DYLAN O'BRIEN

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Pubblicato 29 giugno 2021

Dopo una giornata di incontri con il tuo agente e appuntamenti vari, sei stanca ma non hai ancora sonno.
Quindi quando torni in albergo passare un po' di tempo nel bar ti sembra una buona idea.
Il che si rivela un'ottima decisione a fine serata e lo stai per scoprire.
Rimani seduta su uno degli sgabelli che circondano il bancone, il barista è un uomo abbastanza grande che parla poco e sorride sempre.
Bevi il tuo gin tonic con tutta la calma del mondo, sgranocchi qualche nocciolina e lasci che i tuoi muscoli si rilassino.
Per una volta sei così stanca che ti sembra quasi di non pensare, il che per una volta è piacevole.
<y/n?>
L'ultima cosa che ti aspetteresti è incontrare qualcuno che ti conosca in un posto del genere.
Ti giri e rimani sorpresa.
Davanti a te c'è Dylan O'Brien, il tuo primo fidanzatino.
<Dylan?>
Il ragazzo sorride.
<non ci posso credere, sei davvero tu> dice lui con entusiasmo.
Tu sorridi a tua volta.
<che sorpresa> ammetti scendendo dallo sgabello.
Dylan apre le braccia e ti accoglie in un abbraccio stretto.
<è bello vederti y/n> ammette lui a bassa voce.
<anche per Dyl, non ci vediamo da anni ormai> rispondi allontanando la tua testa dalla sua spalla per poterlo guardare in viso.
Dylan ti sorride.
<saranno anche passati anni ma non sei cambiata di una virgola>
<spero sia una cosa buona> ammetti divertita.
<sei bella come sempre y/n> ti risponde lui con sicurezza.
Il suo commento ti fa arrossire, ormai è passato un anno dalla tua ultima relazione e dall'ultima volta in cui ti hanno fatto un complimento così di cuore.
<cosa ci fai qui?>
<sono qui per un paio di interviste, ho preso una stanza in questo hotel> ti risponde lui.
<ma dai che coincidenza>
<anche tu sei qui?>
<sì, per lavoro anche io> ammetti sorridendo.
<sola?>
Tu annuisci.
<non più> aggiungi poi facendogli l'occhiolino.
<ti va di sederti?> chiedi indicando lo sgabello libero di fianco al tuo.
<che ne dici se invece andiamo nella mia stanza? almeno siamo tranquilli e possiamo ordinare la cena> propone lui.
La naturalezza e il senso di familiarità che c'è tra voi è quasi disarmante, è come se non fosse passato nemmeno un giorno dall'ultima volta in cui vi siete visti.

Con una pizza davanti e una birra tu e Dylan siete seduti sul tavolino che rimane al centro della sua stanza.
<sarò sincera non pensavo si potesse ordinare la pizza in un hotel> ammetti divertita.
<i proprietari mi conoscono da anni ormai, ogni volta che devo venire qui a New York vengo in questo hotel> ti spiega lui addentando poi la sua fetta di pizza.
<raccomandato> dici divertita, lui ridacchia.
<che ti posso dire? sono simpatico>
<è una delle tue armi migliori>
<se non sbaglio è così che ti ho conquistato ai tempi> dice lui facendoti l'occhiolino.
<anche questo è vero> rispondi abbassando lo sguardo.
<non penso di avertelo mai detto> comincia lui attirando di nuovo la tua attenzione.
<cosa?> chiedi curiosa.
<sono contento che tu sia stata la mia prima ragazza seria, insomma abbiamo condiviso tutte le nostre prime volte e siamo rimasti amici anche quando abbiamo preso vie diverse>
<ne sono contenta anche io> ammetti guardandolo negli occhi.
Dylan sorride prendendo la tua mano sopra il tavolo.
<cosa mi racconti y/n?> ti chiede lui con dolcezza, una parte di te sa bene dove vuole andare a parare.
<sto lavorando alla pubblicazione del mio secondo romanzo, è anche per questo che sono qui, ho cambiato casa.... vediamo...> pensi ad altro da aggiungere e per tenerlo sulle spine.
<hai una dolce metà?>
<ho qualcuno che mi aspetta a casa> ammetti con un sorriso imbarazzato.
<davvero?> lui sembra molto sorpreso.
<sì, si chiama Douglas ed  un pastore tedesco> rispondo divertita.
Le spalle di Dylan si rilassano visibilmente.
<pensavo ad un ragazzo> confessa lui.
Tu ridacchi.
<non ho un ragazzo da ormai un anno>
Lui sorride.
<io sono single da anni>
<come mai?>
<non lo so, non ho trovato quella giusta?>
<frase scontata, sputa il rospo O'Brien>
<diciamo che penso ancora ad una persona> ammette lui grattandosi la nuca.
Stringi la sua mano per dargli sicurezza.
<e come mai non ti fai avanti?>
<abbiamo preso strade diverse, e negli ultimi anni non ci siamo più visti>
La storia ti è familiare.
Dylan sospira e si alza.
Lo guardi curiosa quando ti porge la mano, che prendi e lasci che ti aiuti ad alzarti dalla sedia.
<Dyl?>
<sei tu>
<io? pensi a me?>
Lui annuisce.
Tu e Dylan quando vi siete lasciati è stato di comune accordo, prendendo strade diverse avete voluto evitare di complicare le cose e magari rovinare il vostro rapporto.
Ma questo non vuol dire che abbiate mai smesso di amarvi.
Sorridi e stringi le braccia attorno alle sue spalle.
<bene, ora puoi fare qualcosa a riguardo Dyl>
Dylan sorride, le sue braccia si stringono attorno alla tua vita.
Le sue labbra trovano le tue in un bacio delicato.
Ti sembra di essere tornata indietro nel tempo.
Il tuo corpo si rilassa e incastra con quello di Dylan come non si fossero mai separati.
<non ho mai smesso di amarti> sussurra lui.
Le tue guance testimoniano lo stesso così come lo fa il secondo bacio che gli dai.

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