73. Scacchi

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..."Qualcuno provi a capire quel ragazzo"...

Il problema era che la tua nuova coinquilina occupava più della metà dello spazio della stanza, ed era fatta per tre persone. Questa cosa rese stranamente difficile per te riporre tutto ordinatamente nel tuo guardaroba.
Non eri ancora riuscita a sistemare tutto.
Per tutta la mattina hai sistemato lo schifo che c'era in giro, mentre Ymir sonnecchiava ed Eru dormiva, indossando una di quelle protezioni per gli occhi per un presunto 'sonno tranquillo'.
Aveva detto di averla presa da suo padre, che dovrebbe essere ricco e vivere dietro il Wall Rose, essendo un generale della Polizia Militare. Dopo averle chiesto perché avesse scelto di entrare nel Corpo di Ricerca, invece di stare con lui, non disse niente.
Hai solo notato i suoi occhi contrarsi appena, indicando che la stessi infastidendo, anche se era stata lei ad iniziare l'intera conversazione.

Hai grugnito, mentre spingevi il suo arricciacapelli nella parte più bassa dell'armadio. 
Chi diavolo ha bisogno di un oggetto del genere?
Hai sospirato, una perla di sudore che gocciolava sulla tua fronte. Il sole splendeva dritto sul tuo viso, non aiutandoti.
E chi diavolo ha tempo per farsi i ricci? Soprattutto perché ci alleniamo quasi tutti i giorni?

Ti sei scervellata per mezz'ora, guardandoti dietro verso Eru di tanto in tanto, non essendo ancora in grado di sopprimere la tua crescente antipatia nei suoi confronti.

Dopo un po', con te che ancora passavi da un posto all'altro con la testa in fiamme, Eru emise un grande sbadiglio. Lentamente si tolse il paraocchi e ti guardò.
"Ehi sgualdrina, potresti essere un po' più silenziosa? Alcuni di noi stanno cercando di dormire."

Hai aggrottato la fronte e hai continuato in modo scontroso, anche se dopo 45 minuti non avevi ottenuto molto.
Hai deciso di lasciare tutto com'era visto che la voglia di pulire ti era passata già da un pezzo.

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Nel corridoio, hai incontrato Hange e Levi, e quindi ti sei unita a loro, mentre Hange spiegava qualcosa con entusiasmo.
"... e ho detto 'avrai sicuramente bisogno di visitare un dottore per questo'.
Oh ehi, (T/N)!", Hange si interruppe e ti salutò.

"Ehi.", rispondesti lanciando uno sguardo a Levi.
Rimaneva in silenzio ed era ancora freddo verso di te.

Era normale? Sì.
Ieri si era comportato in modo strano, il che ti aveva lasciata perplessa, ma hai comunque cercato di non lasciar trapelare i tuoi pensieri.

Questo era normale? Di nuovo sì, ma non del tutto.
Non avevi ancora capito cosa gli fosse successo.

"Comunque, ho continuato a chiedere quale fosse il gioco preferito di suo figlio, e lei ha risposto con 'forse gli scacchi!'", ha continuato Hange.
"Ed è così che ho pensato a voi due.", concluse contenta.

"Eh?", l'hai guardata interrogativa.
"Perchè?"

"Beh, tu e Levi siete come una scacchiera. Un lato è nero, ovviamente sappiamo chi è di voi due.", diede a Levi un colpetto con il gomito, facendolo grugnire in risposta.

"E c'è il bianco.", ha proseguito con la sua spiegazione.
"Il gioco non è divertente, a meno che entrambe le parti non giochino insieme. È noto che nessuno di loro si arrenderebbe senza combattere.
Quindi siete costantemente in questa partita, entrambi più che degni avversari e nessuno di voi ha l'orgoglio di far vincere l'altro. Immagina, se mancasse una parte però.
Ti sentiresti perso, perché non ci sarebbe più modo per l'altro di andare avanti", ha semplicemente affermato.

"Non ci sarebbe gioco.
Saresti triste.
Quindi, anche se combatti costantemente, l'assenza dell'altro ti sconvolge e ti fa sentire, come se un vuoto avesse preso il suo posto", ha concluso Hange.

La tua bugia (Levi x Reader)Where stories live. Discover now