gli prendi il polso del braccio metallico e ti porti la mano alle labbra per baciarne il palmo e poi le nocche.
<non mi potresti mai fare male>
Le guance di Bucky sono leggermente rosse.
<ne sei certa?>
<ti ricordo che sono anche io un supersolato?> chiedi divertita.
<mi sembrava di aver capito che quello fosse propio il fulcro del nostro discorso> aggiungi sorridendo.
Bucky sorride a tua volta.
<sì, hai ragione, ma sappi che ti amerei anche se fossi tutta verde o se non fossi un supersoldato> dice lui accarezzandoti il viso.
Sorridi, le tua guance sono rosse.
Bucky ti bacia con delicatezza, questa volta non scatta indietro quando la sua mano metallica ti accarezza il fianco fermandosi sulla tua coscia.
<ti amo anche io Sergente> sussurri contro le sue labbra per poi baciarlo di nuovo.

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