ALEC LIGHTWOOD

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Pubblicato 25 maggio 2021

<pronta per l'allenamento y/n?> chiede Alec fermandosi vicino alla porta di camera tua, lo sguardo fisso sul libro che sta finendo di leggere.
<nata pronta> ribatti mentre ti cambi la maglietta.
Alec alza lo sguardo trovandoti solo con indosso un reggiseno sportivo.
<non mi sembri tanto pronta> risponde lui con un sorriso furbo in viso.
Incrocia le braccia al petto, appoggiandosi alla porta con una spalla.
Gli lanci un veloce sguardo da sopra la spalla.
<simpatico come sempre Lightwood> la tua voce colma di sarcasmo.
<ti aspetto in palestra, e mi raccomando entro oggi y/n> dice lui allontanandosi.
Tra voi due un botta e risposta del genere è più che normale, ormai tutti ci hanno fatto l'abitudine.
Tutti tranne Izzy e Jace, i due sanno bene che dietro questo vostro botta e risposta ci sono nascosti dei sentimenti o come minimo un attrazione.
Alzi lo sguardo al cielo, non sei mai davvero infastidita dalle risposte di Alec ma è quello che gli lasci credere.
Ti cambi in fretta correndo poi in palestra.
<finalmente> dice Alec raggiungendoti.
<ci ho messo un paio di minuti> cerchi di difenderti.
Alec fa un mezzo sorriso, espressione furba in viso.
<cominciamo> la sua voce autoritaria e calma.
Fa un passo indietro, poi va a recuperare le vostre armi.
<aspetta Alec> lo fermi, fai un passo verso di lui.
<ho bisogno di una mano> dici togliendoti la maglietta.
Alec alza un sopracciglio con aria interrogativa, gli serve tutto il contegno del mondo per non lasciare scivolare lo sguardo sulla tua figura, cosa che ha già dovuto fare prima quindi ora è ancora più difficile.
<di cosa hai bisogno?> la sua voce talmente neutrale che quasi si spaventa da solo per quanto riesca a nascondere i suoi pensieri e sentimenti.
<mi potresti disegnare la runa dell'agilità?>
<di solito non lo fa Izzy?>
<sì, ma non l'ho trovata da nessuna parte e non volevo fare tardi> ribatti alzando le spalle.
Lui si avvicina.
<dove?>
Indichi l'unico spazio libero sul tuo corpo, proprio sopra il seno alla destra della tua runa angelica.
Alec azzera la distanza tra voi, stilo alla mano.
<pronta?>
Tu annuisci, le sue mani si poggiano sulla tua pelle.
Sono fredde eppure senti solo calore, quasi ti pizzica il contatto.
Abbassi lo sguardo sulla runa che sta disegnando, la sua pelle chiara contro la tua provoca dei sentimenti nuovi dentro di te.
Poi alzi lo sguardo, il viso di Alec più vicino che mai al tuo, espressione concentrata e labbra serrate, labbra così rosse e invitanti...
La tensione tra voi sta diventando palpabile, se qualcuno dovesse entrare in questo momento nella palestra potrebbe tagliarla con la propria lama angelica.
Fissi un punto dietro le sue spalle, tentando di riprendere il controllo sulla tua mente e sul tuo corpo. E quando Alec si allontana, lasci andare un respiro che non sapevi stessi trattenendo.
<grazie> dici rimettendoti la maglietta.
<di niente> risponde lui dopo essersi schiarito la gola.
Nel silenzio più assoluto cominciate ad allenarvi, uno contro uno con armi diverse.
Ed ogni volta vi trovate sempre più vicini, le vostre labbra ad un soffio di distanza.
Mani sulla pelle talmente calda che scotta, respiri affannati, occhi dilatati.
La tensione sale, ed è sempre più evidente che la silenziosa danza tra voi due vi sta portando al punto di rottura.
<facciamo una pausa> Alec spezza il silenzio.
Mettete più distanza possibile tra voi, fermi ognuno ad un angolo diverso della palestra.
Rimani ferma, appoggiandoti al muro, le spalle rivolte ad Alec per evitare di notare come la maglietta nera che indossa evidenzi il suo corpo scolpito o i suoi occhi azzurri che sembrano capaci di scrutare anche la tua anima.
Alec fa lo stesso, lottando contro l'istinto di prenderti tra le sue braccia.
Istinto che però si fa sempre più pressante, fino a che non arriva a rompere tutto il suo auto controllo.
Basta una parola, basta il tuo nome.
<y/n> un sussurro che sembra rimbombare nel silenzio della palestra.
Arriva alle tue orecchie come una richiesta, quasi disperata.
Ti volti, Alec è fermo in mezzo alla palestra.
Si porta una mano tra i capelli.
Fai un passo verso di lui, tanto incerta quanto sicura di voler azzerare la distanza tra voi.
Uno sguardo, i vostri occhi si incontrano, è tutto quello che basta.
Un movimento veloce, una corsa e sei tra le braccia di Alec.
Ti stringe a sé, le sue labbra voraci sulle tue che ricambiano con una passione ceca.
Ed è tutto quello di cui avete bisogno.
Le tue braccia strette attorno alle sue spalle, le sue attorno alla tua vita.
Una tua mano tra i suoi capelli corvini, le sue mani che si infilano sotto la tua maglietta.
La stessa sensazione di prima ti invade.
Provi calore, come una nuova vita che si fa strada nelle tue vene.
Ti batte forte il cuore, a ritmo con quello di Alec che batte con altrettanta frenesia.
Quando vi allontanate, a corto di fiato e con le guance rosse non potete fare a meno di sorridere.
<era ora> la voce di Jace arriva dalla porta.
<te l'ho detto che avrebbe funzionato> ribatte Izzy.
<funzionato cosa?> chiedi confusa.
<sapevo che mi avresti chiesto della runa e non mi sono fatta trovare apposta, vi serviva una piccola spinta> spiega la ragazza con un sorriso furbo.
Un silenzioso grazie vola dalle tue labbra, le braccia di Alec ancora strette attorno a te reclamano la tua attenzione.
Ti giri verso di lui, sentite la porta della palestra richiudersi.
Lui ridacchia.
Tu lo guardi confusa.
<quei due non smetteranno di rinfiacciarci che avevano ragione> si spiega lui.
Poggi la testa al suo petto ridendo.
<è vero> ammetti.
Alec ti fa alzare il viso verso il suo.
<però ne sarà valsa la pena> la sua voce così gentile che sembra miele per le tue orecchie.
Di nuovo le tue labbra trovano le tue, in un bacio più lento ma comunque tanto passionale.

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