Capitolo 73

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Louis gemette, cercando di muovere il suo corpo.<Louis> sentì una voce dire, qualcuno che gli teneva la mano. <Oh Dio>

Louis cercò di rilassare il suo corpo dolorante, gli occhi si aprirono lentamente. Harry era accanto a lui, gli occhi lucidi e pieni di preoccupazione. <Haz> disse gracchiando, avendo un attacco di tosse.

Harry prese l'acqua dal tavolo, offrendogli qualche sorso per aiutarlo a calmare la gola. Premette il pulsante di chiamata sulla sponda del letto.<Come ti senti?>

<Stanco>

Harry si chinò, baciando dolcemente la guancia di Louis e stringendogli più forte la mano. Entrambi si guardarono mentre un'infermiera entrava nella stanza. <Ciao, Louis> sorrise lei. <Mi chiamo Anna. E' bello vederti sveglio>

<Cos'è successo?>

<Per prima cosa, stai bene. Sembra che tu sia stato attaccato la scorsa notte e hai preso un bel po' di botte>

Louis chiuse gli occhi, ricordando ora quello che era successo. Cercò di calmare il respiro, sentendosi agitato. <Ehi, stai bene> cercò di rassicurare Harry.

L'infermiere appoggiò la mano sulla gamba di Louis. <Stai bene, Louis. Rilassati>Louis si prese un momento, calmandosi. <Vado a chiamare il dottore e lui verrà a parlarti, ok?> Louis annuì, calmandosi mentre lei lasciava la stanza.

<Mi dispiace tanto Louis>, disse Harry. Louis aprì gli occhi quando sentì la voce di Harry incrinarsi.

<Va tutto bene Harry>

<No, non va tutto bene. Avrei dovuto essere lì con te. O mandare qualcuno ad accompagnarti alla macchina. Avrei dovuto fare qualcosa per tenerti al sicuro>.

<Non potevi sapere che sarebbe successo. Non ti incolpo per questo, Harry>

Harry si asciugò gli occhi mentre il dottore entrava nella stanza. <Salve, signori> disse, strofinandosi il disinfettante sulle mani. <Ciao, Louis. Sono il dottor Vachon> si presentò. <Puoi dirmi qual è il tuo livello di dolore in una scala da uno a dieci?> Chiese mentre prendeva la sua cartella.

<Otto>

<Va bene, le daremo degli antidolorifici per alleviare il dolore. Sei stato molto fortunato. Hai ricevuto ferite relativamente lievi. Sei abbastanza ammaccato e hai un paio di tagli, hai alcune costole fratturate, quindi sarai dolorante per un po', ma dovrebbero guarire bene se non ti agiti troppo. Hai anche una commozione cerebrale. Devi andarci piano per qualche settimana, se non di più. Ti manderò a casa con alcuni forti antidolorifici da prendere per tutto il fine settimana, dopo di che un normale antidolorifico dovrebbe andare bene>

<Quindi posso andarmene da qui?> Chiese Louis.

<Questo pomeriggio. Vogliamo tenerti un po' più a lungo solo per tenerti d'occhio. Hai qualche domanda da farmi?>

<Non credo>

<Va bene. Ci sono un paio di agenti che verranno a parlarti, se per te va bene> Louis annuì e basta. <Riposati, chiama un'infermiera se hai bisogno di qualcosa. Verrò a controllarti un'ultima volta prima che tu venga dimesso>

<Grazie> disse Harry.

<Non c'è problema>

Quando se ne fu andato, Louis sospirò.<Tanti saluti al nostro tempo insieme e al viaggio>

<Ehi, non mi interessa. Mi interessa che tu stia bene. Troveremo cose da fare a casa. Possiamo passare del tempo con le nostre famiglie>

<Oh, cazzo, mia madre>

<L'ho già chiamata. Le ho detto che l'avrei tenuta aggiornata mentre tornavamo a casa, in modo che potesse venire a trovarti. Ha detto che avrebbe parlato anche con le tue sorelle>

<Dove sono i ragazzi?>

<All'hotel. Mi hanno mandato messaggi senza sosta. Torneranno in aereo con noi. Niall sta cercando di trasferirsi da noi per potersi prendere cura di te> sorrise Harry.

<Certo che lo ci sta provando. Era ovvio> Louis chiuse gli occhi, sbadigliando, ma poi si grattò il viso per il dolore. <Ahi>

<Stai bene?>

Louis annuì. <Sì. Fa solo male>

<Hai bisogno di qualcosa?>

<No. Continua a tenermi la mano>

Harry sorrise e annuì. Louis si riposò un po', parlò anche con un paio di agenti. Non aveva molte informazioni da dare loro perché non aveva visto nulla. Disse loro tutto quello che poteva, ma non pensava che sarebbero stati in grado di scoprire chi fosse stato.

Il resto del pomeriggio Louis dormì e basta, Harry non lasciò mai la sua mano. Mentre Louis riposava, pianse in silenzio tra sé e sé. Avrebbe potuto perderlo. Poteva sentire il suo petto chiudersi e cominciò ad ansimare per respirare, con le lacrime che gli scorrevano rapidamente sulle guance.

Louis si svegliò a quei suoni, avvicinandosi rapidamente Harry appena lo vide. <Shh, va tutto bene. Harry, sono proprio qui. Respira, ok? Respira> disse Louis, accarezzando con il pollice la guancia di Harry <Ci sono io con te. Va tutto bene. Sto bene>

Louis continuò a parlare con Harry, e il ragazzo più giovane finalmente si calmò. <Ti amo, Louis. Mi dispiace tanto>

Louis lasciò che una lacrima gli cadesse sulla guancia, tirando la maglietta di Harry in modo che si chinasse e Louis potesse abbracciarlo. Sapeva che Harry era spaventato. Sapeva che stava dando la colpa a se stesso. Harry aveva già abbastanza problemi con la sua paura di perdere le persone e questo di certo non aiutava. <Ti amo, Harry. Andrà tutto bene. Guardami> disse Louis. Harry sollevò lentamente la testa per guardare Louis. <Sto bene. Sono qui. Va bene?>

<Va bene>

<Non vado da nessuna parte, Harry. Sono proprio qui>

Louis riuscì a spostarsi un po', facendo salire Harry sul letto con lui per poterlo abbracciare. La coppia rimase sdraiata, avvolta l'una nell'altra, cercando entrambe di rilassare i pensieri e non pensare all'evento che li aveva portati qui.

N/A:

Con l'ultimo capitolo vi ho lasciato un po' sulle spine, ma spero che questo vi tranquillizzi!

Popstar Boyfriend (Larry Stylinson)[LIBRO 1]| italian translationWhere stories live. Discover now