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...Levi mi aveva messo qui?...
Al mattino dormii fino a quando il sole non era più sopportabile e cominciai a sentire un sapore sgradevole in bocca. Controvoglia, sollevai il mio corpo stanco e misi i piedi a lato del letto.
Per fortuna oggi e nei prossimi due giorni non avremmo avuto alcun allenamento e finalmente avremmo avuto una pausa da tutta la follia che stava succedendo.
Quando guardai di nuovo nel mio letto, mi ricordai la scorsa notte con Levi. Avevamo spazzolato e pulito in silenzio e cominciai a ridacchiare al pensiero. Sembrava così divertente con quella maschera e quei guanti. Come potevo prenderlo sul serio, quando indossava una roba del genere? Di solito è serio e un super-umano intoccabile, ma ieri sembrava una fata delle pulizie in pensione e senza hobby con una strana ossessione.
Cominciai a ridere e scesi in mensa. Mentre passai felicemente davanti ai tavoli, percepii dei bisbigli costanti e quando ho vidi il nostro, sapevo esattamente il perché. Christa, o Historia, era la nostra vera regina e questo era il pettegolezzo più grande del momento. Ma cosa ci faceva qui allora?
"Ehi.", salutai tutti e mi sedetti dopo aver preso del cibo.
"Oggi non è il mio ultimo giorno qui.", annunciò improvvisamente Historia. Alzai lo sguardo. Continuerà con l'allenamento?
"Rimarrò un po' più a lungo, finché ogni membro dell'ex consiglio non sarà cacciato e poi compirò il mio dovere", concluse.
Continuai a mangiare il mio porridge. Non potevo perdonarla, per quello che aveva fatto. Sarebbe stata pronta a uccidere Eren per ottenere il suo potere e le sue abilità. Come avrebbe potuto essere in grado di fare una cosa del genere?
Armin preoccupato: "(T/N), stai bene?"
Improvvisamente riaccesi il cervello e notai che avevo stretto forte il cucchiaio e che la mia mano era rossa. Aprii velocemente il pugno e la mia espressione si addolcì, guardando Armin. "Sì, mi dispiace."
Historia mi guardò con occhi tristi e preoccupati. Poi tutti continuarono.
Durante questa colazione, mi concentrai su Eren e sulla sua reazione. Era sorprendentemente silenzioso e non parlava molto con nessuno. Era concentrato solo sul suo pasto.
Io pensando: "Probabilmente è confuso. Cosa dovrebbe anche solo provare?"
Dopo aver mangiato salii in camera e mi sdraiai sul letto. Poi la porta si aprì con cautela e si rivelò una testa bionda. "(T/N)? Possiamo parlare?"
Il mio sguardo si allontanò da Historia e risposi chiaramente di sì.
Si sedette sul suo letto e all'inizio non furono pronunciate parole. Dopo un minuto:
Historia: "Mi dispiace, (T/N). So che è difficile da capire, ma pensavo di stare per fare la cosa giusta e so che non puoi capire, ma-i-io pensavo di avevo perso mio padre e poi-"
Si fermò per un po' e riordinò i suoi pensieri. "Pensavo che fosse morto e poi l'ho rivisto. L'unico membro della mia famiglia rimasto. La mia famiglia. Volevo solo stare con lui. Non mi importa nient'altro. Non mi sono ascoltata e l'ho seguito ciecamente, ma in realtà, ho dovuto lasciarlo andare. E... non è stato facile."
Historia continuò: "E anche se sapevo che non era giusto uccidere Eren, ci credevo! Avrebbe potuto cambiare il mondo. Credevo che... avrei potuto essere io quel cambiamento."
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La tua bugia (Levi x Reader)
FanfictionCos'è un lieto fine? Lascia che ti accompagni in una piccola, grande avventura. Inizia una storia di vite colpevoli, che sembra non finire mai. L'innocenza svanisce, anche se in primo luogo non è mai esistita. E, in mezzo a tutto questo, c'eravate t...