80. I miei sono meglio

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... "Leva il culo dal tavolo."...

"Allora", hai sorriso allegramente.
"A giudicare da quello che abbiamo qui, siamo un po' limitati, quindi faremo solo delle Mekitsa".

Levi stranito:
"Eh?"

"Oh, sono piuttosto semplici da fare, non preoccuparti." lo hai rassicurato.
"Sono una ricetta di un vecchio libro di cucina di mia madre; le faceva spesso, quando non avevamo abbastanza ingredienti per i pancakes.
Come ho già detto prima non è che serva chissà quanta roba, ce la possiamo cavare con quello che abbiamo. Servono solo poche uova, acqua, farina, un po' di zucchero e nella migliore delle ipotesi: yogurt o latte. Visto che non abbiamo nessuno degli ultimi ingredienti, dobbiamo andare un po' a sentimento", spiegasti visibilmente esaltata.

"Allora...", hai iniziato a dire con un sorriso che cominciava a nascere sulla tue labbra.
"Dato che non hai mai cucinato nulla di simile, ti permetterò di usare tre delle cinque uova che abbiamo, mentre io ne prenderò solo due. Giusto per essere in pari."

Levi alzò un sopracciglio con un'espressione scettica.
"Va bene.", concordò semplicemente.

"Facciamo che abbiamo circa quarantacinque minuti di tempo e poi dobbiamo servire due delle migliori Mekitsa che siamo riusciti a fare su un piatto. Uno per noi stessi e il secondo per il rivale."

Levi annuì chiaramente, dopodichè avete preparato tutto ciò di cui avevate bisogno. Ciotole piene di ingredienti insieme a gadget da cucina erano sparsi per l'enorme e raffinato bancone bianco.

Guardasti Levi cogliendo il suo sguardo, per poi iniziare a contare:
"Uno... due... tre!"

Immediatamente avete iniziato entrambi a rompere le uova. In una ciotola hai iniziato a mettere tutti gli ingredienti di cui avevi bisogno, mischiandoli con l'acqua e ottenendo un composto che si amalgamava bene grazie alla frusta che stavi utilizzando.

Levi intanto metteva una teiera sul fuoco del fornello, aspettando che l'acqua bollisse e iniziando a creare l'impasto per risparmiare tempo. Eri rimasta sorpresa dalle sue abilità, così come dal suo banco da lavoro straordinariamente pulito, che non aveva nemmeno un granello di farina.
Al contrario, tu eri piuttosto diversa, ma non ti importava, dal momento che stavi cucinando con tutte le tecniche che avevi imparato e ti stavi concentrando solo su quello.
Avresti stupito Levi e ti saresti fatta lodare per le tue abilità culinarie; non se lo sarebbe mai aspettato. E solo pensandoci eri riuscita a raccogliere ancora più determinazione, insieme alla brama di vittoria che cresceva.

Proprio come avevi imparato, hai mischiato l'acqua con la farina e le uova, insieme a un pizzico di lievito e poi hai aspettato qualche minuto per poter finalmente mettere il composto nella padella.
Sicuramente il lievito avrebbe avuto bisogno di più tempo, ma in questo caso il tempo non c'era, quindi hai deciso di rischiare un po' e scommettere sul risultato.
Ora potevi pensare al servizio. Dato che avevi messo un po' di zucchero nell'impasto, si sarebbe rivelato piuttosto dolce, quindi hai cercato di trovare qualcosa che si abbinasse alla dolcezza. Per tua fortuna, hai trovato la soluzione perfetta.
Quel castello sembrava contenere ancora un sacco di accorgimenti raffinati, come ad esempio del miele non aperto nascosto nel fondo di uno dei cassetti abbandonati della cucina.
E fortunatamente, non aveva nemmeno iniziato a guadagnare quella consistenza simile allo zucchero, il che significava che potevi utilizzarlo per farcire le Mekiza.

In piena sicurezza, ti sei appoggiata al bancone con le braccia incrociate, osservando Levi che si muoveva da un punto all'altro nel mirato tentativo di prepararsi.
Teneva la ciotola con la frusta in un braccio, mentre con l'altro controllava l'acqua che aveva cercato di portare a bollore. E solo ora iniziasti a realizzare: Levi stava preparando il tè.

La tua bugia (Levi x Reader)Where stories live. Discover now