31. Sei qui

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...Hai annaspato l'aria e hai fissato la figura di fronte a te...

Era il barista di prima. "Non sei di qui, vero?", si avvicinò più vicino, con il suo alito alcolico che ti disgustava.

"No.", hai provato a tirare via la tua mano, ma la sua presa era forte.

I suoi occhi verdi guardavano invadenti nei tuoi. "Ti ho aiutato, ora tocca a te, principessa."

Il tuo battito cardiaco accelerò. "Lasciami andare.", hai chiesto con determinazione.

"Oh, che carina...", fece il broncio beffardo. "Che ne dici di no?", sorrise. Hai aggrottato le sopracciglia e lui ti ha accarezzato la guancia. "Non aggrottare le sopracciglia con quella bella faccia, altrimenti diventerai-"

Rapidamente gli hai dato un calcio nello stomaco e lui grugnì dolorosamente, cadendo per terra. "-brutta.", ha concluso freddamente.

"Puttanella...", si sollevò, afferrandoti rudemente il colletto. "Ti mostrerò io cos'è realmente qualcosa di brutto picc-"

Prima che potesse finire, ti sei mossa facendo un giro su te stessa, afferrandolo per la schiena e sbattendolo a terra. Con la tua mano, hai tenuto la sua dietro la schiena, piegando il gomito ed esitando a romperlo. La sua faccia spaventata, che hai schiacciato contro le piastrelle, ti ha guardato con un'espressione di dolore.

Hai corrugato le sopracciglia. "Appoggia di nuovo le tue luride dita su di me e ti spezzo le ossa.", sibilasti.

"Per favore...", piagnucolò. Poi hai visto i suoi occhi allontanarsi da te, dirigendosi verso una direzione opposta.

Il tuo sguardo ha seguito la direzione e hai riconosciuto Levi. Vi fissava solo con un'espressione illeggibile, senza dire niente. Quindi hai lasciato andare la mano dell'uomo, e ti sei mossa di lato.

Levi si avvicinò lentamente, con il viso monotono che ora indicava l'uomo.

All'improvviso avanzò in avanti, un calcio veloce seguì il rapido movimento. Il piede di Levi diede un calcio alla mascella dell'uomo in meno di un battito di ciglia. Dopodiché, hai visto un dente volare via, seguito da un grido acuto.

Levi si inginocchiò, gli occhi indifferenti posati sul ragazzo.

Si mise dolcemente un dito sulle labbra: "Pshh, non vorrai svegliare i tuoi ospiti, vero?" L'uomo piagnucolò in silenzio e Levi si voltò per guardarti inespressivo.

Senza che lui avesse bisogno di dirtelo, lo hai seguito mentre se ne andava, lasciando dietro l'uomo sul pavimento.

Silenziosamente vi siete diretti verso le vostre stanze. Il tuo sguardo si è rivolto a lui. "Come sapevi dov'ero?", chiedesti confusa.

Levi: "..."

Con ciò ti ha fatto entrare nella tua stanza ed è entrato nella sua.

Dopo ti sei seduta nello stesso posto di prima, appoggiata al capezzale. Adesso non riuscirò più a dormire, pensavi.

Improvvisamente hai sentito un piccolo rumore scricchiolante provenire dalla porta. Era Levi, che entrò con una sedia. Ti ha guardato interrogativo ed è entrato.

L'hai guardato con gli occhi spalancati. "Dormirai qui?", chiedesti.

Non ha risposto.

Levi, dopo aver messo la sedia vicino al letto: "Non hai freddo?"

La tua bugia (Levi x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora